“Ci sono tre cose che tutti i savi temono: il mare in tempesta, una notte senza luna, e la rabbia di un uomo gentile”.
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-Ristampa-
La storia è divisa in due filoni principali, il presente, nel quale Kvothe, nelle spoglie di Kote, un anonimo locandiere, racconta la sua storia a Devan Loches (conosciuto anche come Cronista), e il passato, la storia in questione, che occupa la gran parte dei libri. Gli interludi in presente sono narrati in terza persona singolare, mentre il passato interamente in prima persona dal punto di vista di Kvothe. Questi afferma che ci vorranno tre giorni nel presente per concludere tutta la storia, ognuno corrispondente ad un libro.
La storia principale contiene anche parecchie storie che si riferiscono al passato dell’ambientazione e vengono raccontate da Kvothe, che a sua volta le ha ascoltate da svariati personaggi.
Nei nomi e nelle imprese di un eroe si celano tante storie, vere e false, intessute di gloria e dolore. Ancor più se sei stato un potente arcanista, un viaggiatore-musicista, e persino un assassino di re. Agli occhi di molti Kvothe è solo un taverniere, che affetta il pane, pulisce il bancone, prepara pasticci e torte. Eppure, quelle stesse mani hanno compiuto gesta e prodigi. E i racconti e i nomi favolosi che circolano su di lui custodiscono il segreto di una vita leggendaria.
In questa seconda giornata in compagnia del Cronista e delle sue domande, Kvothe continua a raccontarsi, e possiamo addentrarci con lui nelle nebbie del passato. L’apprendistato all’Accademia, scandito da sospetti, scoperte, affetti e incomprensioni, il servizio alla corte di potenti mecenati, i viaggi al seguito di compagnie mercenarie, lo studio di arti guerresche raffinate, e di incantesimi capaci di colpire come nessuna spada potrebbe, incontri con bellezze fatate, il cui amore significa sempre pericolo e follia. Sempre e comunque a inseguire lo sfuggente enigma dei Chandrian, gli esseri soprannaturali che hanno massacrato la sua famiglia. Le storie si fanno leggende, e i miti spesso contengono più verità di quel che immaginiamo, o temiamo.
Il secondo capitolo di questo grande viaggio iniziatico e di formazione, che riecheggia Ursula Le Guin e J.K. Rowling, si conferma una delle saghe fantasy più complesse e intense degli ultimi anni, con una voce narrante impossibile da dimenticare, nella sua mistura di saggezza poetica, malinconia e umorismo. Non c’è magia più forte di quella che si sprigiona dalle labbra del misterioso narratore, alla locanda della Pietra Miliare, e dalla penna del suo creatore. Come ha detto un altro vecchio bardo, che ben conosce draghi e battaglie, “Questo Rothfuss è dannatamente bravo”. Parola del George R.R. Martin di “Game of Thrones”.
#1 The Name of the Wind – Il nome del vento
#2 The Wise Man’s Fear – La paura del saggio
#3 Doors of Stone ** inedito **
Sono state pubblicate anche due novelle ambientate nel mondo delle Cronache dell’Assassino del Re:
- The Lightning Tree (una storia basata su Bast, pubblicata nell’antologia Rogues)
- The Slow Regard of Silent Things (basata su Auri)
** Patrick Rothfuss prevede di concludere la trilogia con un romanzo che potrebbe essere intitolato The Doors of Stone, sottolineando però che si tratta ancora di una pura speculazione.
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