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L’oscurità ha vinto. Prigioniero, torturato, ridotto a un fantasma divorato dalla follia, Darrow il Mietitore – l’intrepido Rosso che è riuscito a infiltrarsi tra i tirannici Oro per rovesciare il loro dominio sui vari colori che abitano l’universo – è stato scoperto dalla Sovrana. Il crudele Sciacallo può ora braccare e schiacciare i ribelli, senza freni e senza pietà. Tutto sembra perduto. Eppure, chi come il Mietitore è cresciuto all’inferno può ancora trovare la forza di risorgere dalle tenebre e scoprire che la piccola fiaccola della rivolta è adesso diventata un incendio e molti altri sono pronti a sognare e combattere con lui.
Dalle prigioni di Marte alle lande ghiacciate delle Valchirie, dai bassifondi orbitali di Phobos alle sabbie sulfuree di Io, fino al palazzo stesso della Sovrana – in cui il tradimento e la speranza si nascondono dove nessuno si aspetterebbe – seguiamo il Mietitore e i suoi amici in un’odissea imprevedibile, tra dittatori che si credono dèi e uomini comuni che sanno diventare eroi.
Nel terzo capitolo della serie “Red Rising”, che ha scalato le vette delle classifiche mondiali, Pierce Brown trascina il lettore in un viaggio impetuoso tra battaglie spaziali epiche, duelli all’ultimo sangue, risate e lacrime, amicizia e violenza, dove una canzone può cambiare il destino di mondi interi, l’amore di un singolo diventare il coraggio di molti. In questo spettacolare affresco narrativo, dove i personaggi, le culture e i dettagli non sembrano conoscere fine, Pierce Brown riesce magistralmente a infondere l’epos di Omero ai tormenti dell’adolescenza, la ricchezza immaginativa di Guerre Stellari e Dune alla complessità politica de Il Trono di Spade, offrendoci una delle avventure più grandi ed emozionanti di questi ultimi anni.
Ed eccoci arrivati finalmente all’ultimo capitolo della prima trilogia della saga di “Red Rising”, una delle distopie di maggior successo degli ultimi anni, grazie alla forza della visione narrativa dell’autore che cattura e catalizza letteralmente la nostra attenzione, tenendoci inchiodati alla lettura del libro stesso fino a completarne la lettura in pochissimo tempo!
Anche questo libro parte direttamente col “botto”, in piena “media res” come siamo già stati abituati dall’autore, ma in quest’ultimo libro la piega degli eventi subisce una netta accelerazione, con gli eventi dei libri precedenti che aumentano vorticosamente la diffusione delle loro conseguenze a breve e a lungo termine, come un vero e proprio Tsunami di proporzioni titaniche. Siamo infatti arrivati alla resa dei conti, e le fazioni in lotta non risparmieranno alcun colpo ai loro avversari, e non sarà chiesto né accordato alcun quartiere a chi uscirà sconfitto da questo scontro finale esteso a tutto il sistema solare.
Ma chi lotta per un ideale è ben diverso da chi lo fa per mantenere i propri privilegi, e ciò, a volte, può far sì che non perda di vista il motivo reale per cui ha iniziato a lottare, permettendogli così di non perdere la propria umanità e la propria anima indipendentemente dalla durezza e difficoltà delle decisioni da prendere in determinati momenti.
Vedremo infatti Darrow e i suoi amici e alleati combattere arditamente e spietatamente contro i propri nemici, senza pur tuttavia dimenticarsi sia della propria umanità che di quella dei loro avversari. Soffriremo con loro quando le necessità della guerra imporranno loro di fare scelte difficili, oppure quando si troveranno in situazioni estremamente pericolose in cui fare la mossa sbagliata significa morire, o causare la morte dei propri famigliari e amici più cari.
Tireremo un sospiro di sollievo quando i nostri eroi riusciranno ad uscire dalle trappole preparate dai loro nemici, e gioiremo quando rivolgeranno i trucchi dei nemici contro di loro, quando riusciranno a capovolgere le sorti di una battaglia o della guerra intera, e ci commuoveremo fino alle lacrime, quando giungeremo all’epilogo finale e toccheremo con mano che “non tutti i mali vengono per nuocere” – anche e soprattutto in questa bellissima saga.
Questo capitolo è quindi senza alcun dubbio quello più adrenalinico dell’intera trilogia, tanto da essere assimilabile a una Space Opera vera e propria. Tuttavia, paradossalmente, è forse anche il capitolo dove l’approfondimento psicologico dei vari personaggi e antagonisti è più ampio e maggiormente curato.
Qui, infatti, i protagonisti non sono più i ragazzi delle origini, che incrociarono e intrecciarono i propri cammini e destini tanto da renderli una sola famiglia a dispetto delle rispettive famiglie, caste, patrimoni ed estrazioni sociali, talenti e convinzioni personali e individuali, ma giovani adulti responsabili e pienamente consapevoli del peso e conseguenze delle proprie scelte, cresciuti forse troppo in fretta e decisi ad andare fino in fondo per dare speranza alle generazioni future, ma senza comunque rinnegare mai i sentimenti di rispetto, stima e amicizia reciproca che li legano e senza dannare la propria anima con scelte e decisioni che potrebbero poi rimpiangere amaramente per il resto della propria vita.
Lo stesso vale anche per i loro antagonisti, sempre loro nemici e avversari, è vero, ma ciascuno anche con i propri pregi, difetti, convinzioni, sentimenti e insicurezze che però, invece di spingerli a lottare per cambiare e riformare lo status quo, hanno preferito lottare per mantenerlo e mantenere così, implicitamente, il proprio predominio e i propri privilegi di classe – come tantissimi popoli e genti hanno fatto in passato prima di loro, fin dagli albori della storia dell’umanità.
Un’opera bellissima, quindi, che va al di là della pura evasione narrativa e intellettuale per affrontare anche, seppur avvolti dal velo della Distopia e della Space Opera, i temi del razzismo, della lotta di classe, della giustizia sociale, delle pari opportunità, e del diritto alla ricerca della felicità e alla speranza in un futuro migliore per tutti noi e per i nostri figli – assolutamente consigliato a qualsiasi appassionato di fantascienza e distopie, oltre ogni ombra di dubbio, ma in grado di appassionare anche altri tipi di lettori – appassionati di fantasy in primis, ma anche molti altri!
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