Emma Sue
Il mio mondo era sempre stato silenzioso. Fin da piccola avevo imparato ad ascoltare con gli occhi, avevo lavorato su me stessa per non sentirmi diversa e avevo combattuto i pregiudizi per essere considerata come tutti gli altri. Poi, era arrivato lui. Joshua Mason mi aveva distrutta con parole sprezzanti e, insieme al suo branco, mi aveva tormentata con scherzi crudeli. E, alla fine, mi aveva costretta a trasferirmi in una scuola adatta alle persone come me. Quattro anni dopo, ero pronta ad affrontare il mio primo giorno di college. Ma non a ritrovarmi faccia a faccia con la mia nemesi del passato: il borioso e arrogante capitano della squadra universitaria di basket. Lo chiamavano AmStaff, ma aveva lo stesso sguardo tempestoso e il sorriso sprezzante di allora. Impossibile fingere che non esistesse. Impossibile ignorarlo. Mi faceva perdere il controllo e tutta la sicurezza che avevo forgiato negli anni. Mi faceva provare sensazioni che non riuscivo a contrastare. Un uragano stava per investire la mia vita. Ma, quella volta, non avevo intenzione di fuggire.
Joshua
Quando posai lo sguardo sul profilo armonioso di lei, detestai l’effetto che quella vista ebbe su di me. Lo annientai, cercando nel profondo l’acredine che le avevo sempre riservato. E quando i suoi occhi si incagliarono nei miei, potei vedere la serie di emozioni che si susseguirono sul suo viso. Ma quella che maggiormente le marcò lo sguardo fu l’odio. E sapevo di meritarlo tutto.
Una vita che molti mi invidiavano, senza sapere davvero cosa ammirassero. Si soffermavano sulla fama, sul denaro. Non vedevano il buio in cui ero avviluppato. E quando finalmente una luce era giunta ad annientarlo, io ero riuscito a spegnerla. E il buio era tornato più nero di prima.
Emma Sue vive in un mondo privo di suoni, ma ricco d’amore. Ha una famiglia che l’ama e la supporta rendendole più facile vivere il suo handicap.
È una ragazza determinata e orgogliosa; ha sogni, progetti e non vuole arrendersi a quei bulli che, fin dal liceo, ne hanno fatto il loro bersaglio.
La famiglia di Emma Sue, per proteggerla dagli scherzi crudeli di cui è vittima, la allontana dalla città inserendola in una scuola specializzata da cui ritorna dopo quattro anni. È ora di iniziare il college e Emma lo fa in un momento particolarmente delicato: suo padre è morto facendole mancare la persona che le era più vicina.
Pronta comunque a iniziare una nuova vita, vede la sua speranza affievolirsi quando incontra lo sguardo del suo peggior incubo: Joshua Mason.
Lo chiamavano AmStaff, ma aveva lo stesso sguardo tempestoso e il sorriso sprezzante di allora. Impossibile fingere che non esistesse. Impossibile ignorarlo. Mi faceva perdere il controllo e tutta la sicurezza che avevo forgiato negli anni. Mi faceva provare sensazioni che non riuscivo a contrastare. Un uragano stava per investire la mia vita. Ma, quella volta, non avevo intenzione di fuggire.
Due nemici giurati che il destino – e un insegnante – costringe a collaborare fino a scoprire che le apparenze non sempre corrispondono alla realtà.
Lo sprezzante e arrogante Joshua ha un passato che tiene nascosto e che lo ha ferito profondamente. Non è il ragazzo sicuro di sé che tutti credono, non è il ragazzo fortunato e ricco che tutti pensano: scopriamo che Joshua è in realtà un ragazzo estremamente solo, affamato di un amore che non ha mai ricevuto, abbandonato da dei genitori che lo hanno ignorato, ed è alla disperata ricerca di attenzioni, bisognoso di essere parte di qualcosa. Peccato che abbia fatto la scelta sbagliata.
Oltre a suo nonno ha un solo amico che considera la sua famiglia e che su di lui ha un potere enorme.
Joshua vive nel buio come Emma Sue vive nel silenzio.
Eppure, la luce che circonda Emma Sue può distruggere quel buio come la musica di Joshua può penetrare il silenzio.
Sono due anime complementari, due individui che possono darsi amore, che vogliono darsi amore. Proprio quell’amore spaventa gli altri e può far ritornare gli incubi.
“Sounds of silence” è un libro d’amore e di odio. Un libro che vede due ragazzi crescere e maturare, amare e odiare, combattere contro pregiudizi e manipolazioni per credere ancora nell’amore e nella fiducia.
E l’amore non si spegne con un interruttore, neanche se la persona per cui si prova il sentimento ha dimostrato ampiamente di non meritarlo.
Due anime in lotta con il mondo per recuperare se stesse, la vita e la loro storia perché una seconda possibilità può cambiare il destino.
«Sii la mia piuma, Em. La mia connessione con un mondo del quale non sento di far parte, un mondo per cui non mi sento all’altezza. Fammi sentire che non sono sbagliato, che non sono irrecuperabile.»
Un nuovo, bellissimo libro di un’autrice capace di raccontarci sempre splendide storie, riuscendo a creare personaggi ricchi e sfaccettati capaci di entrare nel cuore dei lettori.
Una storia d’amore e di fiducia che vi ruberà il cuore.
Non avevo mai letto nulla di quest’autrice e, quando ho visto l’uscita di questo libro, vuoi per il titolo uguale a quello di una delle mie canzoni preferite, vuoi per la trama, ho deciso di buttarmi…
“Cosa ci vuole per adattarsi a un mondo che non ti può sentire? Quando sentirsi accettati sembra impossibile… Cosa fare quando redimersi sembra impossibile? Spesso la risposta è semplice, quanto imparare ad… ascoltare! Cit. da La forma della voce”
Emma Sue è una giovane donna che vive in un mondo silenzioso, almeno questo è quanto pensa chi le sta intorno. In realtà il suo mondo non è così silenzioso, semplicemente il suono le arriva in modo diverso. Non udente sin dalla nascita, non ha mai avvertito alcun suono, ma ha sempre “sentito” usando il cuore e il corpo. È buona, troppo buona, a volte sembra troppo ingenua e indifesa per il mondo che frequenta, ma non è una debole.
Dopo essere stata bullizzata pesantemente dai compagni di liceo, non ha mollato e ha saputo rialzarsi e vedere il buono presente proprio nel suo peggior tormentatore, Joshua Mason, detto AmStaff, capitano della squadra di basket.
Ti sento con ogni parte del mio corpo. Con la pelle, con gli occhi. Sei entrato nella mia vita con la furia di un ciclone, ignorarti, tenerti a distanza, al di fuori della sfera dei miei sentimenti è stato impossibile. Perché tu fai rumore, Joshua. Fai rumore nella testa, fai rumore nel cuore. Nel silenzio in cui la mia vita è sempre stata avvolta, tu sei stato il rumore più assordante.
Joshua è un gran bel personaggio! L’ho amato tantissimo, tra i due protagonisti per me lui è decisamente una spanna sopra.
Bullo, e crudele a una prima occhiata – anche a una seconda occhiata se è per questo –, ma con un cuore. So che sembra un controsenso, ma è così. In realtà questa sua cattiveria è la facciata che mostra a tutti. Una forma di protezione verso il mondo esterno, una sorta di difesa: “attacco per non essere attaccato”. Mi è piaciuto tanto come matura lungo tutto il libro, ha fatto un gran lavoro di introspezione, fino ad arrivare a capire che il suo comportamento non lo avrebbe portato da nessuna parte e nemmeno salvato dalla sofferenza o dalla solitudine. Tra i due protagonisti è quello che ha compiuto la maggiore evoluzione e crescita personale. Già al primo incontro con Emma Sue, la sua facciata iniziava a mostrare crepe, per poi crollare del tutto quando la incontra di nuovo anni dopo, al primo anno di college.
Bloccato tra le mura del mio castello, sentii che la mia prigione non si limitava a quelle pareti addobbate con gusto. La prigione ce l’avevo dentro. Potevo attendere il ritorno del sole e uscire all’aperto, ma dentro… dentro non avrei smesso di sentirmi prigioniero della mia vita.
L’autrice ha creato due bellissimi protagonisti e li ha circondati di altrettanti bei personaggi, caratterizzati benissimo, da quelli positivi a quelli negativi. Ogni personaggio influisce sul comportamento e sulla maturazione.
Questa storia aveva un gran potenziale, ma non è stato sfruttato interamente. Ho trovato la prima parte un po’ legnosa, lenta, mi è mancato quel qualcosa che mi tenesse ancorata alle pagine, quel qualcosa che nella seconda parte abbonda. Una seconda parte bellissima e con un ritmo pazzesco, un susseguirsi di avvenimenti e di situazioni che mi hanno tenuta incollata al kindle fino a quando ho girato l’ultima pagina e mi sono detta: “E adesso? Io voglio ancora sapere di AmStaff!!!”
Ho riscontrato anche qualche carenza di passaggi logici in qualche scena, una in particolare. Non mi ha creato problemi, ho integrato di mio, ma vista la peculiare situazione della protagonista a mio parere forse sarebbe stato meglio se le scene fossero state più complete.
L’autrice ha trattato benissimo i temi della disabilità e del bullismo, senza appesantire la lettura e nemmeno banalizzando il tutto. L’aver ambientato la storia in un college ha contribuito a rendere il tutto molto realistico.
Mi hanno incuriosito due personaggi: Drake, migliore amico di Joshua, e Arizona, migliore amica di Emma Sue. Chissà se avrò il piacere di leggere le loro storie.
Questo libro mi è piaciuto, e mi piace come scrive la Torresan. Sicuramente leggerò ancora qualcosa di suo.
Consigliato.
Editing per entrambe le recensioni a cura di:
Qui le prossime tappe!
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