Giada è una ragazza davvero fortunata: trascorrerà l’estate in un meraviglioso resort su Lirian, un’incantevole isola al largo del Golfo di Napoli. I genitori, preoccupati per la sua salute mentale, non hanno badato a spese. Ma Giada non ha nessuna voglia di partire, complice la sua instabile situazione sentimentale. Trascinata dalla sua stramba amica Morgana, la ragazza raggiunge l’isola dopo una burrascosa traversata in mare. Lirian però è molto diversa da come se l’aspettava: è cupa, antiquata e popolata da personaggi bizzarri. Come Sara, una maliziosa ragazza che non sembra avere altro scopo che far innervosire Giada. L’atmosfera diventa ancora più surreale quando delle presenze spettrali iniziano a manifestarsi nell’hotel e nel bosco che lo circonda. Una di queste è Daniel, un pacato ragazzo evanescente che pian piano fa breccia nel cuore di Giada. Il tempo passa e le stranezze aumentano, al punto che Giada inizia a credere che Lirian non sia proprio come il posto che i suoi genitori le hanno descritto. Tra fughe disperate, fantasmi famelici e l’inquietante signora Miller, l’onnipresente direttrice dell’hotel, Giada sente di essere entrata in una pericolosa spirale di follia da cui è sempre più difficile uscire. Di chi deve fidarsi realmente? Deve credere alle goffe rassicurazioni dei vivi o alle suadenti promesse dei morti? E soprattutto, la sua vacanza spettrale avrà un lieto fine?
“Una vacanza spettrale”, di Emanuele Longobardi, racconta la controversa storia di Giada, rimasta profondamente ferita per la fine di una relazione, più nella mente che nel cuore. Proprio per questo motivo, i suoi genitori le organizzano una vacanza all inclusive con la sua amica Morgana.
Inizialmente titubante, Giada, ben presto si ritrova a curiosare tra i luoghi e gli anfratti oscuri che l’isola di Lirian custodisce gelosamente. Travolta dall’esuberanza della migliore amica, che non si tira indietro di fronte a nulla, conosce molti clienti dell’hotel in cui soggiorna e, colpita dalla stravaganza di alcune persone e dalle leggende che si tramandano di bocca in bocca, inizia a indagare per trovare la soluzione degli enigmi che le si presentano: entrerà in un labirinto, girandone ogni angolo e perdendosi al suo interno; e in quell’isola misteriosa incontrerà anche colui che potrebbe cambiare la sua vita e il suo destino.
“Quando era con lui tutti i problemi scomparivano, come per magia… Ma poi l’incanto svaniva, così come il suo corpo spettrale. E rimaneva sola, sola e sempre in un posto strano e misterioso.”
Daniel è la sua àncora di salvezza e, nel suo piccolo, l’aiuterà tantissimo sostenendola ogni volta che lei avrà bisogno di lui.
È estremamente difficile riuscire a raccontare qualcosa di questo romanzo, poiché, a un certo punto, ci sarà una svolta: tutti i pezzi del puzzle, e sono tanti, che potevano sembrare difficili da capire e da incastrare, troveranno la giusta collocazione e solo alla fine, guardando il quadro generale, si potrà dare un senso concreto alla storia che, credetemi, vi stupirà.
Devo essere sincera: i personaggi non mi sono piaciuti particolarmente. Ho trovato Giada un po’ troppo superficiale, sempre in balia di se stessa e degli eventi che la circondano: non ha quello spessore che fa pensare di trovarsi di fronte a una protagonista degna di nota, anche se ho apprezzato la sua curiosità e il non arrendersi davanti alle bugie che le venivano raccontate, proseguendo comunque per la sua strada. Sara, l’antagonista, non è né carne né pesce: non è troppo finta, ma nemmeno troppo vera, e non ricopre un vero e proprio ruolo all’interno del romanzo se non nelle ultime pagine. Viene descritta come una ragazza dark, esibizionista, festaiola ed egocentrica, caratteristiche perfette per una “cattiva”, certo, ma… tutto termina lì… Sul finale, invece, si riprende e quel lato sadico che ognuno di noi si aspetta dall’antagonista esce fuori in tutta la sua forza.
Ora, io comprendo l’intenzione dell’autore di sviare il lettore per tutto il libro da quello che è il colpo di scena finale, e la trovo una cosa originalissima, ma un buon libro, non può essere considerato tale solo dopo aver letto l’ultima pagina. Deve trasmetterti qualcosa anche durante il percorso, devi poter riuscire a entrare nella mente dei personaggi: per quanto machiavelliche possano essere, tu ci devi entrare e in una storia come questa, dalle super potenzialità, così sarebbe dovuto essere, e il libro sarebbe finito sicuramente nella top ten dei mie romanzi preferiti.
Essendo la prima opera dell’autore e il primo della serie “I racconti della Mezzanotte” credo ci siano tutti i presupposti per migliorare; è un libro che può essere letto anche da un pubblico giovane che sicuramente apprezzerà le note gotiche di cui è intriso. Io aspetto il seguito per sapere come andranno a finire le cose tra Giada e Daniel.
“Tutti noi siamo innocui quando ignoriamo la realtà… e loro sono abili a mascherarla. Ma quando cominciamo a capire, quando anche un piccolo frammento di verità viene recepito dalla nostra mente… allora si cambia, interiormente, fisicamente… e loro se ne accorgono subito!”
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