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Skip pensava di avere tutto: un marito favoloso, un appartamento stupendo e il lavoro da insegnante che aveva sempre voluto. Persino il gatto era perfetto. Quando il suo compagno da otto anni decide di volere qualcos’altro – qualcosa che non comprende Skip né l’appartamento e neppure il gatto – Skip decide che è il momento di tornare a casa dall’altra parte del paese.
Tuttavia, oltre a una madre amorevole e impicciona, la sua città natale conserva anche i ricordi della sua imbarazzante cotta per un ragazzo conosciuto durante l’ultimo anno di liceo. Un ragazzo di fronte al quale si è umiliato proprio quando sembrava che le sue fantasie potessero realizzarsi. Scoprire che ora Paul Miller lavora nello stesso liceo in cui lui è appena stato assunto ribalta del tutto il suo mondo. Dopo una nottata bollente passata insieme, Skip si accontenta di essere amici di letto. Toccherà a Paul convincerlo che per amore vale la pena rischiare.
Sono molto felice che venga pubblicato un nuovo libro di J.H. Knight, perché quest’autrice è brava a far vivere ai lettori le emozioni dei suoi personaggi tramite i gesti e le azioni, a volte senza bisogno di dilungarsi in discorsi complessi. Semplice, proprio come la storia d’amore del titolo, eppure estremamente efficace e coinvolgente.
Per questo motivo Skip non ha bisogno di parlare del terrore di avere di nuovo il cuore spezzato, dopo che il marito l’ha lasciato, perché la sua paura trapela da ogni suo gesto, da ogni “mi dispiace” che gli sfugge senza che se ne renda quasi conto. È un protagonista un po’ goffo e tenero, che però da un certo punto in poi della storia fa impazzire il lettore, che vorrebbe entrare nel libro e fare come i suoi amici, sua madre e sua sorella, ovvero insultarlo per aver anche solo pensato di lasciarsi sfuggire un uomo meraviglioso come Paul.
«È così semplice, facile, capisci? Mettersi insieme a qualcuno e innamorarsi e sentirsi a proprio agio e, insomma, è quasi troppo semplice, giusto?»
…
«Quindi immagini che se lo rendi abbastanza complicato, se gli impedisci di essere facile, allora alla fine funzionerà?»
«Diciamo che so che alla fine non funzionerà? Non lo so.»
Sebbene la vicenda segua solo il punto di vista di Skip, anche Paul è delineato in modo perfetto, perché non ci serve leggere i suoi pensieri per vedere oltre le sue frasi interrotte, i suoi sorrisi comprensivi e l’immensa dolcezza dei suoi gesti per capire che probabilmente è innamorato cotto di lui fin dal loro primo incontro. Ma avendo provato un dolore immenso in passato, Paul non vuole perdere altro tempo e non ha paura di voler essere felice, a differenza di Skip. E questo, alla fine, me l’ha fatto amare ancora di più: ho ammirato il coraggio con cui a un certo punto dà voce ai suoi sentimenti, pur sapendo che Skip quasi sicuramente fuggirà spaventato.
«Quindi, vediamo se ho capito.» Faith raddrizzò le spalle. «C’è un colto, attraente, dolce dio del sesso spagnolo che prova a dirti che ti ama, e tu… vai nel panico, lo atterri e ti fai scopare tutta la notte?»
Skip si lasciò sfuggire un pesante sospiro. «Più o meno.»
«E questo ha senso nella tua mente contorta… in che modo, di preciso?»
Mentre questi due uomini si frequentato e fanno di tutto pur di non pronunciare le fatidiche due parole che definirebbero i loro sentimenti, attorno a loro c’è un gruppo di personaggi che li supporta e, nel caso di Skip, li tormenta con battute e prese in giro. Ho riso fino alle lacrime con i racconti di come la madre di Skip lo abbia appoggiato fin dal suo coming out, finendo per metterlo di continuo in imbarazzo; con i dialoghi tra lui e la sorella minore, che non perde occasione per pungolarlo ma è pronta a fare a pugni per difenderlo; soprattutto con le scene in cui compaiono i suoi amici Faith, che lo ama abbastanza per inchiodarlo con la verità, e Johnny, che è fantastico nella sua follia dirompente.
Forse la trama non sarà troppo complessa, ma questi due uomini che si ritrovano, iniziano a uscire, condividono una forte passione e, molto semplicemente, si innamorano sono capaci di trasmettere emozioni vere, ed è bellissimo quando un libro riesce a farlo.
Recensione a cura di:
Editing:
Qui J.H. Knight su Feel.
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