♦ Traduzione a cura di Cristina Bruni
Triskell Edizioni, acquistabile qui ♦
Mac e Tony pensano di essersi lasciati alle spalle i momenti più complicati. Sono usciti allo scoperto come coppia e stanno costruendo una famiglia assieme ai loro due bambini. È tutto ciò che hanno sempre sognato. Ma la figlia Anna fa fatica ad accettare i cambiamenti, Ben è tormentato da vecchi segreti, il lavoro alla Omicidi continua a impegnare gran parte del tempo di Mac e Tony è preso nel mezzo. Ci vorrà tutto l’impegno che questi due uomini potranno dare per creare un equilibrio tra la vita domestica e quella professionale. Soprattutto quando il resto del mondo sembra determinato a ostacolare il loro cammino.
Arrivati al terzo volume della serie si potrebbe pensare che Mac e Tony, che ormai sono una coppia agli occhi del mondo e vivono insieme ai loro bambini, non abbiano più nessun ostacolo da affrontare, eppure non è così. Costruire una famiglia richiede impegno e fatica, così come conciliare la devozione maniacale di Mac al proprio lavoro con la nuova vita familiare, in modo che tutto il peso della gestione della casa e dei bambini non gravi soltanto su Tony. Ben risente ancora degli anni trascorsi con una madre che lo esponeva a ogni genere di situazione e Anna, ancora piuttosto piccola, a volte fatica ad accettare la nuova situazione.
L’amore che lega Tony e Mac è la forza a cui entrambi si aggrappano nei momenti di sconforto ed è bello vederli interagire come una coppia adesso che non devono più mantenere nessun segreto.
Nessuno di loro era sangue del suo sangue, ciononostante erano entrambi ineluttabilmente suoi. Suoi, con tutto quel tremendo amore, paura, orgoglio e frustrazione che ne derivava.
Lui, Mac e quei due bambini erano una famiglia. Lo aveva desiderato sin da quando ne aveva memoria: un compagno, dei bambini e una vita.
Così come nei due romanzi precedenti, anche in questo l’autrice è stata brava a bilanciare la parte investigativa e quella personale della storia, non negando spazio a nessuna delle due e portandole avanti di pari passo. Ci sono momenti di tensione legati all’indagine e altri alla vita privata della neonata famiglia, scene sensuali che ci mostrano la profonda passione tra Mac e Tony, parti dedicate alle nuove tensioni che Mac deve affrontare sul lavoro adesso che tutti sanno di lui e momenti semplicemente commoventi, nei quali l’emozione è tanto forte da suscitare delle lacrime.
Lui lo afferrò e lo avvicinò a sé per un bacio ruvido. La bocca dell’amante sapeva di caffè, liquore e qualcosa di molto più intenso e intossicante che era semplicemente Tony. Gli odori del bar sulla sua camicia gli ricordarono la serata assieme, fatta di musica troppo alta e martellante, di occhi estranei puntati su di loro mentre Tony si muoveva a ritmo, esortandolo a seguirlo. Mac aveva provato a trovare un ritmo, cercato di essere ciò che Tony voleva, e in un qualche momento era riuscito a tenere tra le braccia e in un luogo pubblico un Tony ridente e che danzava contro di lui. E non era arrivata la fine del mondo. Sebbene lui non fosse ancora in grado di ballare, nemmeno a pagarlo oro.
Baciò ancora Tony, con maggiore dolcezza. «Dio, Tony, che cosa mi fai?»
Il ragazzo premette i fianchi in avanti. «La cosa è completamente reciproca.»
La parte finale è un crescendo di emozioni, da leggere col fiato sospeso.
La morte di un giovane tossicodipendente su cui sta indagando Mac si rivela solo l’ultimo tassello di un piano criminale molto più complesso, che lo metterà personalmente in pericolo e vi farà stringere il cuore per la preoccupazione. La famiglia si rivelerà il sostegno indispensabile in grado di aiutare i due protagonisti a superare anche questa difficoltà, ma immagino che alcuni avvenimenti avranno delle ripercussioni anche sul prossimo romanzo della serie.
È proprio il concetto di famiglia quello intorno a cui ruota gran parte della trama: quali molteplici sfaccettature essa possa assumere, quanto sia importante averla intorno nei momenti di gioia e in quelli di dolore, come essa possa essere formata da persone legate dal sangue oppure da persone che si sono scelte e si amano, in che modo l’amore che ne lega i membri sia in grado di stupire e superare pregiudizi e avversità.
Terminata la lettura, mi sento di dire che “Compiti a casa” mi ha lasciato una bellissima sensazione nel cuore, facendomi anche riflettere sulla moltitudine di legami che possono instaurarsi tra le persone e su come ognuno di essi possa essere chiamato “famiglia”.
Recensione:
Editing:
Commenti
Nessun commento ancora.