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Raffaele vive a Roma, con la sorellina e la madre. Ha lasciato l’università e vive alla giornata, facendo lavoretti occasionali e consumando le serate a suonare con il suo gruppo o a sballarsi in discoteca.
Una sera, alla festa del compleanno della sua più cara amica, conosce Lorenzo.
Lorenzo ha dieci anni più di lui, è un tipo serio, schivo, tornato a Roma dopo anni passati a lavorare come medico in Afghanistan.
Sono molto diversi tra loro, eppure Raffaele ne è subito attratto, così lo invita con poca speranza a un suo concerto. Quando Lorenzo appare tra il pubblico e i loro sguardi si incontrano, entrambi sanno già cosa succederà, e da quella notte non si lasceranno più.
Ma Lorenzo non è solo un amante, lui vuole insegnare a Raffaele il valore della vita, quel valore che lo ha portato a sacrificarsi per salvare più persone possibili. Un’esperienza che gli ha lasciato dentro una profonda cicatrice, perché in Afghanistan ha perso qualcosa di importante, ed è quello il motivo per cui ne è fuggito e ha promesso a Lorenzo di non tornarci mai più. Eppure, quando avranno bisogno di lui, il richiamo al dovere sembrerà più forte di tutto, anche dell’amore.
Cosa conta di più, seguire i propri sentimenti o i propri principi, anche a costo di mettere in gioco la propria vita?
«È una rosa del deserto, e anche il ciondolo è fatto dello stesso materiale. Sai di che si tratta?» chiese, ma non aspettò la risposta, forse per la sua faccia dubbiosa. «È una formazione minerale che si trova nei deserti. Bella come un fiore, non appassisce, né muore.»
Tipo strano, regalo strano, pensò.
«E ha qualche significato particolare?»
«Dicono che tenerne una migliori la vita sentimentale, specie in camera da letto,» aggiunse con tono più basso mentre sistemava nuovamente gli occhiali al loro posto. «Tenere un ciondolo all’altezza del cuore, invece, aiuta a superare le difficoltà e ad avere speranza.»
Avere speranza nell’amore, negli altri, nel fatto che con il proprio impegno si possa migliorare il mondo: concetti astratti per Raffaele, che vive alla deriva, avendo inconsapevolmente deciso di lasciare tutto e tutti visto che tutti sembrano aver lasciato lui. Il dolore per l’abbandono da parte del padre l’ha segnato nell’animo, ma una sera, alla festa di compleanno della sua migliore amica, incontra Leonardo: uno scambio di sguardi e la sua prospettiva sul mondo inizia inesorabilmente a cambiare.
Di dieci anni più vecchio, Leonardo è sempre stato troppo impegnato per innamorarsi, inseguire un ideale di giustizia forse irrealizzabile andando a lavorare come chirurgo prima in Africa e poi in Afghanistan. In quel paese meraviglioso e straziato da una guerra terribile, però, qualcosa si è spezzato dentro di lui.
Raffaele aveva sempre considerato il silenzio come qualcosa di pesante, ostile, che poteva infastidire, ma con Lorenzo era come scivolare in un mondo incantato, protetto, dove non c’erano che loro due.
Raffaele si incatenò ai suoi occhi e quando sentì lo sguardo di Lorenzo sulla sua bocca non trattenne un sospiro. Era tardi, non c’erano che pochi passanti e in quel momento erano soli. Soli e vicini, troppo vicini. Senza aspettare un altro segnale, decise che era quello il momento giusto per rischiare, e doveva approfittarne prima che svanisse l’incanto o perdesse il coraggio. Avvicinò le labbra alle sue, prima sfiorandole appena, poi premendo contro la bocca perché si dischiudesse in un bacio.
I due si innamorano, forse troppo in fretta in realtà, e la solidità di Leonardo aiuta Raffaele a trovare un terreno stabile, un porto sicuro dal quale partire e fare qualcosa della propria vita. Nel medesimo tempo, l’amore del ragazzo guarisce il dolore dell’uomo, rimettendo insieme i pezzi del suo animo e donandogli nuova fiducia in se stesso.
«Lo so che non è colpa mia e so che me lo direbbe anche James, ma mi sono sentito così…» Alzò gli occhi su di lui, quegli incredibili occhi che erano due pozze lucide e brillanti.
«Quei bambini, Raffaele, quei bambini…»
Anche i suoi occhi erano pieni di lacrime. Pianse per quello che era accaduto, così lontano da lui, fino a qualche minuto prima solo immagini come altre trasmesse al telegiornale. Pianse per Lorenzo, per l’uomo che ormai amava, e per il suo strazio.
«Per questo sei tornato?»
La storia si concentra quasi unicamente intorno a Raffaele e Leonardo, in certe parti corre un po’ troppo velocemente mentre il tempo passa, per saltare da un momento all’altro delle loro vite. È una scelta fatta per mantenere sempre loro due al centro della vicenda, eppure verso il finale si avverte un’accelerazione eccessiva: forse il testo avrebbe avuto bisogno di maggiore respiro per svilupparsi nel modo migliore.
Nonostante questo, il romanzo è bello e toccante, soprattutto nei brevi scorci di passato che l’autrice ha inserito per farci conoscere quella realtà lontana che ha sconvolto la vita di Leonardo.
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