Se hai ricevuto un cuore nuovo di zecca non puoi donarlo a chiunque…
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Negli ultimi anni Robin ne ha passate tante, dal trapianto di cuore a una crudele separazione. Ma queste esperienze gli hanno insegnato che la vita è breve, e ora è pronto a cogliere l’attimo e ricominciare da capo. Il lavoro alla Euro Pride Tours è proprio il tipo di avventura che cercava: finalmente può conoscere il mondo e godersi un po’ la vita. L’amore, però, è sparito dal suo schermo radar: Robin non crede che il suo cuore potrebbe sopportare di soffrire di nuovo.
Johan ha deciso di costruirsi un futuro con le proprie mani, tradendo le aspettative della sua famiglia. Quando incontra Robin, però, non ha intenzione di deludere anche lui. Ciascuno dei due è ciò di cui l’altro ha bisogno per tornare a sentirsi completo. Forse Johan è diverso da come Robin lo immaginava, ma riesce a far battere il suo cuore in prestito più forte di qualsiasi medicina. Il viaggio attraverso la Germania ha inizio, e tappa dopo tappa il rapporto tra i due si fa più intenso. Ma quando l’ex fidanzato di Robin si unisce alla comitiva, il loro amore appena sbocciato potrebbe arrivare a una drammatica conclusione.
Racconto di un viaggio fisico e di uno interiore, “Un cuore in prestito” ci porta a visitare la Germania insieme ai protagonisti, tanto che in certi punti del libro la narrazione si perde negli aspetti turistici della vicenda.
Reduce da un trapianto di cuore e da una brutta rottura con il suo ex, Robin fa la guida turistica per l’Euro Pride Tour, ma aver finalmente un buon stato di salute non ha guarito il pessimismo con cui affronta la vita; porta sul corpo e nell’animo cicatrici difficili da dimenticare ed è convinto di vivere una vita in prestito, tempo rubato che non gli porta molta felicità.
Robin si diede dell’illuso per averci anche solo pensato. Sapeva di non essere proprio l’uomo più bello del mondo, come il suo ex gli aveva spiegato senza mezzi termini nel corso della loro ultima conversazione-barra-litigio. Di conseguenza, gay o meno che fosse, non c’era motivo per Johan di provare alcun interesse nei suoi confronti. Di sicuro tra i partecipanti al viaggio c’erano uomini più attraenti di lui, e molto più divertenti. Ammesso che a Johan piacessero davvero gli uomini e non fosse contrario a intrattenere relazioni con le persone a cui faceva da autista, e… Cristo, stava farneticando. Era ora di darsi una calmata.
Johan è l’autista del viaggio guidato e vorrebbe conquistare il cuore di Robin, deciso a strapparlo alla sua solitudine e a fargli capire di poter ancora amare, nonostante la sua ultima relazione sia naufragata in modo tremendo. Determinato e ottimista, cerca di convincere Robin che in realtà tutti ignorano quanto gli resti da vivere, ma non per questo si isolano dal mondo. I due allacciano una relazione durante il viaggio, complicata dall’inaspettata comparsa proprio dell’ex di Robin, Mason, che si unisce alla comitiva e crea di continuo problemi.
“Sei un eroe. Mi hai salvato da Mason, e hai salvato il mio cuore dalla prigione in cui io stesso lo avevo rinchiuso.” Tirò su col naso e si asciugò gli occhi con la mano libera.
Johan lo guardò, confuso. “Perché la pensi così?”
“Mi è stato dato un nuovo cuore… in un certo senso, è come se avessi preso in prestito ciò che rimane del tempo di qualcun altro, e ho capito che devo sfruttarlo al meglio.”
I turisti in viaggio insieme ai protagonisti sono un gruppo simpatico e multicolore, si intromettono bonariamente nella relazione che sta sbocciando e cercano di aiutare Robin e Johan, portando tocchi di ironia nella vicenda.
Come anticipavo all’inizio della recensione, le descrizioni del viaggio e dei luoghi visitati troppo spesso prendono il sopravvento, in modo quasi didattico, rallentando la narrazione e allontanandola da quello che dovrebbe esserne il fulcro, ovvero la storia d’amore tra Robin e Johan. Inoltre il piccolo giallo legato a Mason, onestamente, mi è sembrato forzato, un’aggiunta di cui la storia poteva fare a meno.
Il romanzo è leggero e comunque piacevole, e la storia d’amore possiede una certa dolcezza, ma la negatività persistente e spesso ingiustificata di Robin, unita alle digressioni turistiche, la appesantiscono troppo, impedendole di conquistare davvero fino in fondo il lettore.
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