Quando Ally scopre una decina di sue foto nude pubblicate online ne è devastato e fa di tutto per risolvere la situazione, nella speranza che non peggiori.
C’è un problema però: il suo portatile si è rotto e Levi Francis – un ragazzo a cui Ally sa bene di non piacere – lo ha visto comportarsi in maniera sospetta attorno ai computer del laboratorio della Facoltà di Fisica. Per Ally, quella giornata, non può di certo andar peggio.
Ma dopo che Levi, per sbaglio, lascia cadere una lettera d’amore scritta in lingua spagnola, Ally decide di restituirgliela e scopre così che le sue convinzioni sul ragazzo sono completamente all’opposto.
Tradito e umiliato dal suo ex, Ally sa che non c’è momento peggiore per aver fede in qualcuno, eppure ma qualcosa nel timido ma scintillante Levi gli è entrato sotto pelle.
“Te quiero” non è il mio primo incontro con Suki Fleet e quello che ho imparato ad amare di lei è l’abilità di trattare con estrema delicatezza temi forti e attuali (in questo caso il Revenge Porn, di cui, ammetto, non conoscevo l’esistenza). Tra l’altro ero afflitta dal blocco del lettore e questo gioiellino, con la sua dolcezza, mi ha riconciliato con la lettura.
La penna amabile dell’autrice ci conduce nel mondo di Ally e Levi senza mai essere molesta o pretenziosa, rimane quasi in disparte quando descrive il dramma di Ally, la profonda angoscia e il desiderio di risollevarsi.
La lettura scorre senza inciampi, eccezion fatta per alcune piccole sviste che, credo, siano da attribuire alla traduzione, e Ally e Levi sono tratteggiati con le pennellate leggere di un acquerello, i tipici tratti di un amore dolce, profondo, comprensivo, come emerge spesso nelle opere della Fleet.
Anche se “Te Quiero” non ha lo spessore di un romanzo a tutto tondo proprio per la sua brevità, i protagonisti, avvicinandosi l’uno all’altro, non bruciano le tappe di una normale relazione per “arrivare al dunque”, ma seguono i tempi di una passione tenera che sboccia tra sguardi, parole e lacrime.
Il ritmo del racconto è fluido, scandito da frasi che trasformano una semplice storia di amore in una toccante denuncia sociale.
Avrei voluto restare avvolto in quella profondità luccicante che si nascondeva dietro a una timidezza adorabile.
Ho adorato Ally, la sua convinzione di non piacere a Levi e la sfacciataggine con cui, comunque, gli si avvicina. Ho amato Levi, la sua timidezza, il suo cuore innamorato e la profonda empatia nei confronti della persona che ama da sempre. Tra loro non c’è una ricerca di sesso sfrenato, come potrebbe far credere l’approccio frettoloso, ma un amore dolce, che mette radici nella profondità delle loro anime.
Non vi racconterò la trama, che si svela da sola e velocemente, ma vi invito a leggere Suki Fleet perché ogni suo romanzo è un gioiello di delicatezza e amore che ci riconcilia con la vita.
L’opinione di:
Editing:
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Qui le altre recensioni ‘Feel’ sui romanzi dell’autrice.
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