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Giovanni Boca era destinato a passare alla storia come una leggenda dell’opera, fino a quando una lesione alle corde vocali non ha messo fine bruscamente alla sua carriera. Adesso insegna canto in una prestigiosa scuola di musica di New York. Nel corso delle audizioni per il suo seminario di canto lirico, trova la sua pupilla nella quattordicenne Emma McPhee. Altrettanto interessante per Gio è Mike, il padre di Emma, un piccolo imprenditore che gestisce un’azienda specializzata in ristrutturazioni di cucine e bagni per l’élite di New York per finanziare il sogno della figlia.
Il compagno di Mike è stato ucciso quando Emma era una bambina, e Gio rimpiange la bellissima voce che non avrà mai più, quindi sanno entrambi come affrontare una perdita. L’iniziale attrazione fisica cresce rapidamente fino a diventare qualcosa di importante, mentre i due uomini sperano di colmare il vuoto che la perdita e il dolore hanno lasciato nelle loro vite. Nonostante Mike si chieda se possa davvero adattarsi al mondo dell’alta società di Gio, il loro legame si rafforza. Poi, arrivano dei guai dall’esterno quando gli intrighi di una madre ossessiva e senza scrupoli minacciano di dividere Gio e Mike, e di rovinare il luminoso futuro di Emma.
Mike e Gio arrivano da mondi completamente diversi: uno italiano, l’altro di Brooklin; uno un piccolo imprenditore, l’altro una figura importante nel mondo dell’opera. Interessi diversi, vite diverse.
Tutto questo potrebbe apparire come un ostacolo per intraprendere una relazione, perché superare certe “barriere” non sempre è facile. E sentirsi intimoriti o inadeguati o non all’altezza, come si sente Mike, certamente non aiuta.
Ma più di tutto c’è la paura di rimettere in gioco il proprio cuore:
«Hai paura di amare qualcuno perché sei spaventato che le cose finiscano di nuovo com’è successo con Evan. Hai paura di impegnare il tuo cuore se qualcuno può strappartelo via.»
Essere un padre single come Mike ti impone inoltre delle responsabilità che non si possono ignorare: un figlio avrà sempre la priorità, il suo futuro e le sue possibilità saranno sempre davanti a tutto, anche se questo potrebbe significare dover rinunciare a un amore.
Gio è un uomo che ha perso il suo “talento/dono” e questo non gli permette più di inseguire il suo sogno, la sua grande passione. Ha dovuto abbandonare la sua vita nel solo modo in cui riusciva a vederla e viverla.
Ma è ciò che hanno in comune che permetterà a questi due uomini, segnati nel profondo, di avvicinarsi e creare una possibilità: la conoscenza di quel dolore che ti segna profondamente, e la capacità che hanno dimostrato nell’affrontarlo.
Mike però non aveva bisogno di dimostrazioni. Aveva detto il suo genere di verità. Aveva luoghi oscuri nella psiche, buchi nel cuore, parti mancanti nell’anima. Aveva sopportato abbastanza perdite e dolore straziante da bastare a chiunque per tutta la vita. Eppure qualcosa in Gio riempiva tutti quei luoghi dentro di lui, lo faceva sperare ancora una volta in un futuro felice invece di rassegnarsi allo status quo. Allo stesso modo Mike voleva riempire gli spazi vuoti di Gio, dargli la musica di cui aveva bisogno, la voce che aveva perso. Era una cosa difficile e non era sicuro di essere all’altezza della sfida, ma ce l’avrebbe messa tutta.
La lettura è piacevole e i personaggi sono ben caratterizzati, riuscendo a creare empatia nel lettore che non può non amarli.
L’autrice ci parla con intensità della musica, da cui traspare una passione personale intensa verso quest’arte.
Assolutamente consigliato.
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