♦ Triskell Edizioni (25 dicembre 2017) – acquistabile qui ♦
In questo racconto natalizio, la Walker immagina come sarebbe potuto essere il primo Natale di Travis alla Sutton Station.
È una sorta di “what if”, qualcosa che tecnicamente non è accaduto, come dice lei stessa nella nota introduttiva. La storia si colloca temporalmente tra il terzo e il quarto romanzo, ma è consigliabile leggerla dopo aver concluso tutta la serie, perché nel presentarla la Walker fa riferimento ad avvenimenti legati all’ultimo libro, per tirare le fila della storia e ricordarci a che punto eravamo.
Travis stava alla Sutton Station da poco più di un anno. Tecnicamente eravamo fidanzati, ma non lo avevamo detto a nessuno.
Lui era felice anche solo di sapere che avevo detto di sì, e io dovevo affrontare alcune cose per schiarirmi le idee.
Sapere di essere all’altezza di Trav era una cosa, ma tutt’altra cosa era chiedermi se ero all’altezza di essere un marito e un padre.
La vita alla Sutton Station non era mai stata più bella di così. Gli affari andavano alla grande. Gracie, la bambina di Trudy e Bacon, non aveva neanche un mese ed era un amore, Ma era in buona salute e il mio rapporto con Laura e Sam procedeva bene.
E Travis? Beh, la vita con lui era ancora praticamente perfetta.
Ma, per lo sgomento di Travis, il Natale alla Stazione era solo un giorno come un altro. Un giorno in cui ci si alzava prima dell’alba, si dava da mangiare agli animali, si aggiustava quello che c’era da aggiustare, e si controllavano gli abbeveratoi mentre si cercava di tenersi al riparo dalla temperatura rovente.
E quell’anno non era molto diverso.
Solo che era il primo Natale di Travis alla Sutton Station.
Il fatto che non ci impegnassimo con le decorazioni e con i festeggiamenti lo confondeva, se devo dire la verità, lo deludeva anche.
Ecco perché dovevo trasformarlo in un Natale speciale.
Se anche voi avete amato Travis e Charlie, protagonisti della serie “Cuore di terra rossa”, sarete ben felici di leggere questo breve racconto a loro dedicato. Come è specificato anche in una piccola nota introduttiva, se si vuole seguire la giusta linea temporale, la presente storia si colloca tra il terzo e il quarto volume della serie: molti avvenimenti che abbiamo già avuto modo di scoprire non sono ancora accaduti, ma se adottiamo come chiave di lettura il puro e semplice racconto del primo Natale di Travis alla Sutton Station, che tecnicamente non è mai avvenuto, e anche questo è specificato, godremo di una storia breve, come ho già detto, ma godibilissima e romantica.
La prima cosa che salta all’occhio è il diverso modo di concepire e vivere il Natale di Travis e Charlie. Per il primo è la festa della famiglia riunita, il pranzo insieme, l’albero, gli addobbi, i regali; per l’altro è un giorno qualunque: sveglia all’alba, a maggior ragione poiché nell’outback australiano questa festività cade in estate con temperature che superano i 40°, e tanto lavoro, niente di niente che ricordi l’atmosfera della festa.
È spassoso assistere agli sforzi di Travis per cercare di ricreare un certo spirito natalizio, accompagnarlo alla ricerca dell’albero e degli addobbi e costatare che come unico aiuto ha le prese in giro di Charlie e alcuni consigli alquanto discutibili sui festoni da utilizzare. Se a tutto questo si aggiunge un piccolo vombato dispettoso e mordace, un naso rotto e un colpo di calore, il quadro è completo. Ma non c’è nulla da temere, niente è così negativo, anzi, le cose stanno decisamente per cambiare…
Assolutamente da leggere, per ritrovare i nostri amati e trascorrere con loro le festività sotto un sole cocente anziché sotto la neve al freddo.
Recensore:
Editing:
Commenti
Nessun commento ancora.