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Gavin Mitchell si è rassegnato a una vita sentimentale solitaria e insoddisfacente, ma il suo primo incontro con Ryker Hudson è intenso quanto casuale, che è esattamente ciò che quest’ultimo preferisce.
Il secondo incontro, altrettanto imprevedibile, è più che imbarazzante.
Nonostante ci sia già una differenza di quattordici anni a complicare la situazione, un ostacolo ben più preoccupante renderà ancora più difficile la loro relazione.
Insieme, Ryker e Gavin devono trovare la forza per superare gli incidenti di percorso oppure rinunciare per sempre al loro lieto fine.
Non mettere in discussione il fato.
Ryker è giovane, un ragazzo di grande talento, con un immenso coraggio che gli ha permesso di affrontare la vita a testa alta e di non voltarsi mai indietro. È stato buttato fuori casa dalla madre quando le ha aperto il cuore, spiegandole di essere omosessuale e di voler vivere il suo amore alla luce del sole, senza menzogne o omissioni. Dopo cinque anni da quel terribile giorno, Ryker conserva ancora molto rancore dentro di sé, ma la vita gli ha sorriso e lui, più o meno, è riuscito a voltare pagina.
Gavin non ha vissuto la sua giovinezza in modo spensierato, non è un uomo sociale e non è certo un seduttore. È un uomo tranquillo, solido, che si tiene strette le poche amicizie che ha, che si concede qualche incontro occasionale ma non ha ancora incontrato il grande amore. Gavin ha un’amica di cui non può fare a meno, che è diventata con gli anni una parte importante della sua vita e che lui vuole aiutare proprio ora che sta cercando di rimediare ai grandi errori commessi in passato.
Quando si conoscono, tramite un sito d’incontri, Ryker e Gavin non possono ignorare l’alchimia e il desiderio profondo che li colgono impreparati, che li portano a chiedersi se sia il caso di rivedersi per darsi un’occasione. Ryker e Gavin non sanno di avere molto in comune, che le loro vite sono strettamente intrecciate, che fanno entrambi parte di un progetto del “fato” che li vedrà scontrarsi e poi amarsi, tentare di trovare una via comune, aiutarsi e sorreggersi.
Divorai, implorai, promisi. Ricambiò il bacio e lo percepii fino nell’anima. Riversai tutto in quel contatto, osando sperare che accettasse quel che gli offrivo. Non sarebbe durato per sempre, non sarebbe stato nulla di serio, ma sarebbe stato piacevole e tutto nostro, finché non avessimo deciso di finirla.
Ryker e Gavin non sono capaci di stare lontani, ma la loro unione potrebbe comportare problemi. Mettere a tacere l’attrazione è impossibile e, certamente, nascondersi non porta a nulla di buono.
Così diversi eppure così in sintonia, devono affrontare difficoltà che gli permetteranno di divenire sempre più uniti.
Gavin è quello più timido, più indeciso, più titubante. Non vuole perdere tutto ciò che ha costruito, ma non può nemmeno strapparsi il cuore dal petto e voltare le spalle a questo sentimento che nasce e cresce prepotente.
Ryker talvolta, soprattutto nella prima parte del romanzo, si comporta come un ragazzino capriccioso ma, visto il torto subito, si è propensi a perdonargli ogni frase tagliente e pensiero cattivo. È il personaggio che si evolve e matura maggiormente, che deve lasciarsi alle spalle il rancore, che deve accettare e sorridere. È il più giovane ed è il più forte, quello che maggiormente ho apprezzato.
La storia si svolge lentamente, senza particolari colpi di scena. Si alternano l’amicizia, l’amore, la rabbia, il perdono, la paura: è un arcobaleno di sentimenti.
Un romanzo, come i precedenti, basato sulla dolcezza, una sorta di fiaba che trova sempre il suo lieto fine.
Recensione a cura di:
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