♦ Traduzione a cura di Valentina Volpi
Quixote Edizioni, acquistabile qui ♦
Un matrimonio, due testimoni, una splendida storia d’amore.
Declan Ramsay sarà il testimone alle nozze scozzesi del fratello, e si vede costretto a condividere quel ruolo con Sam, il fratello minore gay della sposa. Non potendo incontrarsi, se non pochi giorni prima del matrimonio, i due testimoni si sono scambiati solo e-mail per un anno intero.
Una volta incontrato Sam Aiken, Declan rimane sorpreso nel vedere che la persona che ha di fronte non è affatto un ragazzino, ma un uomo in tutto e per tutto, biondo, bello, atletico e con uno spiccato senso dell’umorismo. Declan è allarmato dalla travolgente attrazione che prova per Sam e quando capirà che questa è reciproca, gli eventi al Castello di Dunloch cambieranno tutto ciò che Declan aveva creduto di se stesso, fino a quel momento.
Ma Sam Aiken è davvero ciò che sembra?
Posso confessarvi che, dopo aver letto la trama, il motivo principale per cui ho deciso di leggere il libro è la copertina? Perdonatemi, ma… un fusto in kilt è sempre un bel vedere e un ottimo incentivo, oltretutto di uomini in kilt ce ne sono parecchi, visto che la storia è ambientata in Scozia, durante un matrimonio.
Protagonisti i testimoni degli sposi, che altri non sono che i loro fratelli.
Benché abbiano avuto molti contatti via mail per organizzare la cerimonia, non si sono mai conosciuti personalmente e si incontrano, o meglio, si “scontrano” per la prima volta all’aeroporto, da dove partono alla volta della Scozia.
Due personalità molto diverse, le loro: Samuel, fratello minore della sposa, è un avvenente giovane uomo, gay dichiarato, divertente, solare, sempre in viaggio; il contrario di Declan, fratello dello sposo, più maturo di dieci anni, cupo, scontroso, quasi antipatico, che dubita di poter trovare la donna giusta per lui ed è rassegnato a squallidi incontri on line.
Superata la tensione iniziale tra i due, la storia può decollare e noi assistiamo a un crescendo di sentimenti, situazioni hot, e al cambiamento di Declan, che prende coscienza della sua omosessualità, forse chiarendosi così la ragione per cui non è mai riuscito a stabilire un vero legame con le donne con cui si è relazionato.
Una storia piacevole e divertente, che si legge volentieri ma… purtroppo c’è un ma.
Per prima cosa l’accettazione dell’essere gay da parte di Declan mi è sembrata troppo repentina: non sono una psicologa ma passare dall’essere etero a innamorarsi di un uomo senza colpo ferire mi è parso piuttosto inverosimile. Qualche domanda su se stesso? Un minimo di confusione? Niente o poco più di niente.
E poi il sesso? Certo è parecchio, alcune volte dolce, altre più rude, l’autrice ha tentato anche una sorta di BDSM, per due volte: la prima quando Declan lega i polsi di Sam, che, il mattino successivo, si ritrova con le mani gonfie, molto doloranti, quasi impossibilitato a muoverle, e un’altra volta quando si legano reciprocamente i membri con i lacci delle scarpe. Devo ammettere che le due cose mi hanno infastidito, non tanto per la pratica in sé, leggo BDSM da sempre, ancora più spinti e con scene ben più forti, ma perché ho avuto l’impressione che mancasse la conoscenza delle regole di base di tale pratica.
Il finale però mi ha colto di sorpresa ed è il motivo per cui continuerò a leggere questa serie, che, come ho già detto, pur con qualche limite, permette di trascorrere qualche ora in assoluto relax.
Recensione:
Editing:
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