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La gente adora gli scandali. La caduta di qualcuno all’apice del successo è un titolo da prima pagina. Nessuno lo sa meglio di me. Quella che era iniziata come una promettente carriera nel football del college si è trasformata in uno scandalo. Essere un eroe è più facile a dirsi che a farsi. Soprattutto quando c’è chi si aspetta di veder fallire il grande Brody Madden. Non desideravo altro che essere il migliore, ed ero disposto a tutto per dimostrare che si sbagliavano. Ma sono andato troppo oltre, ci ho provato troppo, e sono finito in pezzi. “Al momento di andare in stampa, Jordan Elliott non era disponibile a rilasciare commenti.” Ho conosciuto Brody Madden all’ultimo anno di college. Australiana con una borsa di studio internazionale, ero una calciatrice che sognava di diventare famosa e non aveva tempo per un wide receiver straordinario ma dal pessimo carattere. Ma un cuore pieno di ambizione e di desiderio di successo non è fatto di pietra. Sono diventata la sua forza, la sua ossessione, e il più grande amore della sua vita. Solo che non c’ero quando aveva più bisogno di me. Questa è una storia sull’amore e su un gioco che si prende tutto. In cui il sentiero verso la gloria è lastricato di sacrifici. In cui la pressione ti forma, o ti distrugge, e il trionfo nasce dalle ceneri del fallimento. Dove l’ultima partita di due persone cambierà tutto.
La interrompo. «Non farlo.» La pietà o le banalità senza senso sono l’ultima cosa di cui ho bisogno in questo momento. «È vero. Quando avevo sette anni, mio padre mi ha detto “Sei troppo stupido per fare qualunque altra cosa, quindi è meglio che tu faccia funzionare la faccenda del football”, e gli ho creduto.» Un dolore bruciante mi si irradia nel petto… forte abbastanza da togliermi il fiato. «Solo che non so fare nemmeno quello.»
Stupendo, intenso, divertente, drammatico, attuale, sconfortante: oltre ad avermi fatto salire un istinto omicida pazzesco e leggendo le prime quattro righe potete capire il motivo.
Jordan, giocatrice di calcio australiana, vince una borsa di studio per andare a studiare negli Stati Uniti, in Texas, lasciando a casa il fratello gemello Niky. Appena sbarcata conosce Leah che sarà la sua coinquilina e diventerà poi la sua migliore amica. Il primo giorno di scuola Jordan arriva in ritardo, l’aula è piena, e ripresa dal professore va a sedersi nell’unico banco libero, in fianco a un bel ragazzo. Il ragazzo in questione è Brody, giocatore di football, nipote del professore e stella della squadra. Jordan ha un’ottima media, mentre Brody annaspa, così il professore decide di affiancargli un tutor di nascosto dato che Brody è dislessico. Nessuno però lo sa, in quanto i suoi genitori non lo hanno mai portato da medici specialisti, gli han sempre detto che era pigro, incapace. Ma fare da tutor è per Jordan difficile, perchè fra tutti i corsi da seguire, mantenere la sua media, allenarsi, le rimane ben poco tempo libero e lo deve per forza mettere a disposizione di Brody. Il rapporto fra i due non parte benissimo, e dover far finta di essere la ragazza di Brody per non dare nell’occhio rende la vita di Jordan un po’ complicata a causa delle ammiratrici del ragazzo. Apro una parentesi sui genitori di Brody: non ho mai avuto un odio così marcato verso due personaggi di un libro (a parte i vari cattivi di turno), anche se odiare non si avvicina alla voglia di entrare nel libro con una mazza chiodata e farla roteare sulle loro facce, soprattutto su quella del padre; la madre, invece, sarebbe da abbattere senza pensarci due volte.
Tornando ai giovani fanciulli, nonostante la scuola impegnativa, gli allenamenti pesanti, parenti e amici impiccioni, il loro amore cresce e si rafforza sempre di più, anche se rischiano più di una volta di lasciarsi a causa di un grande errore di Brody. Il libro è scritto con i POV alternati, così sappiamo sempre cosa pensano i due protagonisti. Il libro tratta un tema attuale, la dislessia: una problematica a volte sottovalutata, nonostante esistano i mezzi e gli strumenti compensativi che potrebbero aiutare chi ne soffre.
L’autrice pagina dopo pagina ti fa immergere nella vita dei protagonisti facendoti venire voglia di essere lì con loro per proteggerli, aiutarli, dargli una svegliata davanti a scelte pessime. Quindi grazie Miss McCarthy per avermi fatto tornare la voglia di leggere di nuovo, dopo un periodo in cui non trovavo nulla che mi prendesse in maniera così profonda. Adesso aspetto il prossimo libro, curiosa di sapere chi saranno i protagonisti, nella speranza di emozionarmi ancora così.
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