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L’acquisizione di anime è una vera rottura, ma se Abaddon non raggiungerà la propria quota entro la scadenza verrà retrocesso a raccogliere gli escrementi dei Cani dell’Inferno. Decide così di andare a caccia nella Bible Belt, nel sud ovest degli Stati Uniti, una zona molto devota di evangelisti. È lì che vuole trovare la propria preda, una combinazione perfetta di dolcezza e sfida.
Seth è un musicista cieco che fa parte di un gruppo nomade di revival evangelico. È carino e misticamente dotato e cita la Bibbia a ogni occasione. La sua anima è così pura che da sola soddisferebbe le quote di Abaddon per mesi, e lui vuole prenderla a tutti i costi.
Il problema? C’è un membro del revival che osserva ogni sua mossa. Poi c’è il mistero degli insoliti talenti di Seth. E infine, Abaddon stesso. Seth inizia a piacergli un po’ troppo e forse merita qualcosa di meglio della dannazione.
Ma gli ordini dell’Inferno non sono negoziabili e il tempo sta per scadere. Se Abaddon non giocherà bene le sue carte, potrebbe condannare entrambi al destino peggiore: restare divisi per l’eternità.
Attenzione: presenza di un giovane religioso e devoto e un diavolo irriverente. E serpenti. Tanti, tantissimi serpenti.
Abaddon è un diavolo. Deve raccogliere anime e sopportare l’atroce burocrazia infernale. Ma non è un buon diavolo, portare anime all’inferno non gli piace, se non quando riesce a trovarne una che valga la pena davvero catturare.
Per evitare di finire in guai ancora più grossi mette gli occhi su Seth, un giovane musicista cieco che lo attrae in maniera irresistibile.
Ma Seth è speciale, in molti sensi…
«Stai bene?» gli chiese Seth nell’orecchio, non volendo interrompere il sermone, e Abaddon si scostò un po’, tentando di mettere qualche centimetro fra di loro, cercando di far funzionare le ginocchia. Gli tremavano le mani. Si costrinse a lasciare andare Seth. Non fu necessario invece costringersi a sorridere. Sentiva ancora l’energia pulsante infusa dalla musica.
«Sto bene.»
«Siamo un’ottima squadra! Sei quasi riuscito a starmi dietro.»
Abaddon rise. «Temo che la tua anima appartenga ancora a Dio.» E mentre lo diceva, sentì un impercettibile senso di sollievo. Voleva l’anima di Seth. Bramava la soddisfazione che avrebbe provato divorandola e portandola nell’abisso.
Il romanzo comincia con toni ironici, persino troppo e sul momento mi ha spaventato. Va bene l’ironia (e visto l’argomento ci vuole) ma qui temevo cadessimo in una storia banale arricchita solo da qualche battuta o situazione divertente ma prevedibile.
Ma abbiamo a che fare con Marie Sexton. E, colpa mia, per un attimo ho dubitato di lei.
In poche pagine, dal tono strafottente si passa all’emozione pura come l’autrice ci ha abituato. Si viene travolti dalla storia di due personaggi agli antipodi, che per qualche ragione si trovano strettamente legati.
Seth è un giovane evangelista, diventato cieco all’improvviso dall’età di diciannove anni. Nonostante questo, la sua fede è salda e la sua anima splende come nessun’altra. La sua fede, la sua fiducia in Abaddon anche quando scopre trattarsi davvero di un diavolo, è toccante, senza mai cadere negli eccessi.
Abaddon è irresistibilmente attratto da Seth e non solo per lo splendore della sua anima. In lui si risvegliano le pulsioni naturali dell’uomo, il bisogno di amare ed essere amati oltre al puro desiderio sessuale. E la sua determinazione vacilla.
Abaddon non aveva ricordi di appuntamenti, ma pensò che si provasse quella stessa sensazione, alla fine della serata, quando si doveva decidere se dare o no il bacio della buonanotte. L’idea di baciare Seth gli fece ruggire il sangue nei timpani. E in qualche altro punto.
Voleva…
Consumare l’anima di Seth?
Sì.
E no.
E ci troviamo a non sapere per chi tifare, ad affezionarci ad Abaddon nonostante tutto, a desiderare qualcosa di impossibile, mentre il tempo a sua disposizione sta per scadere. Allo stesso tempo, anche i cuori più duri non possono desiderare di vedere Seth dannato, perché è troppo dolce, troppo gentile e troppo bisognoso di amore per meritarlo.
La caratterizzazione dei personaggi è perfetta ed emerge in particolare nei dialoghi, strafottente e lievemente blasfemo Abaddon, pacato e con citazioni continue della Bibbia, Seth. Più che mai è divertente vedere come interagiscono e come, in qualche modo, riescono anche a capirsi.
In un mix di emozione, sensualità, mistero e quel tanto di humor dissacrante, la storia scorre veloce e ti porta alla fine in un attimo e lasciandoti una bella sensazione. Romanzo breve, ha la lunghezza giusta per mantenere alta l’attenzione e non rischiare di annoiare il lettore.
Recensione:
Editing:
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