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Una cosa che Liam Turner sa per certo è di non essere gay. Dopotutto, suo padre ha detto molto chiaramente che non permette a nessuno dei suoi figli di esserlo.
E Liam ne è convinto fino a quando un incontro con James “Jay” Bell capovolge il suo mondo.
Jay è vivace e non si vergogna di essere gay, dalle punte dei suoi capelli decolorati alle estremità delle sue unghie laccate. Il suo gusto per la moda, le reazioni eccessive e l’incapacità di trattenere la sua diarrea verbale, portano Liam a credere che possa avere qualche rotella fuori posto.
Un incidente da adolescente ha lasciato Liam con un problema alla gamba e con la paura di guidare. Non ha più nemmeno potuto giocare a football, cosa che lo ha fatto sentire ancora meno uomo.
Ma c’è un altro motivo per cui ora mette in dubbio la sua sessualità…
Quando lo stare con Jay gli stimola un inaspettato istinto di protezione, Liam comincia a capire che tutto ciò che ha fatto nella vita è restare nascosto.
Si ritrova a fronteggiare intolleranza e conflitti, e deve imparare a superare le proprie paure prima di poter accettare la propria sessualità e di essere davvero innamorato di Jay.
Questo è uno di quei libri che quando finisci ti lasciano di buon umore. Pensi che è stato un vero piacere conoscere i personaggi e quando arrivi alla parole fine li lasci andare a malincuore. È una storia di scoperta di se stessi, dell’accettazione di quello che si è, nonostante il rischio di perdere le persone care. Ed è la conquista di un grande amore.
Tutto condito da grande ironia e divertimento.
È da diverso tempo che Liam, prendendo il treno che ogni mattina lo porta in ufficio, continua ostinatamente a ripetersi di non essere gay.
Perdere il primo treno del mattino significava anche non poter vedere Jay. Ma non mi sarei messo a pensare a quello. Perché non sono gay. Non mi interessano i ragazzi, non sbavo per loro, non mi struggo per vedere il loro bel faccino ogni mattina, non sogno di loro ogni notte, e decisamente non mi viene un’erezione quando penso a un viso in particolare. No! Non ci sono gay qui. Proprio no.
Non c’è solo la negazione della diversità e di qualcosa che fa paura. Liam è davvero confuso sulla propria sessualità. E non lo aiuta neanche quell’insicurezza legata al suo handicap, a seguito dell’incidente accaduto in età adolescenziale. Liam può sembrare un tipo tranquillo e ordinario, ma un uomo che ha affrontato superato quello che ha passato lui non può non avere grande coraggio e forza per combattere per quello che desidera tanto intensamente. Tra tante domande e monologhi interiori, che sono davvero spassosi ed esilaranti, Liam va alla scoperta di Jay, questa creatura che sembra arrivata da un altro pianeta.
Jay è… Jay. Appariscente, intelligente, appassionato e con una costante “diarrea verbale” che devi davvero amare tanto per riuscire a gestire.
«Uhh… niente letto? Tu dove dormi?»
Lui ridacchiò. «Oh, questo è solo il mio guardaroba. Ho un’altra stanza per dormire e per il resto delle mie cose.»
Lo fissai incredulo. «Il resto delle tue cose? Guardaroba?»
Mi mise un braccio attorno alle spalle. «Tesoooro. Questa stanza è solo per i miei vestiti. Ho un bagno intero pieno di cosmetici e prodotti di bellezza e una stanza per il letto, il mio computer, i libri, e la musica. Dimmi, ti sembro forse un arredatore minimalista?»
Si conosceranno, si frequenteranno e si “sperimenteranno”, alla scoperta di se stessi e di quello che si desidera veramente. E quanto la vita diventerà davvero dura, dolorosa e difficile, insieme sapranno sostenersi a vicenda, scoprendo anche quanto la famiglia può amarti incondizionatamente oppure aver bisogno di tempo per comprendere e accettare ciò che è semplicemente amore.
Esitai. «Mamma? Puoi fare una cosa per me? Puoi dire a papà che non è colpa sua? Voglio dire… per quello che sono? Non voglio che papà pensi di aver fatto qualcosa di sbagliato o roba del genere. Sono la stessa persona che sono sempre stato. Non sono… cambiato… in alcun modo. Mi piacciono ancora la birra, la pesca e il football e detesto la salsa sui piselli. E per nessuna ragione al mondo tiferei per la sua squadra di football. Sono sempre lo stesso, con la sola differenza che ho trovato qualcuno da amare adesso, qualcuno che mi fa venire voglia di essere un uomo migliore. Qualcuno a cui aggrapparmi e da proteggere, con cui ridere, a cui voglio bene e con cui posso essere me stesso. Ho trovato la persona che voglio sposare, ma è un uomo. E lo amo dello stesso amore che ho sempre immaginato ci fosse fra voi due. E gli chiederei di sposarmi se potessi. Ma non posso, perché ci sono delle regole. Lo so questo. Però chiedo a te e a papà di rispettare i miei sentimenti.
Non vi piacerà tutto di Jay, proprio come succede con le vostre nuore. So che papà odia il modo in cui Anita ride, e che tu non sopporti il fatto che Candice insista per mettere la salsa di pomodoro su tutto. Ma avete imparato ad amarle nonostante questo. E imparerete ad amare anche Jay, ne sono sicuro, se solo ci provaste.»
Divertente, appassionante, coinvolgente, questa storia presenta un grande e coraggioso eroe, a cui manca solo il cavallo bianco e svela che…
«Se ancora riesci a parlare, vuol dire che non sono abbastanza bravo a sedurti»
…a volte le parole sono di troppo.
Recensione a cura di:
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