L’amore è il legame più forte.
Quixote Edizioni, acquistabile qui.
Tre mesi. È tutto ciò che è bastato a Kai per abbandonare la libertà e imparare ad amare la sua nuova vita come schiavo di piacere di un ricco signore del Thirsk.
Ritrovandosi di nuovo circondato dalla sua gente, dovrebbe essere felice, eppure loro non sono come lui li ricordava. Diffidenti e disgustati dalla sua relazione non con un uomo, ma due, rendono ben chiaro che Kai non ha più un posto tra loro.
Picchiato, affamato e torturato, quando arriva la possibilità di fuggire Kai ha a malapena le forze per compiere il viaggio.
E anche se avrà successo, come potrebbe qualcuno amare ciò che lui è diventato per sopravvivere?
Questo libro è uscito diverse settimane fa e devo ammettere che è sul mio kindle da molto tempo, ma la verità è che non riuscivo a iniziarlo, ero terrorizzata dalla possibilità che anche questo, come il primo, terminasse con un cliffhanger spaventoso e sconvolgente. Devo dire che per fortuna in questo secondo libro il finale è molto più tranquillo, mi ha lasciato comunque in trepidante attesa del prossimo, ma non sono sconvolta come nel momento il cui ho finito “Lo schiavo”.
Per favore, per favore, baciatemi.
Mi fece tirare indietro la testa, incontrando di nuovo i miei occhi. Sembrò che i soli fossero sorti e tramontati in quel momento: il cielo si scurì e la luce degli anelli brillava nella profondità delle sue iridi. Tam fece scivolare una mano lungo la mia schiena e arrischiai un’occhiata nella sua direzione. Era più vicino, adesso, il suo respiro come un’ombra sul lato del mio viso. Feci scorrere il mio sguardo di nuovo in direzione del padrone e quasi annaspai. Era chino su di me, così vicino da inspirare la mia stessa aria, condividendo lo stesso fiato.
In queste settimane ho sentito molte opinioni su “Il soldato” e diverse persone mi hanno detto di aver preferito il primo libro della serie perché c’è più interazione tra i tre personaggi principali, io invece ho apprezzato molto di più questo, in cui ho potuto conoscere Kai in modo più completo e non solo attraverso gli occhi di Tamelik. Per lo stesso motivo non vedo l’ora di poter leggere il prossimo, in cui finalmente potrò approfondire anche la conoscenza di Lysander, il padrone dei due schiavi.
Mi accasciai contro il muro, le mie gambe tremanti incapaci di sostenere il mio peso. Scivolai piano fino a terra, annaspando in cerca d’aria, la testa tra le mani, mentre fremevo e sussultavo. Qualcosa mi si conficcò nel fianco e dalla tasca tirai fuori il nomade di Tam. Mi ero dimenticato di darglielo nella confusione dei vari passaggi e ora era tutto ciò che mi era rimasto.
Il prossimo libro sarà fondamentale per comprendere le motivazioni che ci sono dietro alcune discutibili scelte del padrone che non sono riuscita a capire fino in fondo, conoscendo solo gli avvenimenti dal punto di vista di Kai.
Non ho intenzione di dire nulla della trama per non rovinare la lettura a chi ancora non ha avuto la possibilità di goderselo, ma ci sono stati momenti in cui avevo le lacrime agli occhi per Kai e ho odiato profondamente Lysander per le “scelte” che ha fatto: leggendo il prossimo libro, spero di poterlo capire e “perdonare”.
I perché e i motivi non importavano più. Tutto ciò che contava era che io fossi lì, tra le braccia di quei due uomini, e poi loro mi baciarono.
Ne “Il soldato” le interazioni tra i tre protagonisti sono molto limitate, infatti per lungo tempo Kai si trova lontano dagli altri due, ma non per questo la storia diventa noiosa, infatti scopriamo nuovi personaggi interessanti e alcuni particolari della vita di Lysander che nel primo libro ci erano stati preclusi, poiché Tamelik non ne era a conoscenza.
“Oh, Kai…” Si lasciò sfuggire il mio nome in un respiro, e in un istante fui avvolto dalle sue solide braccia. Mi dibattei, non desiderando il suo conforto, ma lui era forte e massiccio, saldo come il padrone stesso. Con un verso strozzato, mi arresi e lasciai che mi stringesse. “Sei un eroe, Kai,” sussurrò quando fu sicuro che io stessi ascoltando. “Lysander è stato fortunato a trovarti.
La tensione resta alta durante tutto il racconto e in alcuni momenti non si può fare altro che piangere per il povero Kai, solo e abbandonato a se stesso anche da chi dovrebbe amarlo, ma sono convinta che nel terzo libro tutto diventerà più chiaro.
Le scene hot non sono molte, ma non se ne sente la mancanza essendo questo romanzo molto più introspettivo rispetto al precedente.
Come il primo libro della serie, anche questo è ben scritto e ben tradotto, oltre ad avere una splendida cover.
Se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di leggerlo e immergervi nelle emozioni di Kai, che è un personaggio veramente interessante.
Recensione a cura di:
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