Il nuovo brillante ma tenebroso dottore incontra il solare infermiere della porta accanto di Copper Point… e niente può impedire al loro amore di sbocciare.
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Il dottor Hong-Wei Wu arriva a Copper Point, Wisconsin, dopo che la pressione di un tirocinio presso un ospedale prestigioso ha bruciato la sua carriera ancora prima che cominciasse. Schiacciato dalla vergogna di aver deluso la sua famiglia dopo tutto quello che ha sacrificato per lui, si propone di vivere una vita tranquilla come chirurgo generale in una minuscola cittadina del nord. I suoi piani, però, non hanno tenuto conto di Simon Lane, il suo gentile, estroverso e attraente infermiere strumentista.
Simon non è pronto ad affrontare un bel chirurgo rubacuori che continua a chiedergli aiuto per ambientarsi e che lo corteggia con fantastici piatti taiwanesi. Non c’è dubbio: il dottor Wu è interessato a lui, e Simon ricambia il suo interesse. C’è solo un problema: la politica del St. Ann scoraggia le relazioni tra i membri dello staff dell’ospedale, il che significa che tra loro non può esserci una storia … a meno che non aggirino le regole.
Tuttavia, una relazione tenuta – letteralmente – nascosta nello sgabuzzino non può portare a un vissero per sempre felici e contenti. Simon non vuole essere un segreto, e Hong-Wei non vuole più impedirsi di vivere la propria vita. Per conquistare la felicità, dovranno far cambiare opinione all’amministrazione dell’ospedale. Ma quali altri segreti finiranno per scoprire su Copper Point… e su loro stessi?
Quando ho letto la trama di questo romanzo, la prima cosa che ho urlato al pc è stata “Deve essere mio!”
Adoro le storie di medici o di infermieri, ma quelle con medici ed infermieri nello stesso libro? Be’, impossibile resistere.
Heidi Cullinan può reclamare un posto speciale del mio cuore con questo libro, anche se alcuni passaggi possono risultare un po’ troppo dolci, anche per chi, come me, è un lettore romanticone.
In genere dico sempre alla fine a quale target di lettori lo consiglierei, ma visto il “so sweet” è bene fare un appunto adesso. È certamente un libro che consiglio a tutti, perché l’Amore fa bene sempre e comunque, ma in particolar modo ai lettori che amano la dolcezza ad alti livelli, trovo difficoltà a consigliarlo a coloro che preferiscono più azione e meno frasi al sapore di miele.
Quando si parte per una meta bisogna scendere a patti con il proprio passato e trovare anche il coraggio di affrontare la nuova sfida. In questo nuovo inizio il dottor Hong-Wei Wu ha scelto un piccolo ospedale così da poter nascondere il suo passato e avere la possibilità di ricominciare. La delusione di non essere stato all’altezza della sua famiglia lo ha portato a scegliere l’ospedale di Copper Point, una remota cittadina a nord.
Tra paura e tristezza durante il suo viaggio un’ombra di sconforto scende su lui. Ahimè, conosco fin troppo bene le sensazioni del dottor Wu, considerando che di recente mi sono trasferito in un luogo sconosciuto e oltre ogni aspettativa.
Aspettative, paure e delusioni si mescolano dentro il suo animo tormentandolo per parte del viaggio, ma Hong-Wei sa anche che non può scoraggiarsi e deve ritrovare il suo onore per essere degno agli occhi della sua famiglia.
Ad aspettarlo all’aeroporto c’è soltanto Simone Lane, l’infermiere strumentista del St. Ann. Un briciolo di tristezza lo colpisce non vedendo un comitato di benvenuto, ma poi Simon gli spiega quali inconvenienti hanno trattenuto i colleghi.
Tra i due c’è subito feeling, ed è tenero vedere come Simon reagisce davanti alla bellezza di Hong-Wei.
Fin da subito si percepiscono i problemi dell’ospedale e tutte le difficoltà che ha per mantenere un buon servizio ai cittadini affinchè non debbano recarsi presso altre strutture per farsi curare. Ed è anche per questo, specie per questo, che Hong-Wei, arrivando da un ospedale prestigioso, viene accolto quasi quanto un eroe e i dirigenti lo adulano per metterlo a proprio agio, ma soprattutto per non vederlo scappare prima del previsto.
Dato che nel St. Ann ognuno esegue più delle proprie mansioni, Hong-Wei ha l’opportunità di approfondire la conoscenza con Simon, dato che è l’unico infermiere strumentista all’interno dell’ospedale.
La vicinanza e la voglia di adattarsi al meglio nella nuova città giocano un ruolo importante per far crescere il loro rapporto lavorativo, ma anche quello di amicizia.
Ad ostacolare la loro più che amicizia è il regolamento interno introdotto da Erin Andreas: all’interno del St. Ann non è possibile intrecciare relazioni tra dipendenti. La paura maggiore di Simon è quella di perdere il suo lavoro. Lui è nato e cresciuto a Copper Point e dopo essersi laureato non c’era altro posto dove volesse andare.
Ad accompagnare la dolcezza di Simon ci sono i suoi fedeli amici Jared e Owen che tentano in tutti i modi per ficcanasare sulla conoscenza tra lui e Hong-Wei, ma quello che traspare è la complicità di sostenere il loro migliore amico e la sua cotta per il nuovo dottore.
Credo che tutti nella vita abbiamo bisogno di amici come Jared e Owen, persone che sostengono i nostri sogni, e anche quando tutto sembra una follia loro sono pronti a farla insieme a noi. Sì, credo proprio che questi due stravaganti personaggi siano il giusto condimento affinché questa storia prenda delle buone note per giungere all’epilogo.
In un crescendo di sensazioni d’amore e premure, quello che più mi è piaciuto in questo libro è che viene infranto il classico schema del romanzo rosa. Finalmente! Basta con queste lotte contro i mulini a vento dove per raggiungere la conclusione i protagonisti devono litigare per poi riscoprire che non si può vivere senza l’altro e bacini-sesso-e rock&roll.
Ho adorato ogni parte di questo libro, molto dolce, romantico e divertente, ma ci sono elementi che mi hanno disturbato e per questo voglio fare una petizione affinché non si possa più citare Despacito in un romanzo: Perbacco NO, mi levate pure gli ultimi sentimenti così. Citatemi pure Ornella Vannoni, ma despacito no. (Dopo NDT, SDR: sfogo del recensore)
Grazie al cielo il tutto si rinchiude in un piccolo paragrafo ed il romanzo è salvo per volgere verso un epilogo strepitoso.
Non vi ho ancora convinto a leggerlo?
Allora ecco i miei “perché bisogna leggerlo”:
– è un romanzo dolce e la dolcezza serve sempre.
– Heidi Cullinan è una scrittrice bravissima.
– è una storia tra un medico e un infermiere.
– L’ambientazione corale è ben curata e mette in risalto i due giovani.
– Perché ve lo consiglio io!
Scherzo, ma a mio avviso merita davvero e bisogna concedersi una coccola d’amore come quella di Simon e Hong-Wei.
Buona lettura.
“Non è una questione di personalità. Quando il mondo non fa che lanciarti addosso delle avversità, a un certo punto decidi di affrontarle o di fartele scivolare di dosso. Sono solo diventato bravo a farlo.”
“Ma vedi, ho sempre saputo di non poterle affrontare e vincere, quindi ho scelto di farmele scivolare di dosso. Non sono male quando si tratta di passare inosservato.”
“Sì, ma sei felice?”
“E tu?”
Hong-Wei aggiustò le loro braccia perché potessero tenersi per mano, intrecciando le dita.
“Stanotte lo sono.”
Recensione a cura di:
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