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Il giorno in cui la giornalista Katherine James, una donna dalle radicate convinzioni e dai forti valori morali, incontra Gabriel Rossiter le manca letteralmente la terra sotto i piedi. Quasi uccisa in una frana durante un’escursione, trova la salvezza tra le braccia dell’affascinante ranger. Sebbene quell’uomo non le sia indifferente, è convinta che non lo rivedrà mai più.
Gabe, appassionato di sport estremi e alla costante ricerca di adrenalina, dopo una forte delusione sentimentale si è ripromesso di non farsi più coinvolgere dalle donne, meno che mai da quella giornalista dai lunghi capelli scuri e dagli occhi grandi che sembrano in grado di leggergli dentro. Eppure, fin dal loro primo incontro, l’interesse che prova per Kat è innegabile. Ci penserà il destino a farli rincontrare. Ma la passione per la verità e l’intensa attrazione che provano l’uno per l’altra renderanno il ranger e la giornalista dei facili bersagli nella fitta trama di corruzione, furti di reperti archeologici e omicidi in cui si ritroveranno coinvolti. A volte la minaccia non conosce limiti…
Quarto capitolo della serie I-Team, segue le vicende di vari personaggi che lavorano nella redazione di un giornale di provincia.
Questa volta tocca a quella che si rivelerà, nella sua diversità, una protagonista molto interessante. Per tutto il libro mi sono dovuta scontrare con le mie convinzioni e con l’universo valoriale di Katherine James. Kate è un’indiana della tribù dei Navajo, o come si dice in lingua originale Diné, e porta con sé profonde e radicate convinzioni, circa la vita e le relazioni, che a confronto una giovane cattolica praticante appare più tollerante.
Kate aspetta l’uomo giusto per donarsi a lui, in parte perché allevata dalla nonna seguendo i principi Diné, e in parte a causa della sua storia personale: la madre ha tradito il marito con un bianco e, dopo la sua nascita, si è completamente disinteressata di quella bimba che le ricordava il suo “errore”. Fratelli e sorelle l’hanno sempre disprezzata e mai accettata. Lei decide di diventare una giornalista e occuparsi anche delle vicende relative alla sua gente.
Gabe Rossiter è un ranger, ama il suo lavoro ed è un appassionato di arrampicata libera. Ha un passato ingombrante che lo ha portato a cercare solo relazioni senza importanza e finalizzate al piacere sessuale, non ha nessuna intenzione di ripetere vecchi errori ed è la cosa più lontana al mondo dall’ideale romantico di Kate.
Si incontrano in circostanze particolari e da quel momento inizia tra i due una sorta di braccio di ferro virtuale per resistere all’attrazione reciproca che si sviluppa subito, in barba a tutte le loro evidenti differenze.
Se a questa situazione ci aggiungete una trama suspense davvero ben congegnata che, come una serie di scatole cinesi, rivelerà solo alla fine chi è il cattivo, otterrete come risultato una buona lettura.
La scrittura è abbastanza fluida e con uno stile chiaro. Forse avrei evitato certe continue ripetizioni che appesantiscono la narrazione. Mi riferisco a quando i personaggi pensano a ciò che è successo e riportano in corsivo le parole l’uno dell’altra in modo troppo ridondante, alla fine l’uso di una parafrasi poteva migliorare il testo. Ottime le ricerche che ci sono dietro la storia, lo si evince da ogni particolare e per me quando un libro è curato in tal senso ha già vinto.
Le scene di sesso sono calde e mai volgari e inserite ad arte, in armonia con la trama suspense. Sono rimasta un po’ perplessa quando la protagonista cede, diciamo, e assume un atteggiamento forse poco il linea con le premesse, ma capisco che era necessario altrimenti un libro già di per sé lunghetto sarebbe diventato infinito. Ma sempre parere personale.
In conclusione, lo consiglio a chi ama i romantic suspense, l’approccio con culture diverse e, ovviamente, gli uomini da sogno come Gabe Rossiter.
Nella storia ritroviamo anche alcuni personaggi dei libri precedenti e questo è sempre gradito, per chi ama la serie, ma posso assicurare che il libro può essere letto anche come stand alone.
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