All’epoca delle scuole superiori a Parrish, Mississippi, Sugar Beth Carey aveva il mondo in pugno. Era la ragazza più ricca e più popolare della scuola, era lei che decideva quali erano i tavoli più in della mensa, con quali ragazzi si poteva uscire e se l’imitazione di una borsa di Gucci era accettabile se non eri la figlia dell’imprenditore più ricco della città e non potevi permetterti l’originale. Bionda e divina, aveva regnato incontrastata. Quando aveva lasciato Parrish per andare all’università, aveva giurato di non farvi ritorno mai più. Solo che adesso, quindici anni e svariati mariti dopo, si ritrova senza soldi, senza speranze e senza alternative, e si vede costretta a tornare nella città che pensava di essersi lasciata alle spalle per sempre per cercare un quadro di enorme valore lasciatole in eredità da sua zia. Qui scopre che Winnie Davis, la sua nemica di più lunga data, adesso ha tutto il successo, i soldi e il prestigio che un tempo appartenevano a lei. E, peggio ancora, Colin Byrne ‒ l’uomo a cui Sugar Beth aveva distrutto la carriera ‒ è diventato uno scrittore ricco e famoso e ha acquistato la villa in cui Sugar Beth è cresciuta. Come se non bastasse, tutti gli abitanti di Parrish, primo fra tutti proprio Colin Byrne, sembrano intenzionati a vendicarsi di tutte le cattiverie che Sugar Beth ha compiuto durante gli anni della scuola. Tuttavia, nonostante la sua insolenza e il carattere apparentemente duro, Sugar Beth non è più la perfida ragazzina viziata che tutti ricordano. Adesso è una donna molto più saggia e più matura, e piano piano riuscirà a riconquistare l’affetto della città e a fare breccia nel cuore delle persone che avevano più motivi per odiarla. Troverà così delle amiche, una sorella e un nuovo amore che non si sarebbe mai aspettata.
Sugar Beth è una di quelle donne che non può che essermi antipatica fin dall’inizio. Ragazza bellissima, amata da tutti, snob, è di quelle che decidono se tu, comune mortale, hai diritto di vivere nella scuola o se sarai sempre vittima di umiliazioni e derisioni. Ma quelli erano i tempi della scuola. Quando Sugar Beth torna a Parrish non è più la ragazza che tutti ricordavano, ma una donna sola, senza più un soldo in tasca e con un aspetto ben diverso dalla giovane sempre alla moda che era.
Il ritorno a Parrish, per trovare un quadro di valore parte della sua eredità, è difficile. Anche se la vita le ha già fatto pagare molti sbagli, le persone che hanno subito mille angherie da lei non aspettano altro che la vendetta. Gli equilibri sono cambiati e chi era debole ora non lo è più.
In particolare si scontra con la sua sorellastra Winnie e con il suo professore, da lei accusato ingiustamente, Colin. Con loro, ma anche con il suo ex fidanzato Ryan, dovrà trovare un nuovo modo di relazionarsi, di superare i loro pregiudizi.
C’era un che di appagante nel lasciare fermentare un risentimento per così tanto tempo. Come un grande vino francese, diventava più complesso, sviluppando finezze e sfumature che una decisione avventata non gli avrebbe mai permesso di sprigionare.
Il talento di una scrittrice, di una scrittrice professionista, sta anche in quello. Ti presenta un personaggio con tutti i difetti di questo mondo, un personaggio antipatico e pian piano te lo svela fino a quando non riesci a capirne le motivazioni profonde, forse non a perdonarlo, ma a capire che anche Sugar Beth è stata infelice perché le mancava qualcosa di molto importante, più dei soldi, più della bellezza.
Anche se Sugar Beth aveva tutto quello che Winnie non aveva – bellezza, popolarità, fiducia in se stessa e Ryan Galantine – Winnie aveva l’unica cosa che Sugar Beth desiderava disperatamente. Il loro padre voleva più bene a lei.
E la vendetta di Colin, ora proprietario della casa di famiglia di Sugar Beth, viene ostacolata da qualcos’altro…
Lui rimase fermo dov’era. L’odore di lei – vivacità, sesso, testardaggine – continuò ad aleggiare nell’aria anche dopo che la porta di ingresso fu chiusa. Quel bacio orrendo avrebbe dovuto mettere la parola fine su tutta quella storia. E invece aveva riacceso tutto.
Lui si irrigidì, e dal modo in cui i suoi occhi indugiarono sulla sua bocca, Sugar Beth capì di averli provocato una qualche reazione, che lui lo volesse o no.
In una schermaglia fatta di attrazione, ironia, risentimenti ancora non del tutto cancellati, orgoglio Colin e Sugar Beth conducono una danza che li avvicina e allontana continuamente.
«Tu sguazzi in mezzo agli uomini che ti venerano, e io non lo farò mai.»
«Mi piacciono le tue parole dolci.»
«Gli opposti si attraggono.»
Nel frattempo però, il ritorno di Sugar Beth porta alla luce altri problemi, coppie che devono risolvere un loro risentimento nascosto da anni, una ragazzina adolescente che deve capire quale sia la sua vera strada. Non solo amore, ma anche scelte di vita, amicizie e lavoro vengono messi in discussione in un percorso che tutta Parrish deve fare a fianco di Sugar Beth.
Intorno alla storia d’amore vengono affrontate molte altre tematiche, mentre pian piano le carte si scoprono e i buoni forse non sono così buoni e i cattivi si rivelano avere un cuore.
Con grande maestria ed esperienza la SEP ci conduce per mano nella vita delle persone, nei loro problemi e ci mostra come solo con l’accettazione e la sincerità possono essere risolti. Nel frattempo però ci tiene sulle spine fino all’ultimo, costringendoci a continuare la lettura.
Non posso dire che sia un libro di cui mi sono davvero innamorata, ma è sicuramente un ottimo romanzo, ben strutturato, non del tutto prevedibile, con personaggi complessi e sfaccettati, sostenuto da un bellissimo stile, dialoghi brillanti e piccoli colpi di genio, come il cane Gordon. L’amore è trattato senza esagerazioni né di romanticismo né di erotismo, con una grazia quasi d’altri tempi.
«Voglio il tuo cuore tesoro.»
«Ce l’hai già.»
«E voglio il tuo coraggio.»
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