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Con l’arrivo di Hayley al Double D, Riley e Jack avevano capito che la vita non sarebbe stata più la stessa.
Da allora sono trascorsi dieci anni durante i quali Hayley è cresciuta, si è innamorata e si è avviata verso un futuro radioso. Riley e Jack hanno superato insieme momenti bui e difficili, lottando con impegno, passione e una dose infinita di amore per i proprio sogni.
Il dono del Texas è un regalo a tutti i lettori che desiderano sapere come prosegue la storia di Jack e Riley…
Nella trama l’autrice sottolinea come questo ottavo volume della serie sia un regalo per i lettori che desiderano sapere come prosegue la storia di Jack e Riley: nonostante mi sia affezionata a questa coppia, devo ammettere che questo libro mi è sembrato un po’ eccessivo, perché vi si ripetono in modo sistematico situazioni già viste. All’inizio in particolare viene da chiedersi come sia possibile che le tragedie capitino tutte a questa famiglia e se fosse davvero necessario inserirne un’altra, che tra l’altro si risolve in fretta e in pratica non lascia alcuno strascico.
Jack e Riley si amano pazzamente e la loro famiglia è stabile e meravigliosa, il tempo passa e i figli crescono, la vita va avanti e propone nuove sfide e responsabilità, vedere i figli grandi lasciare il nido è difficile ma riempie di gioia: insomma, il lieto fine di questi due uomini e dei personaggi che li hanno affiancati nel corso della serie è un lungo divenire di felicità, che l’autrice vuole a tutti i costi condividere con i suoi lettori.
Era incredibile di cosa si preoccupasse di quei tempi. Prima di Jack, prima dei ragazzi, pensava solo a ciò che la gente gli doveva, a ciò che sarebbe stato suo. Ora, invece, era concentrato esclusivamente sulla sua famiglia e su ciò che poteva darle. Jack e i ragazzi lo tenevano con i piedi per terra.
Per quanto abbia amato Riley e Jack, insieme a Eli e Robbie e tutti gli altri, la scelta fatta qui di narrare un momento delle loro vite per poi premere il tasto “avanti veloce” e passare a un altro a distanza di mesi o anni non mi ha convinto fino in fondo, perché mi ha lasciato la sensazione netta che questo capitolo della loro storia si trascini troppo, sottolineando a più riprese una felicità raggiunta a dispetto delle tragedie che il lettore, arrivato all’ottavo volume, conosce già in modo approfondito.
«Undici anni.» Allungò il braccio e gli prese la mano. «Stiamo insieme da undici anni, siamo cambiati entrambi, e sono stati tutti bei cambiamenti.»
«Ti amo,» mormorò Riley.
Tornati in camera, Jack lo attirò in un abbraccio. «Non amerò mai nessuno quanto amo te,» disse. E lo disse in tutta onestà.
Arrivata alla fine, l’amore tra i due protagonisti mi ha lasciato comunque con un sorriso, però ormai sono convinta che sia giunto il momento di lasciarli alla loro felicità e chiudere, perché andare oltre sarebbe davvero troppo.
L’opinione di:
Editing:
Qui le recensioni dei romanzi precedenti.
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