Nel 1750, un mastro intagliatore riversò tutto il suo amore, la sua passione e il suo desiderio non corrisposti in un capolavoro, ovvero un meraviglioso angelo di Natale per il suo adorato albero. Quando l’uomo che amava gettò via l’angelo senza pensarci due volte, accadde un miracolo. L’angelo fu trovato da qualcuno che portò all’intagliatore il Vero Amore.
Da allora, l’angelo è stato tramandato, venduto, perso e ritrovato, ma la sua magia rimane intatta. Leggete le storie d’amore ispirate dall’angelo di Natale (e alle quali forse ha dato una spinta) attraverso gli anni. Che sia l’Inghilterra del 1750 (L’angelo di Natale di Eli Easton), la New York del 1880 (L’angelo di Summerfield di Kim Fielding), l’inizio del secolo (L’angelo del prestigiatore di Jordan L. Hawk), la Seconda Guerra Mondiale (A casa per Natale di L. A. Witt), il periodo del Vietnam (Il desiderio di un soldato di N. R. Walker), gli anni Novanta (L’angelo bisbetico di Anyta Sunday), o il 2018 (Un principe a Natale di RJ Scott), l’angelo di Natale troverà sempre il modo di finire sugli alberi di uomini solitari che hanno bisogno della sua benedizione per passare delle buone feste e ottenere il loro “e vissero felici e contenti”.
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L’anno è il 1969…
Gary Fairchild è orgoglioso di essere uno studente universitario hippie, e protesta contro la Guerra del Vietnam perché crede nell’amore e nella pace. Per lui non si tratta soltanto di un movimento controculturale: per lui è uno stile di vita. Quando vengono messi in vendita i biglietti per “l’Aquarium Exposition, 3 giorni di Pace & Musica”, meglio conosciuto come Woodstock, vuole andarci assolutamente.
Richard Ronsman è un ragazzo di campagna fuori dal mondo che vive nell’ombra del padre autoritario. Ha nascosto il suo segreto più oscuro per guadagnarsi l’amore dell’uomo, ma nulla è mai abbastanza, neanche offrirsi volontario per la Guerra del Vietnam. E pochi giorni prima della sua partenza, viene invitato da un hippie seducente a unirsi a lui per andare a un festival di musica.
Tre giorni di musica, droghe, pioggia, fango e amore forgiano, tra questi due uomini molto diversi, un legame che influenzerà il resto delle loro vite. Condividono sogni e paure, e quando Richard viene mandato in guerra, si scambiano lettere e amore. Per il suo primo Natale a casa, a Richard viene regalata una decorazione speciale a forma di angelo che potrebbe fare avverare il desiderio di un soldato.
Buon Natale a tutti… *psss guarda che è quasi finito gennaio, sei in ritardo*
Ehmmm, per i nostalgici del Natale ecco qui la mia recensione del quinto libro della serie The Christmas Angel.
Il romanzo si apre con Gary e veniamo messi a conoscenza del suo viaggio per un grande evento hippie, tre giorni di pace e musica come protesta pacifica contro la guerra e per diffondere amore e pace.
Gary è un giovane studente universitario, ma fin da subito si intuisce che possiede un carattere forte e determinato. Tra la freschezza della gioventù, l’euforia per l’evento e la spensieratezza della buona compagnia, lui e i suoi amici si fermano a fare colazione in un’area di sosta lungo la strada.
Seduto a uno dei tavoli c’è un ragazzo tutto solo e con l’aria spenta, guardandolo meglio Gary intuisce dal borsone che fa parte dell’esercito e, tra la sfida di saperne di più e l’attrazione immediata, decide di andare a parlargli.
Viene a sapere da Richard che è un soldato in attesa dell’autobus che lo porti a New York, da dove poi lo aspettano un paio di voli prima del Vietnam.
In qualche modo, Gary convince il soldato a seguirlo…
Gary si limitò a sorridere. «Se stai per andare in guerra è una ragione in più per aggregarti. Se combatti per la libertà, per la pace, allora devi vedere per cosa combatti, giusto? E sono piuttosto sicuro che non vuoi arrivare fino all’altro capo del mondo, camminare per la giungla ed essere colpito da un’arma da fuoco con qualche rimpianto, no?»
L’evento è un successo e qui abbiamo dei bellissimi momenti tra i due ragazzi, dove Richard mette a nudo le sue paure e soprattutto si scontra con la realtà del suo animo.
In un crescendo di emozioni, i tre giorni passano tra allegria e risate. Richard vuole provare tutto prima di partire per la guerra così, spalleggiato da Gary, si lascia andare senza inibizioni e sperimenta anche delle droghe leggere.
«Gary,» mi chiamò Richard. Aveva un sorriso scemo e gli occhi vitrei. Tese le mani in fuori, con i palmi in alto, e sollevò lo sguardo al cielo. «La pioggia bagnerà i conigli.»
Feci una risatina nasale. «Conigli?»
Lui mi rivolse un gran sorriso. «Sono tanto soffici.» Risi e, mentre iniziava a cadere la pioggia, presi in considerazione l’idea di dirgli di smettere di ballare, ma Richard si tolse la camicia e l’alzò al cielo. Aveva gli occhi chiusi, e ballò qualche preghiera oscillante agli dei della pioggia: non avevo mai visto nulla di tanto bello. «Balla con me,» disse. Così lo feci. Mi tolsi anch’io la camicia, restando solo con i jeans, e ballammo finché cadde la pioggia.
Da questo momento, il mio cuore ha smesso di battere.
Lo scambio di lettere tra i due è qualcosa di atroce e lascia con il fiato sospeso. Ero con gli occhi incollati al libro e, mentre leggevo, speravo che tutto andasse bene, oppure mi ritrovavo a pensare: Nuuuuuu deve essere terribile, terribile maledizione… Poi prendevo il telefono e chiamavo il moroso con frasi sconnesse e delirando parole come: “Promettimi che mi scriverai delle missive e mi manderai pacchi dal sapore familiare di casa, ovunque dovessi andare in qualsiasi parte del mondo. Promettilo.”
Oramai nemmeno mi chiede più di cosa io parli quando i miei pensieri si fanno deliranti ma… questa è un’altra storia che vi racconterò la prossima volta.
Il libro è straziante e al tempo stesso bellissimo, si resta con il fiato sospeso pagina dopo pagina.
Non avevo letto nulla di questa scrittrice e sono rimasto sorpreso del fatto che non l’avessi scoperta prima.
Mi è piaciuto ogni singolo aspetto del libro, dai personaggi alla narrazione fluida e adrenalinica. L’autrice è riuscita a evocare tutte le sensazioni di una corrispondenza di guerra, e quindi per me è un sì.
Un romanzo senza restrizione di colpi di scena, affascinante e struggente al tempo stesso.
Uno di quei libri che termini di leggere e sei felice, con lo sguardo verso l’alto e un sospiro sulle labbra. Sì, proprio uno di quei libri lì.
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