I libri della serie “Amore e Famiglia” sono stand-alone e possono essere letti in qualsiasi ordine.
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Felix:
È il migliore amico di mio fratello. Il mio vicino di casa. La mia cotta segreta.
Posso sorridere quanto voglio, niente mi salverà dalla sospensione della patente quando vengo fermato per l’ennesima volta. Adesso sono a piedi per sei mesi.
Ed ecco che l’ultima persona al mondo di cui ho bisogno torna con prepotenza nella mia vita. Mort, che se n’era andato senza dire una parola. Mort, che era innamorato di mio fratello maggiore.
Il brillante, affascinante e frustrante Mort.
Mi spezzerà il cuore.
Mort:
Mi è mancato. Non ho mai smesso di pensare a lui. Vorrei disperatamente ricucire la nostra amicizia.
E se… se fosse più che una semplice amicizia?
“Felice per te” è un romanzo MM a “cottura lenta” dolce e intimo, con un ragazzo della porta accanto, il migliore amico di suo fratello, un risveglio bisessuale e un lieto fine. È il terzo libro nella serie “Amore e Famiglia”, ambientata a Wellington in Nuova Zelanda.
Anyta Sunday ama scrivere di storie a “cottura lenta” e di solito lo apprezzo, ma stavolta ho percepito in modo abbastanza netto una certa mancanza che, in definitiva, non mi ha fatto amare fino in fondo i personaggi.
C’è qualcosa in Felix che mi si insinua calda sottopelle e mi attira sempre più vicino.
Amicizia e famiglia. È su questo che devo concentrarmi.
O forse dovrei concentrarmi su cosa mi resterà alla fine se tra noi non dovesse funzionare: nessuno.
Il libro inizia con Mort che torna a casa dopo un anno, deciso a farsi perdonare dalla famiglia Rochester per averli abbandonati in un momento drammatico; soprattutto deciso a riconquistare il migliore amico Roch, suo fratello Felix, la sorella Tiffany e le due gemelle di dieci anni April e May, nonché la loro madre Dolores.
Qui sorgono i due problemi che mi hanno disturbato: prima di tutto, viene detto che Mort li considera come se fossero la sua famiglia, perché ha sempre avuto problemi con il padre adesso defunto, ma non vengono né specificate le cause dei loro dissapori né spiegato come di recente il genitore sia mancato, lasciandogli una casa piena di ricordi tristi. Poi ho trovato debole e poco credibile la causa della sua partenza: Dolores, ammalata e bisognosa di un trapianto di reni, si era accorta che lui era gay e provava qualcosa per Roch e, siccome in quel momento disperato aveva riscoperto la fede e quindi iniziato a disapprovare l’omosessualità, aveva preteso che se ne andasse. Così, di punto in bianco, la donna che in pratica lo considerava un figlio l’ha allontanato e lui se n’è andato davvero, pur sapendo di lasciare tutti quelli che amava nel momento in cui avevano bisogno di lui. E quando torna, a parte un paio di conversazioni tese, con Dolores non ci sono reali difficoltà, perché la donna adesso che è guarita sta tornando lentamente alla normalità. Anche se, devo ammetterlo, l’ho trovata un genitore del tutto assente, sempre chiusa in camera e ben lieta di lasciare l’intera responsabilità della gestione familiare sulle spalle di Felix, che lavora e si occupa delle sorelle minori con un piccolissimo apporto da parte di Roch, ormai in procinto di sposarsi.
Ho promesso a Mort che l’avrei guardato, la mattina dopo, e lo faccio. Parecchio. Ciò che è successo tra noi mi ha lasciato sbalordito, e voglio provare quest’intenso livello di meraviglia ancora e ancora.
Mort mi osserva con lo stesso sorriso complice e intimo che mi ha rivolto ieri sera…
Mi manca il fiato soltanto a ripensarci.
Mort in passato pensava di essere innamorato di Roch, hanno persino sperimentato un po’ insieme crescendo e Felix, da sempre innamorato di Mort, li ha visti e soffre in silenzio, sebbene la sorella adolescente Tiffany abbia capito tutto. Ma Mort ha superato la cotta per il migliore amico, rassegnato al fatto che lui preferisca le donne, e in realtà combatte in segreto i sentimenti sempre più forti che prova per Felix. Insomma, la situazione è ingarbugliata e la mancanza di comunicazione sincera è alla base di molti dei problemi dei protagonisti.
Mort si avvicina e mi sussurra all’orecchio: «Ti ricordi di quel Natale in cui mi hai detto che l’amore vero è come un raggio di sole?»
«Sì,» rispondo con voce roca sul suo collo, il cuore che batte all’impazzata.
«E hai presente che ti chiamo sempre raggio di sole?»
Il mio «Sì» è ancora più stridulo.
Mort si scosta e mi fissa dritto negli occhi.
Mi sciolgo sotto il suo sguardo.
Felix è un giovane uomo che si è sempre speso per la propria famiglia, sacrificando quasi del tutto la propria vita privata per crescere le sorelle; con il ritorno di Mort, parte del carico di responsabilità viene alleviato perché l’amico lo aiuta, ma averlo vicino lo fa soffrire, quindi in realtà non è una cosa del tutto positiva. Mi è piaciuta l’ironia di Felix, il suo stile particolare di vestire portando sempre il farfallino, la generosità con cui si prodiga per le sorelline, la fragilità che rivela nel momento in cui vorrebbe superare la cotta per Mort e provare a frequentare dei locali. E mi è piaciuta la semplicità della sua passione, lo slancio con cui si getta tra le braccia di Mort quando finalmente decidono entrambi di rischiare e rendersi vulnerabili.
Sin dall’inizio, però, è palese che i due si amino e siano destinati a stare insieme, persino gli altri membri della famiglia Rochester lo capiscono presto, alcuni prima dei diretti interessati. Gran parte del romanzo è composto dal lento girarsi intorno di Mort e Felix, che flirtano e scherzano, consapevoli del significato profondo di ogni piccolo gesto. Roch è un personaggio che non ho capito fino in fondo: a tratti sembra quasi volersi mettere tra il fratello e il migliore amico; pur non sapendo della loro attrazione, con le proprie azioni, che definirei egoistiche, fa soffrire più volte il fratello.
Tra i personaggi secondari, solo nominati o che compaiono brevemente, ritroviamo Ben e Jack, i protagonisti del volume precedente della serie, e il musicista Pax Polo e Cliff da “L’angelo bisbetico”: aggiunte che strizzano l’occhio al lettore e lo rendono felice, dimostrando come tutti i personaggi di Anyta Sunday esistano nel medesimo mondo immaginario.
Quindi, in conclusione, elementi positivi e altri meno convincenti si bilanciano all’interno del romanzo, rendendolo una lettura piacevole ma forse meno di altre di questa autrice, che comunque si dimostra ancora una volta brava a narrare storie di famiglie allargate alla ricerca della felicità.
Recensione a cura di:
Editing:
Qui l’autrice su Feel.
Taboo for You, Il mio tabù – Sam e Luke
Made for You, Fatto apposta per te – Ben e Jack
Happy for You – Felix e Mort
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