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Si dice che il destino sia già scritto, ma non è sempre così. Per decenni una tremenda maledizione ha perseguitato i Lachlin, facendo soffrire tutti coloro che li amavano. Succede anche a Jesse, che a diciassette anni rimane solo al mondo. Jesse ha una zazzera di capelli rossi, occhi profondissimi e un grande legame con la sua terra, la proprietà in cui è nato e vissuto per anni. Ma ha anche un enorme peso sul cuore: un vecchio litigio che l’ha allontanato da Scarlett, la sua migliore amica d’infanzia. E Scarlett ora è bella, ricca, felice, impossibile da avvicinare; Jesse può solo restare a guardarla da lontano. Anche lei però ha un segreto. La sua perfezione nasconde qualcosa di pericoloso e oscuro che nessuno, da fuori, dovrebbe mai vedere. Sembra che Jesse e Scarlett possano solo essere spettatori delle proprie vite. Sembra che i loro destini siano già stati scritti. Eppure, saranno proprio l’amata terra di Jesse e la misteriosa perfezione di Scarlett a far incrociare nuovamente i loro sguardi. A far emergere i loro segreti. E a insegnare loro che, forse, il destino può anche essere cambiato.
Dopo il successo della serie Pushing the limits, Katie McGarry torna con una nuova storia d’amore toccante, piena di passione e mistero.
Ci sono libri che a primo impatto non incuriosiscono. Non ci dicono nulla di che, né dalla trama né dalla cover. Ma noi lettori accaniti, sempre in cerca di novità e di stupore, non ci lasciamo scoraggiare e a quei libri cerchiamo di dare un’opportunità. È quello che ho fatto io con “A un respiro da te” di Katie McGarry. Una storia che mi ha sorpreso fin dalle prime pagine, perché mi ha tolto all’istante il fiato e trasmesso paura. Una paura totalizzante per i protagonisti, per la loro vita, per il loro futuro. Una paura che fa palpitare il cuore a mille e non ci schioda dalle pagine finché non arriva la parola fine.
Nessuno vorrebbe avere una vita incasinata, ma i casini capitano comunque.
Questo romanzo parla di due ragazzi che un tempo erano migliori amici ma che, una volta cresciuti, si allontanano in un pessimo modo.
Jesse Lachlin è un ragazzo misterioso, bello da capogiro, che tutti ritengono un combina guai che non riuscirà a fare nulla nella sua vita. Soprattutto perché è maledetto. Maledetto, esatto. Non solo lui, ma tutta la famiglia Lachlin. Tutto questo terrorizza Jesse perché, anche se non crede in Dio, non crede nei fantasmi, nella chiaroveggenza di sua cugina, crede fermamente nella maledizione. E a causa di questa credenza prenderà una serie di decisioni sbagliate che potrebbero segnargli per sempre l’esistenza.
Poi abbiamo la bellissima Scarlett, la principessa di ghiaccio, che dalla vita sembra avere tutto. Una famiglia perfetta, amici perfetti, nessun problema che pesi sulle sue spalle.
Due ragazzi che appaiono assolutamente diversi, ma non c’è niente di più sbagliato.
Per un motivo molto importante, Jesse e Scarlett torneranno a parlarsi, a scoprirsi, conoscersi di nuovo. Saranno ancora i bambini che si volevano bene, ma saranno anche persone del tutto nuove, con una vita che nessuno dei due poteva immaginare.
«Dov’è che stiamo andando, esattamente?» «Stesso posto di sempre.» Rimasi allibita, e lui si avviò verso i suoi campi. «E dove sarebbe?» «Seconda stella a destra, poi dritto fino al mattino.»
Questo romanzo stringe forte i nostri cuori e ci porta a soffrire a ogni pagina sfogliata, e ci fa notare come ogni singola persona sia completamente diversa da tutto quello che gli altri vedono. Siamo tutti molto bravi a nascondere i nostri più grandi problemi, a far finta di non averne, a creare delle vite perfette per non ricevere domande, per non dover dare risposte e soprattutto per non deludere le persone che ci amano. Fingiamo di continuo, tanto da diventare degli esperti. Ed è proprio quello che fanno Scarlett e Jesse, mentono spudoratamente. Ma non tra di loro. È impossibile quando un legame indissolubile li unisce. È impossibile quando si ritrovano a condividere delle esperienze atroci che li segnano nel profondo. Soprattutto, è impossibile quando ci sono degli adulti al loro fianco che li indirizzano sulla strada giusta, tra cui lo zio di Jesse e il Pastore Hughes. Lo ammetto, questi due personaggi secondari non passano affatto in sordina. Hanno rubato tutta la mia attenzione fin dal primo momento e, arrivata alla fine, mi sono resa conto di quanto la vita sarebbe più semplice per tutti noi, se avessimo persone così al nostro fianco. Due persone disposte a tutto pur di aiutare chi amano e pur di salvare chi chiede aiuto anche senza urlare, comprendendolo al primo sguardo.
“A un respiro da te” è una storia di seconde possibilità, di rinascita, coraggio. È una storia di riscatto, emancipazione e resilienza. Ci ricorda che nessuno deve decidere per noi, nessuno ha voce in capitolo nella nostra vita. Noi siamo gli unici che possiamo decidere che cosa fare, che cosa è meglio per noi, che cosa vogliamo lasciarci alle spalle per vivere appieno, senza alcuna paura. Non quella di fallire, non quella di sentirsi dare degli incapaci, non quella di essere feriti e delusi da chi dovrebbe solo amarci.
Jesse e Scarlett combatteranno insieme, ma anche da soli. Perché comprendono che, per quanto l’amore possa salvare, per quanto un aiuto sia fondamentale per riuscire a vincere le proprie battaglie, bisogna essere capaci di salvarsi anche da soli e di capire soprattutto chi siamo senza l’aiuto di nessuno.
È il dolore che ti fa crescere, che ti fa maturare, che ti aiuta a prendere la via che dovresti prendere. Se andasse sempre tutto bene, non ci sarebbero mai cambiamenti.
Katie McGarry è stata di una bravura eccezionale e mi ha regalato una marea di emozioni di cui sono diventata dipendente. Così dipendente che, arrivata alla fine, avrei desiderato leggere di questi due straordinari protagonisti per altre duecento, trecento pagine. Anche perché il finale, a mio avviso, è troppo frettoloso, unico “neo” di questo romanzo.
La speranza di un lettore follemente innamorato è quella di leggere ancora dei personaggi che ha amato immensamente! Soprattutto di un libro che entra nella sua lista dei preferiti.
Se siete in cerca di storie forti, non scontate, che fanno soffrire e salvano allo stesso tempo e insegnano più di quanto si possa anche solo immaginare, allora direi che questo è il romanzo giusto per voi.
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