Bryce Quinlan e Hunt Athalar hanno stretto un patto e stanno lentamente cercando di tornare alla normalità. Hanno sì salvato Crescent City, ma le loro vite sono così stravolte che l’unica cosa che vogliono è del tempo per rilassarsi. Rallentare. Capire cosa riserva il futuro. Gli Asteri finora hanno mantenuto la parola, lasciando Bryce e Hunt in pace. Ma con il tentativo dei ribelli di Ophion, in gran parte umani e Vanir, di intaccarne il potere, la minaccia che i governanti rappresentano sta diventando sempre più concreta. Quando Bryce, Hunt e i loro compagni vengono loro malgrado coinvolti nei piani dei rivoltosi, la scelta diventa chiara: rimanere in silenzio mentre la popolazione di Midgard viene oppressa o combattere per ciò che è giusto. E il silenzio non è mai stato il loro forte.
In La casa di cielo e aria, secondo romanzo ricco d’azione della nuova serie fantasy Crescent City, dopo La casa di terra e sangue, Sarah J. Maas dà ulteriore prova delle sue capacità di intessere l’affascinante storia di un mondo sull’orlo del baratro, celebrando il coraggio di coloro che faranno di tutto per salvarlo
Bentornate per lo spiegone del secondo volume di Crescent City.
Dato che nel primo libro si capisce poco o nulla della trama generale, qua forse è il caso di procedere un po’ più schematicamente.
Inizio però con il dire che, rispetto alla precedente recensione, qui lo spoiler è ben segnalato, quindi fino a un certo punto tutti possono leggerla con tranquillità.
Ci troviamo di fronte a un gran bel secondo capitolo di una saga, di sicuro NON autoconclusivo, dove si approfondisce la caratterizzazione dei personaggi presentati nel precedente, mentre ne conosciamo di nuovi; un testo con numerosi intrecci e anche ben delineati, ordinati e precisi.
Possiamo suddividere questo romanzo in 3 parti: la prima parte riguarda gli strascichi degli eventi della primavera precedente, quando tutto sembrava perduto e Bryce, con la sua forza d’animo e la compassione che la caratterizza, riesce a combattere l’orda di demoni liberati dal perfido arcangelo. È una parte a suo modo tenera, nella quale si rafforzano i rapporti e si prende coscienza di cosa era in ballo e si poteva perdere irrimediabilmente.
La parte mistery è quella che fa più acqua nella trama generale, tanto che verso la sua conclusione ti ritrovi a chiederti: “Ma cosa caz ho letto fino a ora?”.
Danika ormai sbuca fuori come i cavoli a merenda, ma la sua presenza è come un Deus ex machina: senza di lei o almeno il ricordo di lei (e le sue ricerche, e la sua essenza e quello che ha lasciato nei cuori dei vivi e, immancabilmente, fonte di ogni rivelazione sconvolgente) la trama non andrebbe avanti.
Abbiamo Hunt finalmente libero e viviamo tutte le sue paure, il terrore di dover rivivere il passato, a cui è sopravvissuto a stento. Bryce ha ancora il suo bel da fare con la famiglia di origine, ma riscopre anche il legame con Ruhn, il fratellastro da parte paterna, e col lupacchiotto Ithan, grande amico di giovinezza.
Ripeto, sulla parte mistery, che è relativa alla ricerca di un ragazzino, ho poco da dire a parte quanto sia noiosa e inutilmente tirata per le lunghe (vista poi la risoluzione), ma è comunque funzionale per portare i nostri eroi nel mondo degli Asteri e dare il via alla terza parte.
Questa terza parte, in puro stile Maas, è di sicuro la migliore!
Colpi di scena continui, si combatte per la verità, per far terminare le persecuzioni degli umani e, finalmente, sposare la causa dei Ribelli… credetemi, non vi pentirete dei soldi spesi per quest’ottovolante di emozioni fino al cliffhanger con crossover…
Bryce e Hunt sono compagni, fatevene una ragione perché sì, è vero, la Maas di solito non si ferma al primo maschione che l’eroina di turno incontra, ma in questo caso sì e onestamente sono proprio felice che sia il nostro bell’Angelo Caduto.
Più che altro sarei incazzato al posto di Hunt perché mi hanno appioppato ‘sta stronza.
La tensione tra loro è altissima e le due scene spicy sono davvero notevoli.
Carrellata sulla mandria di personaggi principali (perché son davvero tanti):
Ruhn è un pezzo di cuore e la sua storyline con “Daybright” è quella che quasi surclassa la coppia principale; scopriamo quanto abbia sofferto per mano del padre e delle pressioni emotive e sociali che si porta dietro.
Ithan è il fratellino del fu Connor (ricordate il branco di diavoli di Danika? Ecco, l’amore non vissuto di Bryce), scacciato dal branco dalla perfida Sabine e che cerca il suo posto nel mondo ora che è braccato dall’emarginazione. Segretamente innamorato di Bryce da sempre, alla fine sembra farsela passare in favore di una povera lupacchiotta tenuta segregata da un cattivone.
Tharion fa parte della Casa delle molte acque, un deficiente (lasciatemelo dire) che fa un sacco di casini anche se ha buon cuore.
Sabine, la Vipera Regina, Amelie, Arcangeli, Pollux, Arpia, Regina del Fiume con figlia lacrimosa al seguito, vari ed eventuali? Na manica di str…
Hypaxia poco sfruttata; peccato perché nel personaggio c’era del potenziale… ma ne riparliamo nel terzo volume.
Baxian cuoricino della tata. Lidia… amore folle per lei.
Cosa mi spinge a mettere il cartellone luminoso per gli spoiler?
Presto detto: gli Asteri non sono altro che parassiti, che conquistano un mondo dopo l’altro e che per sopravvivere hanno bisogno della magia intrinseca del popolo magico di cui si impossessano di volta in volta. E con “ne hanno bisogno” intendo che è proprio il loro pasto: senza non sopravvivrebbero e hanno imbastito 15 mila anni di bugie e caste pur di farsi tre pasti al giorno, ecco.
Tengono persino un registro dettagliato dei pianeti già assaltati e terminati a cui ne sono sfuggiti giusto un paio… e sì, proprio quelli di Acotar e Tog :O
Bryce ne rimane giustamente sconvolta: non sono esseri divini, ma solo dei gran mangioni e, proprio nel finale, quando lo scopo della sua combriccola era combatterli fino alla morte, la situazione si farà quasi impossibile… cosa fare? Lasciare i propri affetti in balia degli Asteri che li tortureranno fino allo stremo, oppure buttarsi come un kamikaze?
Ve l’ho già detto che Bryce è una stronza? Sì, ok, vuol dare a se stessa e gli altri una possibilità, ma in sintesi scappa. È complicato spiegare perché può farlo, ma insomma lei riesce ad aprire dei portali verso altri mondi, quindi ci si fionda dentro mentre l’amore della sua vita le urla che “Il nostro amore è più forte del tempo e le distanze, ti troverò di nuovo. Giuro”.
Bryce, lasciatelo dire: tu Hunt non te lo meriti proprio!
Dove finisce la nostra insopportabile protagonista? (Sì una buona, ma molto, molto ma molto in fondo)
Ma a Prythian XD
(Hello, Fayre darling…)
A presto col terzo e conclusivo libro della saga XD
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