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Adrian è lo slave, Angelica è la mistress: riuscirà a trionfare un amore che appare impossibile?
Adrian, famoso modello che si ritiene irresistibile, viene catturato dalle Angry girls, guidate da Angelica; un gruppo nato per vendicarsi della razza maschile rea di avere ammazzato troppe donne con violenti atti di femminicidio.
Ad Adrian, però, viene riservato un trattamento speciale perché è un hung, un uomo con qualcosa di speciale.
Tu per me sei come un gioco e io sono colei che ti possiede.
Tra dolore, momenti di estasi e di folle piacere, sta nascendo un qualcosa di profondo tra Angelica e Adrian; un qualcosa che abbatte le certezze della padrona, che aveva giurato a se stessa che non si sarebbe mai innamorata; un qualcosa che illude lo slave che comincia a credere di potersi salvare grazie al suo fascino.
«Davvero lo credi possibile, slave?»
«La vita mi sta insegnando che tutto è possibile.»
Che dire, la sinossi e il fatto che fosse un BDSM con una Mistress e uno Slave mi aveva ispirato, ma la delusione arrivata a fine libro è stata molta.
Premetto che riconosco all’autore uno stile veloce e mordente che però, purtroppo, non salva il libro da un voto negativo: non è riuscito a convincermi né a coinvolgermi.
Fin dalle prime righe sia il personaggio di Adrian che quello di Angelica appaiono fuori misura, lontani da un parvenza di realtà.
Adrian, modello famoso, viene rapito da un gruppo di donne, le Angry girls, accomunate da un particolare odio per il sesso maschile che vogliono arrivare a sterminare.
Alcune di loro sono motivate da sentimenti di vendetta per maltrattamenti subiti altre, tra cui Angelica, non hanno un chiaro motivo se non una specie di supremazia che vogliono esercitare.
Adrian è il prototipo di quello che loro odiano: bello, sicuro di sé e sessualmente attivo. Troppo.
Troppo perché anche nei momenti in cui la situazione precipita, in cui la Mistress si accanisce contro di lui in maniera violenta e ben lontana dalla sessualità, il suo unico pensiero è il sesso.
Questo è proprio uno dei punti di debolezza. Il rapporto tra Misterss e Slave nel BDSM ha una componente psicologica e sensuale, la violenza non è fine a se stessa ma legata alle pulsioni di entrambi. Qui invece c’è sadismo e voglia di predominare ben lontana dal BDSM, in alcuni momenti la descrizione è fin disturbante e, scusa caro Adrian, ma avere un’erezione mentre pensi che questa donna possa letteralmente farti a pezzi mi pare un tantino fuori luogo.
Adrian capisce che l’unico modo per non finire smembrato come i suoi predecessori è tirare Angelica dalla sua parte, farla innamorare. E qui altra pecca. Le motivazioni di Angelica franano e lei cede troppo facilmente, a mio parere.
La situazione è forzata e arriva esattamente dove l’autore vuole, ma il tutto non convince, così come non convince che il gruppo delle Angry operi quasi autonomamente perché Angelica non esercita il suo ruolo di capo se non per diritti sessuali.
Speravo in un libro dove finalmente il dom fosse donna ma qui il dominatore è comunque uomo, o meglio, il sesso visto con gli occhi di un uomo.
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