Traduzione a cura di Francesca Giraudo.
Quixote Edizioni – acquistabile qui.
È stato un toro Brahma parecchio arrabbiato, di nome Shockwave, a mostrare al pickup men, Marty Fairgrave, la dura verità sul campione di Bull Riding Tripp Colby, ovvero che non lascerà mai la sicurezza che vivere la vita da gay non dichiarato gli dà, né tantomeno renderà pubblica la loro storia. A volte amare qualcuno non è abbastanza e dopo un anno trascorso a nascondere la loro relazione, alla fine Marty vede la luce, che non sta più brillando su Tripp.
Tripp Colby farebbe di tutto per Marty. Beh… quasi tutto. Non ha mai amato nessuno prima, e non sa come gestire quel sentimento. Sa che Marty è tutto per lui, e per poterselo riprendere, Tripp dovrà affrontare le sue paure più oscure ed entrare di nuovo nella luce del suo amato.
Non importa quanto siano valide le intenzioni di Tripp, potrebbe essere già troppo tardi e il prezzo che deve pagare potrebbe essere troppo alto, perché possa cavalcare al fianco di Marty, verso il tramonto.
Sapete cosa vi dico? Leggetelo.
Vorrei bastassero queste parole per rendere merito a questa storia ma capisco che non potete fidarvi ciecamente senza che vi spieghi perché merita di essere letta.
Per prima cosa vi dico che giunta alla fine mi sento spossata. Spossata dalle profonde emozioni che questo romanzo è riuscito a trasmettermi.
È stato un viaggio difficile, non ve lo nascondo. Normalmente una trama segue tendenzialmente un certo tipo di traccia: i protagonisti si incontrano, si conoscono/scontrano, si innamorano, poi succede qualcosa che mette alla prova il loro rapporto, fino ad arrivare all’epilogo, che nel mio caso può essere solo di un certo tipo, a lieto fine (almeno nei libri voglio continuare a sognare il “e vissero per sempre felici e contenti”).
Con questo libro invece si parte subito con il botto: i tuoi protagonisti si lasciano. Eh già, iniziamo bene direte voi! Sì, si soffre fin dall’inizio.
L’intera storia è il racconto della continua lotta interiore di Marty e Tripp per riuscire a non perdere l’amore della propria vita e per sconfiggere i demoni lasciati da un passato tragico e difficile.
Marthy è un buckaroo che fa il pickup men. Ora, magari queste parole non vi dicono molto ma… immaginate un cowboy fatto e finito che con il suo cavallo entra in arena per tenere sotto controllo tori di novecento chili e cavalli selvaggi. Tripp invece è il pluricampione mondiale che quei tori e quei cavalli selvaggi li cavalca ed è il migliore a farlo.
Avete focalizzato? State sbavando? Io sì. Scusate la divagazione, per un attimo mi sono persa immaginando muscoli, sudore e stalloni. Ora possiamo tornare a essere seri.
Marty e Tripp hanno avuto una relazione per oltre un anno. La loro storia giunge a una svolta quando la situazione diventa insostenibile. Se da una parte, infatti, Marty è dichiarato, nonostante l’ambiente dei rodei dove entrambi lavorano sia estremamente poco aperto sotto questo punto di vista, Tripp ha invece sempre nascosto al mondo il proprio orientamento sessuale, a causa di eventi traumatici subiti dal padre in giovane età. Con il trascorrere del tempo, Marty non è più disposto a continuare a vivere nell’ombra e nascondersi al mondo, precludendogli quel futuro che tanto desidera con l’uomo che ama, alla luce del sole. Per Tripp purtroppo, nonostante l’amore, è difficile liberarsi dei demoni che lo assillano e da cui si fa ancora condizionare.
Da una parte c’è un uomo che nonostante tutto non può e non vuole rinnegare se stesso, ma che non smette un attimo di lottare per quello che desidera; dall’altra c’è un uomo paralizzato (figurativamente parlando) dalla paura e dal rimorso.
«Non posso vivere come vuoi tu.» Marty lo allontanò gentilmente. «E tu non puoi vivere come ho bisogno di vivere io.»
Per entrambi è una continua lotta per non perdere ciò che hanno di più caro. E per questo ci vuole più coraggio di quello necessario a montare enormi bestie selvagge.
Ho adorato il personaggio di Marty immediatamente. La sua forza, la sua sicurezza e la sua intraprendenza mi hanno fatto battere subito il cuore. Per Tripp invece ho avuto bisogno di qualche pagina in più per comprenderlo e accettare la sua insicurezza, ma alla fine sono rimasta conquistata anche da lui.
La scrittura è scorrevole e molto coinvolgente, molto attenta ai dettagli per far comprendere il mondo dei rodei in cui è ambientata la storia; i pov sono alternati, cosa che io personalmente apprezzo molto; interessanti anche i personaggi secondari.
Un viaggio nell’anima di due uomini incredibili, che l’autrice è riuscita a caratterizzare efficacemente.
Recensione a cura di:
Editing:
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