♦ Traduzione a cura di Martina Presta
Quixote Edizioni, acquistabile qui ♦
L’ex soldato delle Forze Speciali, Michael “Hawke” Hawkins, ha passato ogni giorno degli ultimi dieci anni in attesa del momento in cui avrebbe visto la vita svanire dagli occhi degli uomini che hanno brutalmente assassinato sua moglie, ma quando alla fine ottiene l’opportunità che sta aspettando, il destino gli fa incontrare qualcuno che non si sarebbe aspettato.
Dopo quasi due anni di fuga, Tate Travers, ventiquattro anni, è diventato un esperto nel nascondersi… fino al giorno in cui spunta un pericoloso sconosciuto che chiede vendetta e minaccia di distruggere la fragile vita che lui è riuscito a costruire per se stesso e per suo figlio di cinque anni. Tranne per il fatto che la vita alla quale Tate cerca di aggrapparsi con fatica ha iniziato ad andare in fumo molto prima che arrivasse Hawke, a cercare gli stessi uomini dai quali Tate sta scappando… suo padre e suo fratello.
Castigo: è tutto quello che Hawke ha sempre voluto, sin dal giorno in cui ha tenuto tra le sue la mano della moglie, mentre lei esalava il suo ultimo respiro, e non cederà per niente e nessuno… nemmeno per il giovane uomo tormentato che cerca di offrire al suo bambino una vita migliore. Se questo vuol dire forzare il ragazzo ad affrontare il passato che l’ha quasi distrutto, allora sarà così.
L’ultima cosa che Hawke si aspetta è di provare qualcosa oltre all’odio che lo ha guidato e di certo non si aspettava di provare quella sensazione nei confronti di un uomo.
Tuttavia, quando si tratterà di scegliere tra i sentimenti indesiderati che Tate gli provoca e la vendetta che è finalmente prossimo ad assaporare, Hawke sarà in grado di lasciare andare ciò che gli ha impedito di darsi una seconda possibilità per il futuro, al quale ha rinunciato per sempre?
Accorciai la distanza tra di noi e misi una mano sulla sua nuca per tenerlo fermo. Lui esalò un respiro e io avvicinai la bocca alla sua, tuttavia la ignorai e accostai le labbra al suo orecchio.
“Sei un eroe ogni cazzo di giorno, Tate,” sussurrai. “Non dimenticarlo mai.”
Mi aspettavo molto dal romanzo dedicato a Hawke e sono rimasta più che soddisfatta dalla storia, dai personaggi, dai profondi sentimenti che la lettura ha suscitato in me.
Fin dal principio abbiamo sentito parlare di quest’uomo avvolto da un alone di mistero. Hawke è un personaggio riservato, solitario, un’anima in pena che pensa di dover affrontare il mondo da solo, che sa di poter contare sulla sua squadra, ma che non riesce ad abbandonarsi totalmente. Hawke è un uomo che ha perso ogni speranza, che vive per una sola cosa: la vendetta.
Tate è un personaggio nuovo, totalmente da scoprire, un uomo che non ha paura di mostrare le sue debolezze, che non nasconde le lacrime, che dimostra in ogni gesto l’amore che prova per il figlio e la totale devozione che dedica alla sua salvezza. Tate potrebbe sembrare fragile, ma è un sopravvissuto che ha visto il peggio di questo mondo e ha avuto il coraggio di cambiare la sua vita. Tate, al contrario di Hawke, vive per una sola cosa: la speranza.
E mi venne voglia di piangere, perché, in cuor mio, sapevo che non era abbastanza.
Io non ero abbastanza.
La relazione tra Hawke e Tate inizia in modo turbolento e prosegue come un giro sulle montagne russe. Per ogni passo che i due uomini fanno l’uno verso l’altro, ne vengono fatti due che li allontanano.
Non manca l’attrazione fisica, non manca la passione, non manca lo sfrenato desiderio che lega i loro corpi facendoli esplodere come fuochi d’artificio, ma un fantasma aleggia sulle loro teste. La presenza costante della moglie defunta di Hawke e del loro bambino mai nato sembra un ostacolo insormontabile, un fardello che non può essere messo da parte per andare avanti e vivere. Eppure Hawke merita di voltare pagina, di non sentirsi più colpevole, di non vivere più nell’oscurità della perdita e della solitudine. Merita di poter amare di nuovo e sentirsi amato a sua volta, di vivere una vita ricca di giornate di sole e attimi da ricordare.
Tate tenta in ogni modo di fare breccia, di perforare la coltre di nubi che protegge il cuore dell’uomo, ma il dolore è sempre troppo grande.
Girai la testa, così che la mia fronte fosse premuta sulla porta e ignorai il dolore accecante nel mio petto, mentre dicevo: “Michael.”
La storia è un perfetto mix di passione, dolore, speranza, amicizia, paura e coraggio. Le descrizioni e i dialoghi si alternano in modo perfetto rendendo la lettura scorrevole e piacevole nonostante, talvolta, si affronti un tema, quello della malattia, che crea un grosso nodo in gola.
I personaggi sono coerenti e perfettamente amalgamati, sia quelli nuovi che quelli che già abbiamo imparato ad amare nei romanzi precedenti della serie.
Gli attimi di azione, rispetto ai capitoli precedenti, sono meno presenti, ma narrati in modo perfetto e tengono il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.
Chi sarà il prossimo? Sono già in attesa. The Protectors è una serie, assolutamente, da non perdere.
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