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Un mantello nero, una falce che riflette la luce morente di una pallida luna piena e un teschio nascosto da un oscuro cappuccio, il Tristo Mietitore non potrebbe essere più diverso dalle classiche rappresentazioni. Occhi come il cielo dell’estate, capelli color del grano maturo e un’aura di tristezza che lo accompagna in ogni spostamento tra il mondo dei vivi e quello dei morti, Blake Yama è la Morte e accompagna le anime tra le placide acque del fiume Adhara in modo che rinascano ancora e ancora, in un dolce circolo senza fine. La sua condanna, però, è quella di rivivere, epoca dopo epoca, la fine della storia con la sua anima gemella. Impossibilitato a spezzare la maledizione che lo accompagna da secoli, Blake continua a cercare il suo unico amore, a vivere la loro storia e poi a vederlo morire, senza poter fare nulla per evitarlo.
Dopo anni di attesa, viene richiamato dall’inconfondibile profumo di mughetto nella cittadina di Cobh, in Irlanda, per ritrovare di nuovo la sua anima gemella, ma questa volta il destino ha deciso in maniera diversa. Questa volta il dolore di Blake sarà più forte.
Logan lavora in un pub, sogna il grande amore e, nel bel mezzo di una serata tranquilla, incontra l’uomo più bello che abbia mai visto. Ma Blake nasconde dei segreti e Logan non è sicuro di volerli scoprire. Nel momento in cui gli occhi azzurri dell’uomo incontrano quelli di Logan, il ragazzo vede il suo futuro? Oppure, ciò in cui deve credere è sepolto nel passato di entrambi?
«Chi sei?» chiese con un sospiro, un groppo in gola a trattenergli le lacrime. Sentiva un disperato bisogno di piangere. «Sono qualcuno che è stato e sempre sarà . Un ramingo in Terra, che ha trovato il suo porto in un angolo sperduto di mondo, ma che non possiede ancora la chiave giusta per accedervi. Sono la fine e il principio di ogni cosa.»
Una storia emozionante piena di poesia e immagini questa tra Morte e Logan, piena d’amore ma anche di dolore. Compagni designati, vivono una storia crudele. Morte cerca per anni il suo compagno mortale per vivere con lui i brevi attimi di una vita, accompagnarlo nell’ultimo viaggio e tornare a cercarlo nella sua nuova reincarnazione. Da un incontro all’altro passano anni pieni di solitudine per Morte, che mai interrompe la ricerca fino a quando, attraverso un intenso profumo di mughetto, capisce che il loro incontro è imminente.
Inspirò dal naso con forza, godendosi la fragranza, così diversa da quella che percepiva di solito. Così tanto tempo ad avvertire solo l’odore della malva; un’eternità senza sapere che poteva esistere qualcosa di ancora più dolce e intenso. Un aroma forte, avvolgente, che sapeva di primavera, di muschio, di passione. Un odore che sapeva di lui.
Ogni volta, in ogni nuovo corpo, Logan lo riconosce ma in questa circostanza il processo non si ripete e il mondo di Morte crolla.
Nessuna spiegazione, nessun aiuto giunge a Morte dai suoi “datori di lavoro”, soggetti decisamente interessanti di cui si possono ben intuire i ruoli, una visione del bene e del male fuori dagli schemi.
Morte però non si da per vinto e si getta a capofitto alla conquista del suo uomo, una battaglia che non può perdere.
Logan doveva decidere di fidarsi. Doveva voler vedere o quel tentativo non sarebbe valso a nulla. Lo avrebbe perso per sempre. Al solo pensiero una voragine si aprì al centro del suo petto e un grande gelo si impossessò di lui. Cosa ne sarebbe stato della vita senza la sua anima gemella a fianco? Passare attraverso i secoli senza il conforto di un abbraccio, il calore di una carezza e quel senso di appartenenza che solo l’amore gli aveva fornito. Per molto tempo , Blake aveva vissuto con un unico scopo, ma da quando quest’uomo era entrato nella sua vita era come se una crepa immaginaria si fosse aperta e avesse permesso al sole di penetrare attraverso le tenebre. Logan ne rappresentava l’essenza stessa. Era il suo tutto, la calma in mezzo alla tempesta, la spiegazione stessa di quel vagare.
Avrà anche Morte il suo lieto fine? Lo scoprirete, ma gioia e sofferenza, speranza e delusione si alterneranno in in ciclo che pare davvero non aver fine.
Qualcuno diceva che l’attesa del piacere era essa stessa piacere, ma non era davvero così. Era un preludio, un’agonia per chi come loro era destinato a sapere che si sarebbero rincontrati, ma non quando. In casi come questi, il piacere diventava una bevanda al gusto di fiele; l’amaro della beffa mescolata all’agro dell’attesa.
Bravissime le autrici a tenere alta la tensione, ma ancora più brave nel costruire delle immagini visivamente forti e particolarmente evocative che danno vita ai protagonisti. Li vediamo chiaramente come chiare diventano le emozioni. Amore, dolore, rabbia, furia, speranza, disillusione scorrono davanti agli occhi del lettore come fotografie restando impresse nella memoria, rendendo questo libro davvero una pregevole opera.
Lo consiglio a tutti, anche a chi non ha ancora approcciato il genere, qui possiamo davvero dire che l’amore è amore.
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