Buondì, Feelers!
Oggi, nel salotto virtuale di Feel the Book, ospitiamo Taylor Kinney per un’intervista esclusiva!
Buona lettura!
Quanto la scrittura influenza la tua vita? E quanto la tua vita influenza la scrittura?
La scrittura influenza la mia vita tantissimo. La mia vita non influenza molto la scrittura, anche perché conosci la tematica che scrivo.
Cosa ti ha spinto ad iniziare a scrivere?
Era un periodo brutto, davvero brutto. Avevo bisogno di trovare una valvola di sfogo ed ho iniziato a scrivere. Mi dedicavo anche prima a questa passione, ma in quel momento avevo davvero bisogno di estraniarmi dalla realtà. E così ho scritto Maddox in quindici giorni, e non mi sono più fermata..
Quando ti senti ispirata a scrivere? C’è un momento preciso della giornata che dedichi alla tua passione?
La notte. Riesco ad essere più produttiva, sia nella scrittura che nella lettura; c’è silenzio e nessuno che mi stressa è il momento migliore.
Tre aggettivi per descriverti e tre per descrivere quello che hai cercato di trasmettere con la tua ultima opera pubblicata.
L’ultimo che ho scritto è “Mastering”, direi che più che degli aggettivi lo posso descrivere come qualcosa di contemporaneo, di getto visto che li ho scritti in una notte e poi ho voluto sperimentare qualcosa di diverso.
Per descrivermi: calma, riflessiva e sono estremamente timida.
Com’è stata la sensazione di avere un seguito, un pubblico che ti leggeva e ti rispondeva sui social?
Ero sconvolta, lo sono tutt’ora. Anche adesso che tu hai letto un mio libro, sono sconvolta! Non tanto che tu l’abbia letto, ma che ti sia piaciuto; sono sconvolta. Tutte le volte che mi dicono che un mio libro è piaciuto, non ci credo, resto incredula, anche se è una bella sensazione.
Puoi concederci un piccolo spoiler su qualcosa a cui stai lavorando o su cui vorresti lavorare?
Sto lavorando a un fantasy e posso aggiungere che è incentrato su un argomento che in Italia non è stato ancora trattato.
Intervista a cura di:
Editing a cura di:
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