Traduzione a cura di Emanuela Graziani.
♦ Triskell Edizioni – acquistabile qui ♦
Ash Keeler, membro della Destructive Delta, è l’agente della Difesa più forte dei THIRDS, è sboccato e ha un caratteraccio.
Ma con il suo modo duro e diretto di affrontare le cose ottiene sempre dei risultati, com’è evidente anche dalla sua recente operazione all’interno della Coalizione. Grazie all’abilità di Ash e all’aiuto della sua squadra, i THIRDS riescono a sgominare il gruppo estremista omicida, non prima però che Ash si prenda una pallottola per salvare il suo compagno di squadra, Cael Maddock.
Di conseguenza, il segreto di Ash inizia ad affiorare, e lui non riesce più a ignorare quello che c’è nel suo cuore.
Cael Maddock sa bene cosa sia il dolore. Come agente della Ricognizione per la Destructive Delta, si è districato con successo nella giungla urbana che è New York, procurandosi le sue cicatrici lungo il percorso.
Tuttavia, niente che abbia affrontato è paragonabile alla sfida che rappresenta per lui il cuore di Ash Keeler, il suo compagno di squadra presumibilmente etero.
Ed essere innamorati non è l’unico pericolo che lui e Ash dovranno affrontare quando si riapriranno vecchie ferite ed emergeranno nuovi segreti che li costringeranno a mettere in dubbio vecchie alleanze.
cliccare sulle immagini per ingrandirle.
Questa recensione inizia con un commento molto professionale: sono sciolta sul pavimento in una pozza d’amore.
Lucinda 0 vs “coccolosità” 12.
Mi sono innamorata di Ash, il burbero e scontroso leone teriano, che nei volumi precedenti ha bistrattato Dex, fatto arrabbiare mezza unità Alpha (e anche la Beta, e pure la Theta) e maltrattato Cael per tenerlo al sicuro. Avete presente la stronzaggine che ha sempre sbandierato? Bene, preparatevi a rimanere stupiti.
Il romanzo comincia da dove l’avevamo lasciato alla fine del volume precedente: il padre di Dex e Cael, il sergente Maddock, sta minacciando Sloane e Ash con la mazza da baseball per le relazioni che li legano ai suoi figli. Dopo aver congedato Sloane, Tony racconta alcuni particolari della vita di Cael ad Ash. Particolari delicati, di cui sono a conoscenza solo lui e Dex, che spiegano parte dei comportamenti insicuri del giovane ghepardo. Ash capisce all’istante che, pur risolvendo i suoi problemi e i sensi di colpa che ancora lo dilaniano per la morte del fratello Arlo, se vuole stare con Cael deve aiutarlo a ritrovare la sicurezza in se stesso, minata nel profondo da una relazione avuta in precedenza.
Pur volendo disperatamente Cael, però, ad Ash riesce difficile dimostrargli il suo affetto, specialmente in pubblico. Per anni ha finto di essere ciò che non è, e ora si trova intrappolato nei suoi pensieri: vuole raccontare al ragazzo del suo amato gemello, della sua famiglia, del perché usa la rabbia come scudo contro chiunque, ad eccezione di lui e Sloane. Del perché, dalla prima volta che l’ha visto, ha capito che niente sarebbe più stato lo stesso, nella sua vita.
Ora che si profilava all’orizzonte la possibilità di avere di più, non riusciva a liberarsi dal disagio e dall’imbarazzo. La loro relazione era cambiata, che gli piacesse o meno. Le cose non potevano tornare come erano prima, ma se non riuscivano ad andare avanti, cosa avrebbero fatto?
Incespicando, un piccolo passo dopo l’altro, e soprattutto grazie alla grande dolcezza e determinazione di Cael, il teriano riesce a lasciarsi andare e a far emergere la persona tenera e premurosa che si nasconde sotto la sua scorza dura.
«Devo aver fatto qualcosa di giusto visto che mi ami.»
Cael aprì gli occhi, sbattendo le palpebre, e sorrise. Quel sorriso sarebbe stato la sua rovina. Senza concedersi del tempo per ripensarci, Ash premette le labbra contro quelle di Cael. Era caldo, e il suo odore invase ogni centimetro di Ash, allungandosi fin nella sua anima e illuminandolo dall’interno.Ash trasalì. «Cos’altro avrei dovuto dire?»
A Cael scappò una risata senza allegria a dispetto della lacrima che gli rotolò per la guancia. «Hai ragione. Cosa avresti mai potuto dire? Dopotutto, non è che tu abbia qualcuno che ti ama così tanto da sopportare una crudele pugnalata al cuore dopo l’altra, tutto nella speranza che un giorno tu possa ricambiare. Che tu possa pensare che questa persona sia abbastanza importante da provare per davvero a farti accettare il dolore e la paura. Io ti amo.»
Nel frattempo, una minaccia incombe sull’organizzazione dei THIRDS. I cadaveri spuntano e spariscono con una rapidità sorprendente, e la Destructive Delta capisce in fretta di poter far affidamento solo su se stessa. Qualcuno sta cercando di creare l’arma perfetta sfruttando alcune caratteristiche degli agenti teriani. Ma chi? E chi all’interno dei THIRDS sta facendo il doppio gioco per togliere di mezzo le prove?
La squadra si ritrova di colpo sotto attacco e, come se non bastasse, il più grande incubo di Cael riemerge dal suo passato per tormentarlo.
Ci vorrà un agente molto speciale per tirarli fuori dai guai. E accidenti, è impossibile non rimanere basiti davanti a questa specie di super eroe in tuta di pelle!
Inutile dire che ho adorato questo libro dalla prima all’ultima pagina.
Le caratterizzazioni della Cochet sono particolari, i suoi personaggi mai piatti e lineari: la dicotomia di Ash mi ha sorpreso e spiazzato, il dramma nella vita di Cael infuriare ed esaltare per come lo spinge a reagire.
Conoscere più a fondo il passato dei due agenti pone le basi per una storia fantastica, coerente e senza sbavature, dove trovano spazio anche gli altri membri dei THIRDS che abbiamo imparato a conoscere nei volumi precedenti. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, con alcuni colpi di scena piuttosto epici.
Ash e Cael: il burbero e il dolce. O forse il tenero e il forte.
Che succederà ora alla Destructive Delta? Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo della serie!
♦
In the Jungle, the mighty Jungle
The Lion sleeps tonight
In the Jungle, the quiet Jungle
The Lion sleeps tonight
[…]
Hush my darling don’t fear my darling
The Lion sleeps tonight
Hush my darling don’t fear my darling
The Lion sleeps tonightA-weema-weh, A-weema-weh, A-weema-weh, A-weema-weh
A-weema-weh, A-weema-weh, A-weema-weh, A-weema-weh
[…]
Dex!!! Esci dalla mia testa!!!
Scusate, ma da quando ho iniziato e finito questo quinto capitolo delle avventure dei miei cucciolotti preferiti, non faccio altro che andarmene in giro canticchiando questa canzone, che Dex con abile e subdola prontezza, ha infilato nel bel mezzo della cena del Ringraziamento a casa del sergente Maddock. E poco importa se Ash non l’ha riconosciuta e se probabilmente nelle intenzioni dell’autrice c’era solo uno dei tipici momenti di buffonaggine di Dex, io non ho potuto fare a meno di associarla alla bellissima e dolce storia che ci ha voluto raccontare in questo capitolo dedicato, appunto, al nostro amato Leone scorbutico (e anche un po’ stronzo, ammettiamolo) e al suo piccolo e feroce ghepardo.
Perché in fondo è questo che succede: man mano che Ash prende coraggio e rivendica pezzo per pezzo il suo diritto a essere se stesso, senza più temere il giudizio altrui, perdonandosi e aprendo il proprio cuore a Cael, pian piano la belva feroce e ferita che porta dentro di sé trova la pace e si “addormenta”.
Cael amava le sue mani. Ash era bello, robusto, minaccioso e a volte aveva un aspetto cattivo, ma lui conosceva l’anima dolce e gentile che stava all’interno della stazza del guerriero.
Ho detto bellissima e dolce perché in effetti è così che ho “sentito” la storia, perché quello di Cael e Ash non è un amore che nasce col botto, come fondamentalmente è stata la passione violenta che ha travolto Dex e Sloane, ma è un sentimento che è sempre stato presente tra i due, che è cresciuto timido tra le spine acuminate di un passato tragico che ha lasciato profonde ferite non solo in Ash, come già sapevamo, ma sorprendentemente anche in Cael. Si perché qui ci viene mostrato una parte del passato di Cael che forse un po’ ci sorprende, ma che ci permette anche di capire alcuni dei comportamenti del giovane ghepardo, nonché di inquadrare meglio le dinamiche della famiglia Maddock. Un passato che troverà il modo di interferire inaspettatamente nel presente.
Una parte di lui desiderava che non gli avesse detto nulla di niente. Odiava non esserci stato per proteggere Cael. D’altra parte, difficilmente avrebbe potuto prendersi cura di qualcuno che non aveva ancora conosciuto. Poteva proteggere Cael adesso, e aveva tutte le intenzioni di farlo.
Famiglia, ecco un’altra parola che continua a girarmi in testa, perché se mi chiedete di definire con una parola sola l’intero libro è proprio “famiglia” quella che sceglierei.
Famiglia è quella di Cael, Dex e Tony, fatta di momenti tranquilli, con il sergente che piega la biancheria e Cael che cucina biscotti, mentre Dex cerca di rubarglieli, con album pieni di fotografie imbarazzanti da mostrare ai fidanzati, e momenti di reciproca protezione, con un fratello disposto a tutto per proteggere l’altro anche da se stesso, e un padre che arriva a minacciare gli amanti dei propri figli con una vecchia mazza da baseball (Vecchia Betsy forever).
Ash era in piedi in silenzio accanto a Sloane nel retro del Dekatria mentre Maddock li fulminava con lo sguardo, le narici dilatate e la vecchia mazza malandata nella mano. Quanti altri si erano scontrati con… come l’aveva chiamata Cael? Giusto, la Vecchia Betsy. Quanti fidanzati potenziali ne avevano visto il lato brutale? E adesso eccolo lì, con ogni suo istinto che gli diceva di fuggire. Non era la prima volta che vedeva il loro sergente incazzato, ma quello era tutto un altro livello di incazzatura.
Famiglia sono Ash e Sloane uno per l’altro, da quando quelle di sangue di entrambi li hanno scacciati.
[…]non era mai stato uno che si fidava in generale. La fiducia ti lasciava vulnerabile. Ash l’aveva imparato molto tempo prima, per sopravvivere. I suoi compagni di squadra, i suoi amici, quelli abbastanza fortunati da essere chiamati famiglia si erano guadagnati la sua fiducia. Non l’avrebbe mai ammesso, ma considerava Dex parte della sua famiglia. Una specie di cognato seccante. Sei contento che renda felice tuo fratello ma, dannazione, a volte vorresti soltanto dargli un pugno su quella sua stupida faccia sorridente. Chi diavolo sorrideva così tanto, comunque? Un pazzo, ecco chi.
Famiglia è Calvin che si prende cura di Hobbs, sempre.
Famiglia è la Destructive Delta, i cui membri sono ormai legati l’uno all’altro da legami più forti e profondi di quelli lavorativi.
«Giusto,» concordò Dex. «Il legame che ho con la mia famiglia mi tiene sano di mente. Condividono con me la mia gioia e il dolore. Capiscono cosa significhi dare la vita per questo lavoro. Mi sostengono e io sostengo loro, grazie al nostro legame. Perché io farò tutto il necessario per non deluderli. Qualsiasi cosa affronteremo, finché ci sarà vita nel mio corpo, io lotterò per loro.» «Ammirevole, agente Daley, ma dove vuole arrivare?» «Anche la Destructive Delta è la mia famiglia. Magari non abbiamo legami di sangue, ma ciò non significa che non siamo una famiglia. Io Cael e Tony non abbiamo legami di sangue, ma siamo comunque una famiglia.»
Naturalmente oltre alla storia dell’amore che finalmente cresce tra Ash e Cael, l’autrice porta avanti le vicende generali dei THIRDS, con rivelazioni sorprendenti che ci fanno intravedere futuri cambiamenti, e che danno sempre più concretezza al mondo fantascientifico in cui si muovono i nostri ragazzoni preferiti. E lasciatemelo dire: il tenente Sparks “spacca”!
Dex prese il braccio di Cael, tirandoselo vicino mentre guardavano entrambi a bocca aperta la Sparks che emergeva dalle ombre vestita con un giubbotto di pelle nero aderente, pantaloni, stivali con i tacchi alti e, in mano, un arco di alta tecnologia.
È ancora una volta un romanzo in un certo senso corale, in cui non mancano momenti dedicati a Dex e Sloane e alle conseguenze del loro nuovo legame, che cominciamo a intuire non essere di così facile gestione come sembrerebbe;
Adesso ogni dannato agente teriano saprà che sei stato rivendicato come compagno da un Alfa che taglierà loro la gola se verranno ad annusare in giro con meno che buone intenzioni.
Un romanzo in cui, ancora una volta, ci viene lanciato un aggancio alla tragica storia di Seb e Hudson, in cui ancora Calvin e Hobbs ci rubano un pezzetto di cuore.
So che forse avrei dovuto soffermarmi di più su Cael e Ash, che sono i protagonisti, ma mi è impossibile farlo senza svelarvi particolari che se anticipati vi rovinerebbero la lettura.
La loro è una storia come dicevo dolce, ma in cui non mancano momenti tragici e in cui spesso si vorrebbe prendere in prestito la Vecchia Betsy per mettere un po’ di sale in zucca a un certo Leone testardo, ed è anche una storia di crescita, di accettazione e comprensione di se stessi che porta alla libertà dalle gabbie, reali e metaforiche, che ci circondano.
Cael scrollò le spalle in modo impacciato. «Immagino che tu faccia uscire fuori il meglio di me.» «È qui che ti sbagli.» Ash gli prese la mano nella propria e se la mise sul cuore. « Tu fai uscire fuori il meglio di me. Non avevo idea di cosa mancasse alla mia vita prima di conoscerti.» Lo sentiva fin dentro nel profondo. Quello che era, ciò che tutti pensavano di lui, non significava nulla paragonato a ciò che Cael credeva di lui.
Per entrambe le recensioni:
Editing:
FanArt:
Commenti
Nessun commento ancora.