Buongiorno, Feelers!
Eccoci oggi con la tappa conclusiva del Blog Tour dedicato al romanzo di “Trilogia nera” di Léo Malet. La nostra tappa è dedicata a descrivere le ambientazioni.
I romanzi La vita è uno schifo, Il sole non è per noi e Nodo alle budella, qui raccolti in un unico volume, formano la straordinaria Trilogia Nera di Léo Malet, un classico intramontabile della letteratura noir.
Il giovane Jean Fraiger è alla guida di un gruppo di anarco-comunisti che intende sostenere il proprio progetto rivoluzionario con una serie di furti e rapine. Innamorato perdutamente di una donna bellissima e sfuggente, ben presto si ritroverà a condurre da solo una spietata lotta contro il mondo.
André Arnal, aspirante artista, arriva a Parigi dalla provincia ma nel giro di poco finisce in prigione per vagabondaggio. Rilasciato dopo qualche mese, inizia una vita di espedienti e truffe insieme ad altri ragazzi come lui, senza una casa né un lavoro. Nemmeno l’arrivo dell’amore riesce a salvarlo da un destino che sembra segnato.
Da quando Paul Blondel, piccolo truffatore, ha conosciuto Jeanne, per amore di lei è finito in una banda dedita al crimine. Ma tutte le notti ha un incubo ricorrente, un piccolo uomo grigio che lo tormenta e che presto inizierà a infestare anche i suoi giorni, costringendolo a fuggire da tutto e tutti, a cominciare da se stesso.
Tre giovani disperati, accomunati da una vita fuorilegge, un amore impossibile e un grande malessere esistenziale, sono i protagonisti dei tre amari, magistrali romanzi che hanno riscritto il noir francese. Sono storie che non lasciano scampo: il lieto fine non è contemplato. Manifesto letterario e capolavoro indiscusso di Léo Malet, uno dei più grandi scrittori francesi del secolo scorso, la Trilogia Nera è una pagina fondamentale della letteratura del Novecento
«La vita era uno schifo.
La conferma veniva quotidianamente.
Mi sarebbe piaciuto avere dieci anni.
Non so perché ma mi sarebbe piaciuto avere dieci anni.
Un immenso desiderio di avere dieci anni.
La vita era uno schifo, era un ignobile
e spaventoso ingranaggio».
LE AMBIENTAZIONI
Un atto di banditismo d’inaudita ferocia è stato commesso questa mattina alla periferia ovest della città. Quattro uomini, a bordo di una macchina color marrone, hanno assaltato nei pressi delle Officine Folk il furgone speciale che trasportava la paga degli operai della fabbrica. Si stima che il bottino ammonti a circa cinque milioni di franchi.
Periferia. Banlieue: strade buie, officine, appartamenti malmessi, mercati poveri di cose e gente, odori, passi, bistrot e vino a buon mercato, scale da salire e scendere. Randagi di una vita randagia ad affollare i marciapiedi e mai il sole. Mai l’azzurro tra quei vicoli di erbacce e insegne cadenti, solo la luce giallastra e flebile dei lampioni a scavare le ombre sui volti, e neanche sogni.
Incubi sì, a buon mercato anche quelli, e nessuna assoluzione per i vinti.
Lì dove l’anarchismo individualista diventa crimine efferato, lì dove uomini e donne valgono meno di una moneta in una tasca bucata, si intrecciano le storie narrate in questa trilogia. Vagabondi in luoghi che non li vedono, oppure braccati, come bestie, a fiutare sangue e paura, o a coltivare il desiderio di un corpo accogliente. Attimi.
Non sono romantici, questi luoghi, non ci sono eroi o principesse, nessuna idea di futuro, nessun passato da rimpiangere, solo il presente e la fuga.
Malet racconta con maestria una realtà di confine, che lui stesso ha conosciuto nei suoi vagabondaggi d’adolescente, e ne descrive l’essenza: pietre e mattoni, asfalto rovente e nessun domani.
Luoghi che l’uomo ha costruito a immagine della sua marginalità, che resistono al tempo, abitati ora da altra umanità perduta, pervasi da odori e voci che vengono da lontano, echi dei peccati dell’Occidente vorace.
A scorrere le righe di della “Trilogia nera” ci si ritrova in un altro tempo, ma i passi degli uomini per queste strade hanno suoni conosciuti, se per un attimo ci pensiamo davvero.
Una lettura d’eccezione, un regalo che scavalca il tempo e lo spazio. Per ritrovarci, forse, al punto di partenza.
Consigliatissimo.
LE ALTRE TAPPE
Commenti
Nessun commento ancora.