Titolo: Vanthúku – Il risveglio del draghetto rosso
Autore: Burt O.Z. Wilson
Self Publishing su Amazon
Genere: Fantasy
Prezzo: € 9,90 (solo formato cartaceo)
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Risentimento, egoismo, paura: la sorte alterata da forma umana a mostruosa, volta alla rinascita. Burt O.Z. Wilson presenta un fantasy senza scrupoli di eroi vigliacchi e predatori, dominato da sangue, acciaio, artigli e ossa spezzate, evocazioni di morte da polvere e roccia rossa.
Nessun abitante dell’Impero conosce Vanthúku: le terre rosse oltre le montagne est, un tempo dominate dai grandi draghi estinti e i giganti del Mhòrk, ora avvelenate dai negromanti e infestate dai draghetti.
Ma cosa succederebbe se i due mondi fossero costretti ad incontrarsi?
E mentre antiche leggende raccontano di un errante nell’Impero ovest, e di un popolo delle ombre all’estremo sud, le terre rosse cadono al dominio di un uomo e all’unicità di un essere. Nel risveglio di forze antiche, scontri e tradimenti verso la supremazia di Vanthúku, s’intrecciano ambiguità, solitudine e rabbia di un soldato ripudiato e una donna portatrice di magia pura; di un furbo negromante e una coraggiosa guerriera; trafficanti mossi dalla cupidigia e uomini bestia.
Qual è il vero nemico da combattere?
Un libro che si lascia leggere in fretta, un’esperienza quotidiana raccontata come non lo fosse. Un fantasy parallelo al nostro tempo, che vive l’odio della diversità come paura e i sentimenti come motore ad affrontare la vita. Un viaggio dai risvolti spesso crudeli, ma vivi.
Passi sordi sulla pietra, il freddo. Rumore dal respiro che trattiene il pianto, dal vento improvviso. Hiulo piegò gli occhi ad un’altra folata, si voltò al boschetto.
«Lontana…» sussurrò, «senza sapere come ritrovarti».
Il bacio aveva aperto la speranza di una vita priva di solitudine, non con una donna obbligata all’ordine di servirlo. Lei era al comando di quel gruppo, forse di un’intera città, ma aveva scelto di amarlo.
Cercò i suoi tre compagni, nulla. Non era stato un sogno. Come poteva? Pensarlo era da stupidi, e lui non lo era. “No, davvero”. La mano toccò la fronte, la sentì viscida. «Sangue di traditore…» bisbigliò, «e ne scorrerà ancora, certo che lo farà. E non potrò rivederla».
Burt O.Z. Wilson legge e scrive di Horror, fantasy, sci-fi, thriller, ma il sogno irrealizzabile è diventare poeta. Il rifiuto all’immobilità lo costringe a spostarsi e per questo, durante i suoi lunghi viaggi, prende appunti di luoghi e persone; cerca di farli propri, li immerge nel mondo di fantasia che costruisce per sopravvivere. La natura è il suo habitat naturale: foreste verdi e fiumi dove scopre sé stesso; le città sono i posti dove impara a conoscere l’uomo: si ammala delle loro stesse abitudini, le ama ma cerca di sfuggirle.
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