Sidney ha una vita dura. La madre abusa di lei in modo inconcepibile, sia mentalmente che fisicamente. Un giorno le viene concessa la fuga che ha sempre voluto e si ritrova in un mondo che capisce a malapena. Ogni giorno è un grande sforzo sentirsi umana e non terrorizzata da tutto ciò che la circonda.
Sydney segue delle regole. Delle procedure. Un ordine. È l’unico modo che ha per riuscire ad andare avanti.
Quando uno sconosciuto bello e misterioso entra nella sua vita, Sidney comincia a crollare emotivamente. Ha problemi ad attenersi alle sue abitudini e ciò minaccia di fare a pezzi ogni speranza di una vita normale.
Questo sconosciuto la aiuterà come non potrebbe fare nessun altro, o le cose per lei peggioreranno?
Lui si porta dietro la sua serie di problemi e segreti e non è disposto a condividerli. Risolveranno insieme i casini del loro passato, o saranno uno la rovina dell’altro? La loro relazione al limite della follia, alla fine sarà destinata a morire?
Sto cercando di leggere tutto, o quasi, di K. Webster, perché mi piace davvero molto come scrive. Cerco di evitare i dark o comunque i libri dove si capisce che potrebbe esserci violenza, ma questo libro mi aveva incuriosito ed eccomi qua a fare la recensione.
Spero di riuscire a farla in modo decente, perché questa storia è un po’ insolita e difficile da recensire, dato che si rischia di dire troppo, rovinando tutta l’emozione e l’empatia che si prova leggendolo. Proviamoci.
Sidney è stata una bambina felice fino all’età di dieci anni, quando suo padre se n’è andato. La madre da quel momento è cambiata, diventando arrabbiata, fredda, cattiva e ha cominciato a sfogare le sue frustrazioni su di lei. Da allora sono iniziati i peggiori abusi mentali e fisici che sono durati undici anni, fino alla morte della madre.
A quel punto Sidney si ritrova a dover trovare un lavoro per mantenersi, perché comunque la madre l’ha lasciata senza nulla, nemmeno la casa. L’unica cosa che può fare è trovare qualcuno da accudire, perché altro non sa fare, dato che non è nemmeno andata a scuola e si è istruita da sola con i libri e internet. Viene aiutata da un’assistente sociale e psicologa, Tina, che poi diventa anche l’unica amica che ha. Riesce a trovare lavoro presso una vecchia signora malata e, oltre al lavoro, le viene dato un appartamento nello stesso edificio, l’appartamento 2b, appunto.
Qui conosce Liam, il suo vicino, un uomo particolare, solitario, di cui lei si innamora, ricambiata. Il loro è un rapporto platonico. A causa della madre lei ha le sue fobie: tra le altre cose odia essere anche solo sfiorata, odia il calore, quindi vive in un appartamento freddo e si lava con l’acqua fredda. La cosa strana è che a Liam va bene così e lei continua a trovarselo intorno in qualunque momento, senza nemmeno rendersene conto. Riescono a diventare intimi anche senza toccarsi. Lui la capisce, l’asseconda, l’aiuta, l’ascolta, sa tutto di Sidney, mentre lui non si confida; sembra anche lui un uomo distrutto dal passato e pare abbia un sacco di segreti. Lei non sa praticamente niente di Liam e della sua vita, se non che ha un fratello gemello che fa il militare.
All’improvviso, però, tutto finisce e Liam se ne va senza dirle nulla, lasciandola distrutta e incapace di capire.
Qualche giorno dopo, nello stesso appartamento, va ad abitare Lane, il fratello gemello di Liam, che è uguale nell’aspetto, ma completamente diverso nel carattere. Lui è autoritario quanto Liam era gentile. Naturalmente anche lui si innamora subito di lei, anche se la crede pazza per le cose strane che racconta. Sidney però, con Lane, sembra riuscire ad avere un rapporto più normale di quello che aveva con Liam.
Questa storia è davvero particolare, è toccante, triste e misteriosa. Nella prima parte con la coppia Sidney/Liam è tutto molto commovente, ci si immedesima con entrambi i personaggi; sono due persone che, in modo diverso, sono devastate e si soffre con loro, ma allo stesso tempo si percepisce che riescono a trovare una certa serenità stando insieme.
Con la coppia Sidney/Lane, invece, le emozioni sono diverse. Da un lato si apprezza Lane perché con i suoi modi autoritari “forza” Sidney ad affrontare le sue fobie e ad avere una vita normale, dall’altra, si soffre con la protagonista perché sembra che lui non la capisca, che non le creda e che la pensi pazza. Alla fine succederanno delle cose che lo faranno ricredere.
Anche se fin dall’inizio un po’ si intuisce quale sia la situazione, l’autrice ha saputo raccontarla in modo perfetto e a mantenere quel pizzico di mistero. C’è molto più di quello che sono riuscita a esprimere, ma non volevo rischiare di rovinare la lettura, so solo che non sono riuscita a metter giù il libro finché non l’ho finito.
Non saprei nemmeno etichettarlo come genere, di certo è un romance un po’ dark, ma non in senso brutto. È una bella storia d’amore, triste, dolce, appassionata, misteriosa. È una lettura un po’ diversa e la consiglio a tutti. Non ho dato 5 stelline perché, secondo me, il libro è troppo breve e in alcuni punti si ha la sensazione che manchi qualcosa o che sia scritto troppo in fretta.
Vi lascio con la poesia di Liam.
Lei è tutto.
Lei è la vita.
Lei è la morte.
Lei è la luce.
Lei è l’oscurità.
Lei è la mia felicità.
Lei è la mia tristezza.
Lei è il mio amore.
Lei è la mia ragione.
Lei è Sidney.
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