Quixote Edizioni (15 luglio 2019), acquistabile qui.
Lontano dalle stradine buie di Jacksonville, dove tutto è cominciato, ora Lukas conduce un’esistenza fuori dagli schemi nella brillante Miami. Tra gli amici, il gruppo rock, il surf e il suo mestiere di escort, non ha tempo di annoiarsi. E ciò gli va più che bene.
Quando però il suo sguardo incrocia per la prima volta quello di Andréa, la quotidianità in cui si culla da così tanto tempo è sul punto di implodere.
Tra dubbi, dolore e confronti, la vita che Lukas aveva imparato ad amare verrà rimessa in discussione.
La speranza di una relazione sincera sarà sufficiente per abbandonare tutto?
Lukas oserà affrontare i suoi sentimenti e aprire il proprio cuore ad Andréa, a rischio di soffrire di nuovo?
Una cosa è certa, dovrà fare una scelta.
Resta solo da sapere se sarà capace di fare quella giusta.
All’inizio, si sono posti delle domande sulle mie attività, sul fatto che avessi un appartamento di proprietà in una residenza elegante, un’auto di lusso e altro ancora. Hanno pensato anche che spacciassi, ma credo che la mia aria da tonto, quando hanno deciso di confidarmi i loro timori, abbia finito per convincerli del contrario.
Io spacciatore? La sola idea mi fa ridere. Sono un consumatore occasionale, ma niente di più.
Così mi sono inventato una fonte di reddito: un’eredità ricevuta dai miei genitori morti. Sono veramente deceduti, su questo non ho mentito, ma lo hanno fatto nella miseria e nell’indigenza più totale, e io non ho nessuna voglia di finire come loro.
Anche se li amavo profondamente.
So per certo che non sarebbero fieri di me se mi vedessero oggi, ma questo non ha nessuna importanza. Almeno, non devo preoccuparmi del futuro. Posso vivere serenamente la mia vita, senza nessuna paura.
Certo, fare l’escort non era quello a cui aspiravo all’inizio. Volevo studiare per diventare avvocato ed essere il paladino degli umili e degli innocenti. Ero un idealista ingenuo, ma ci ho messo poco a ricredermi, perché non c’era fine ai soldi da sborsare per tutto questo. Ho provato anche a ottenere una borsa di studio, ma senza successo, dato che non ero abbastanza bravo.
E poi una sera, davanti al club in cui avevo trovato un lavoro, mi è stata rivolta una domanda particolare con la promessa di una lauta ricompensa.
Poche ore, e mi sono ritrovato in mano l’equivalente di un mese di stipendio in contanti.
Non avrei mai pensato che racimolare una tale somma di denaro si sarebbe rivelato così semplice.
Ecco come tutto è cominciato: l’attrazione verso denaro facile.
Sapevo che con la mia bella bocca e il mio corpo più che piacevole, avrei potuto tentare l’avventura, così ho deciso di lasciare Jacksonville.
Desideravo iniziare una nuova vita, lontano dal luogo in cui ero cresciuto e in cui avevo visto i miei genitori uccidersi di lavoro. E, soprattutto, lontano da Cameron.
Mi sono lasciato tutto alle spalle, senza nessun rimpianto. E con “tutto”, intendo “praticamente niente”.
Ho detto addio alla mia esistenza mediocre e mi sono trasferito a Miami, entrando a far parte di un’agenzia, e il denaro è caduto praticamente dal cielo.
Per quattro anni, non mi sono mai fermato. Mi sono capitate delle cose belle e altre non troppo piacevoli. Dei tipi teneri, altri più violenti. Quelli che cercavano affetto e dolcezza e quelli che mi vedevano solo come un giocattolo, destinato a soddisfare le loro fantasie depravate e perverse.
Ho conosciuto sia il sesso tra le lenzuola di seta che quello nei club sadomaso. Serate in cui venivo semplicemente invitato al ristorante e altre in cui ero l’attrazione di un gruppo di uomini interessati solo a scoparmi.
Non ho mai rifiutato niente. Mi sono lasciato umiliare, ma mi sono anche lasciato abbracciare. Ogni lavoro ha dei lati buoni e altri meno buoni. Bisogna solo imparare a cavarsela.
E poi è arrivato Hugh, che mi ha offerto più soldi di quanti ne avrei mai potuti sognare.
Un weekend al mese con lui mi permetteva di ridurre in modo drastico la mia attività presso l’agenzia, quindi ho scelto di accettare la sua proposta.
Certo, non è il mio tipo ideale e sue serate private non sono neanche delle più piacevoli, ma non mi importa. Non voglio smettere di vederlo perché so che potrebbe capitarmi di peggio. Alla fine, ho lasciato l’agenzia di escort per mettermi per conto mio.
Scelgo i miei clienti. E li scelgo con cura.Gli ho confidato il mio bisogno di sicurezza economica, per provare a vivere diversamente. Del mio arrivo a Miami, dell’incontro con Hugh, poi con Richard. Gli ho detto tutto. Il sesso, la droga, il denaro. E mi ha fatto bene. Ho avuto la sensazione di liberarmi di un peso. Non riuscivo più a fermare il fiume di parole. Più mi confidavo, più mi sentivo leggero. Ho avuto l’impressione che la nefandezza rannicchiata nel profondo di me, che per anni si era nutrita del mio egoismo e delle mie disillusioni e dei miei inganni verso me stesso mi stesse lasciando man mano che mi raccontavo. La mia vita senza filtri, senza abbellire la verità, senza più nascondere niente.
Poi gli ho parlato di Andréa, di tutto quello che provo per lui, di quanto mi manchi, di quanto desiderassi ritrovarlo pur sapendo che era impossibile.
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