Mezza umana e mezza wyr, l’antica e potentissima razza dei draghi, Pia ha sempre cercato di nascondere a tutti le sue origini. Ma un giorno il suo ex fidanzato scopre la sua capacità innata di aprire qualsiasi serratura e la costringe a commettere un furto. Non si tratta di un furto qualsiasi: le chiede di derubare un drago multimiliardario. Pia riesce nella sua missione e ruba un penny dai suoi tesori, senza sapere che da quel momento in poi il suo sangue wyr tornerà a reclamare la sua parte. Prima ancora però, sarà il derubato a reclamare indietro la sua moneta, insieme alla ladra che ha osato sottrargliela. Lui è Dragos Cuelebre, nato insieme al sistema solare, predatore tra i predatori, il più temuto dei wyr. Ma quando riuscirà a catturare Pia, scoprirà segreti ed emozioni nuove, che lo uniranno a lei irreparabilmente, come una forza ancestrale. Insieme affronteranno la minaccia dei fae oscuri e le difficoltà della trasformazione che sta avvenendo in Pia, che ora è pronta ad accettare la sua natura wyr. Un’esplosiva miscela di magia e romanticismo tra le fortezze dell’Altra Terra e i grattacieli di New York, un mondo popolato di creature maestose e affascinanti, in cui sarà un piacere perdersi.
Il legame del drago è il primo volume della serie “Antiche Razze” della Harrison, autoconclusivo come tutti i libri che la compongono, un urban fantasy ambientato nel nostro tempo e nel nostro mondo, in cui però convivono umani e non umani. Questi ultimi, appartenenti alle antiche razze, sono wyr, demoni, fae di luce e oscuri, elfi e altri ancora che conosceremo in futuro. Tali creature risiedono di norma nei pressi di passaggi dimensionali per Altre Terre, mondi magici nati assieme alla stessa Terra, in cui il tempo scorre in maniera diversa.
I wyr sono animali che possono assumere sembianze umane e il loro leader è Dragos Cuelebre, un drago terrificante, grande come un jet, pericoloso, violento, rabbioso, antico quanto il mondo.
Pia è una wyr mezzosangue che non è mai riuscita a trasformarsi, sempre in fuga da chiunque possa avvicinarsi a scoprire la sua vera natura. Fa l’enorme errore di rivelare uno dei suoi poteri al fidanzato, un idiota che diventerà presto ex, e lui ne approfitta per ricattarla, obbligandola a derubare Dragos. Dopo il furto Pia fugge quanto più lontano possibile, ma sa che è tutto inutile, sa che Lui la troverà e che, probabilmente è già una donna morta.
Quando Dragos scopre il furto è accecato dall’ira, assetato di vendetta, ma anche sconcertato dal fatto che il ladro abbia, tra tanti possibili tesori, rubato solo un minuscolo penny lasciandone per di più un altro in cambio, assieme a un messaggio di scuse. Così, per la prima volta dopo secoli di noia, in cui nulla riusciva più a intrigarlo, si ritrova stupito e divertito suo malgrado. Darà la caccia a Pia per punirla e anche perché troppo incuriosito dall’audace ladra. Complice un incantesimo eseguito da Dragos mentre Pia a chilometri di distanza sta dormendo, alla curiosità si aggiunge presto l’attrazione fisica, un desiderio talmente forte e intenso da diventare una febbre.
Quando Dragos riesce a trovarla, piombando su di lei in senso letterale, Pia pensa sia giunta la sua ora, ma le tenta tutte per salvarsi. Dragos prova a mostrarsi spietato, come è sempre stato, ma il loro scontro si limita a essere verbale:
«Ho un sacco di domande da farti. Dimmi quello che voglio sapere e ti lascerò andare.»
«Sul serio?» Lei cercava di leggere la sua espressione.
Lui rise, con una risata roca e maligna.
«No.»
Non vi anticipo altro, se non che il romanzo si legge velocemente e si dipana in un susseguirsi di azione e forte passionalità.
Dragos è un personaggio fantastico, uno dei migliori di cui abbia letto nel genere paranormal. Cattivo e inquietante al punto giusto, possessivo e territoriale oltre misura, ma nello stesso tempo dotato di uno spiccato senso dell’umorismo, che pare risvegliarsi solo in presenza di Pia.
Il personaggio femminile è altrettanto accattivante. Pia è un incredibile miscuglio di forza e fragilità: determinata, intelligente, ma anche pazza e ironica. Non è affatto una figura complementare a quella del protagonista maschile, ma brilla di luce propria, e questo discorso varrà nei seguiti per tutte le protagoniste femminili della Harrison.
Accanto ai personaggi principali, faremo la conoscenza di alcuni secondari che diverranno protagonisti nei libri successivi: le sentinelle wyr di Dragos, la fae oscura Tricks, Quentin, il datore di lavoro e amico di Pia.
Lo stile della Harrison è impeccabile, e anche la versione italiana è ben curata. Se non avete mai letto questa serie, ma vi piace il paranormal romance per adulti, non potete perdervela. Dragos e Pia, in particolare, sono una vera bomba e le loro interazioni vi faranno sia commuovere sia divertire da matti.
Pensandoci, era davvero sexy, incatenato al pavimento. Lo sarebbe stato ancora di più se quello fosse stato il castello di Pia. Gli avrebbe mandato dei servitori che lo lavassero (tutti servitori maschi eterosessuali, che ovviamente avrebbero anche ripulito quella cella disgustosa, sparso delle candele, messo sotto di lui un materasso con lenzuola di seta e, be’, magari avrebbero lasciato una bottiglia di vino e due bicchieri), e poi lei sarebbe scesa nelle segrete e lo avrebbe provocato fino a farlo impazzire, salendo su di lui e strofinando il proprio corpo succintamente vestito su tutto il suo torso provocante. Peccato che non ci fosse alcun castello. E che non avesse servitori. I polsi di Dragos sanguinavano, sembrava una cosa dolorosa e per nulla divertente, e dovunque andasse c’era puzza di goblin. Ah, giusto, e le loro vite erano in pericolo.
«Sono sempre fuori di testa» borbottò.
Lui le lanciò uno dei suoi luminosi sorrisi machete, al di là della spalla. «Presto dovrai spiegarmi cosa vuoi dire.»
Lei sentì le guance scaldate dal rossore. «Non credo proprio.»
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