La fortuna dà e la fortuna prende.
Nel gioco, come nella vita, a volte basta poco per far sì che una considerevole vincita si trasformi in una disastrosa sconfitta.
Un bicchiere di troppo. Un accordo compromettente.
Un incontro. È così che tutto comincia.
Una donna che sorseggia un drink nel lounge bar del Bellagio.
Un uomo che le si avvicina.
Una scommessa sicura.
O forse un inganno. Nella “città del peccato” una truffatrice e un casinò controller giocheranno una partita senza regole e senza certezze, in cui la posta in palio sarà altissima: la loro vita… E forse anche qualcosa di più.“La vita è come il poker: anche se hai una pessima mano, arrivati a un certo punto non puoi più tirarti indietro”.
Quando Sagara ha annunciato di voler rimettere mano al suo romanzo “Fai il tuo gioco” non ho potuto fare a meno che applaudire mentalmente; ho sempre ritenuto l’altro solo una bozza, un romanzo incompleto, una storia in divenire. Il fare parte della collana You Feel che aveva come clausola un numero limitato di pagine, aveva chiuso in gabbia tutto il potenziale di Sagara come autrice.
Chi ha letto la prima versione e si approccia ora alla nuova non potrà non notare la differenza. I personaggi sono pieni, completi e complessi, ricchi di sfaccettature, la storia si sviluppa pienamente riempiendo quei vuoti che prima lasciavano perplessi.
Troviamo ancora la naturale capacità seduttiva di Corinne, il ferreo autocontrollo di Ryan, la passione che li intriga e li unisce, i segreti del passato di lui, i segreti del presente di lei.
Pur lontana dal mondo dark, Sagara riesce a inserire un’ottima connotazione suspense e arricchisce il romanzo di dettagli che coinvolgono il lettore.
Le strade di Corinne e di Ryan erano destinate a incrociarsi, prese nella rete di un gioco che a loro insaputa aveva come posta le loro vite.
Il banco vince sempre, e per vincere i nostri due protagonisti devono trasformarsi da pedine a banco.
Eccoli quindi studiare il gioco dapprima uno contro l’altro, in seguito contro chi li minaccia.
Ho amato molto Corinne, la sua capacità di comprendere Ryan, di “fregarlo” dimostrando ancora una volta, care signore, che anche il più cocciuto maschio alfa è domato da una femmina alfa.
«Fatti una doccia, Corinne» dissi stremato. «E se hai un minimo di coscienza concediti un orgasmo decente prima di tornare da me. Non ho intenzione di passare la serata a respingere le pretese di una ragazzina in calore.» La porta si aprì di scatto e Corinne si parò davanti a me. Nuda. E molto, molto arrabbiata. Incrociò le braccia sul petto, spingendo in fuori i seni. «Alza gli occhi, Ryan.» Cazzo. Senza che lo volessi lo sguardo mi era caduto sulle sue minuscole tette. «E se hai un minimo di coscienza smettila di raccontare stronzate. Potrò anche essere una “ragazzina in calore”, ma a giudicare dal rigonfiamento nei tuoi pantaloni non sono l’unica a provare una certa attrazione per l’altro. In ogni caso credo che seguirò il tuo consiglio e che mi godrò la tua doccia in modi che nemmeno immagini. “
Il rosa di Corinne fa breccia nell’onice di Ryan, gli entra nel profondo e lo piega, lasciandoci con un sorriso soddisfatto.
Qualcosa di caldo si sciolse dentro di me. Fu strano: mi ero trovato in quella stessa posizione con decine di altre donne, ma non avevo mai provato nulla del genere. Era come se Corinne fosse riuscita a farsi strada verso una parte di me che non sapevo nemmeno di avere. Solo che lei non l’aveva solo raggiunta: l’aveva conquistata. Era terribile e terribilmente affascinante al tempo stesso. Ma fu allora che mi accorsi di essere suo. Completamente.
Irrimediabilmente.
Anche l’integerrimo casinò controller ha un lato oscuro che minaccia di risucchiarlo, il suo passato è tutt’altro che limpido e non basta un presente vissuto in mondo integerrimo per proteggerlo.
Sudai freddo, mentre il ricordo di quello che avevo provato quando mi aveva coperto la bocca con un panno e ci aveva versato sopra dell’acqua tornava a tormentarmi.
Quanto tempo era passato prima che perdessi conoscenza?
Secondi? Minuti? Ore?
Uno scricchiolio improvviso mi fece balzare il cuore in gola. Tesi le orecchie, guardandomi intorno. La porta si aprì piano. Poco dopo sentii qualcuno avanzare verso di me
Provai una rabbia cieca, logorante.
Basta non voglio cadere negli spoiler quindi mi fermo qui.
È un libro ricco, completo da leggere tutto d’un fiato. Sagara hai fatto il tuo gioco e hai vinto.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Sagara Lux crede nelle seconde occasioni, benchÈ la vita non gliene abbia mai concesse.
Non ama parlare di sÈ, ma ama scrivere e dare a vita a personaggi capaci di colpire stomaco e cuore insieme.
Se volete, potete trovarla qui.
Sono veramente felice di leggere che questa versione ampliata rende finalmente giustizia al talento di Sagara, e alla storia di Ryan e Corinne che troppo aveva perso all’interno dei vincoli in cui era stata scritta.
Sono contenta anche io di sentirvi dire che tutto il lavoro che ho fatto su Blind ha dato i suoi frutti!
Ryan e Corinne mi hanno colpito da subito, in “Fai il tuo gioco” avevano mostrato un buon potenziale, che in “Blind” sono riuscita finalmente a sprigionare…
Grazie, Sag