♦ Traduzione a cura di Veronica Zana
Dreamspinner Press, acquistabile qui ♦
Quando la vita di Tyler Powell crolla a pezzi a causa di un orribile crimine, il bisogno di vendicarsi prende il sopravvento. Trascorre ogni istante di ogni giorno a rimettere insieme i cocci della sua esistenza spezzata, concentrato su un unico pensiero: la vendetta.
Si arrenderà alla rabbia e diventerà proprio ciò che odia di più al mondo, un assassino?
Solo l’aiuto dell’ispettore della Squadra omicidi Christian Martin, il poliziotto incaricato del suo caso, fa intravedere a Tyler la possibilità di cominciare una nuova vita nell’incredibile abbraccio di un altro amore pronto ad accoglierlo. Un amore che non credeva più di poter avere.
Ma Tyler saprà accettare quell’amore nella sua vita, oppure si è già perso per sempre? Per lui la vendetta è diventata più importante della sua stessa felicità? E della felicità dell’uomo che lo ama? Tyler è determinato a trovare un modo per avere giustizia senza sacrificare la speranza di un futuro con Christian, ma sarà difficile, se non impossibile. E alla fine sarà costretto a prendere una decisione drammatica.
Mi sono spesso domandata fino a che punto potrei arrivare se qualcuno dovesse far del male, o addirittura uccidere, qualcuno che amo. La risposta non è semplice come potrebbe apparire: la prima reazione sarebbe eliminare dalla faccia della terra il colpevole, una vita per una vita, ma poi, ripensandoci, nulla potrebbe restituirmi la persona amata e io mi troverei a dover convivere con la mia coscienza. Per questo motivo non mi sono sentita troppo in sintonia con il personaggio di Tyler.
Ma andiamo con ordine.
Tyler Powell è un uomo felice e appagato, con un ottimo lavoro e un uomo al suo fianco che lo ama con tutto il cuore, fino a una tragica sera in cui tutta la sua vita viene distrutta: durante una passeggiata col marito vengono assaliti, pestati duramente, e il suo compagno viene ucciso. In questa prima parte del libro soffriamo con Tyler che cerca di affrontare il lutto, il dolore;, lo scopriamo preda della paura, che non lo fa uscire di casa e, lentamente, impariamo a conoscere Christian Martin, detective incaricato delle indagini sul caso, che si insinua nella nube di dolore che lo avvolge.
Mi sono sentita molto più vicina a Christian, alla sua dolcezza e delicatezza nell’approcciare Tyler, al rispetto dimostrato verso il dolore, all’empatia che pervade il suo agire, anche se, a un certo punto, anche lui compie una scelta non condivisibile, visto anche il ruolo che ricopre.
Da questo punto prende corpo la seconda parte della storia: Tyler da uomo pacifico e tranquillo, si trasforma in vendicatore assetato di sangue, armato di pistola che, preda della rabbia, arriva a uccidere.
Avendo già detto troppo evito di andare avanti e lascio a voi scoprire l’evoluzione della vicenda.
Il romanzo ha un buon stile narrativo, è scorrevole e, soprattutto nella prima parte, capace di far provare al lettore la sofferenza del protagonista. Quello che non ho apprezzato sono le scelte compiute e le conseguenti azioni di Tyler e Christian e, a tal proposito, sarei ben contenta di avere le vostre opinioni al riguardo.
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