I genitori snob di Archie vogliono che lui conosca una brava ragazza… come farà lui a spiegare che invece si è innamorato di un cattivo ragazzo?
Innocente, adorabile e non dichiarato, Archie Arandale vorrebbe tanto avere qualcuno di speciale nella sua vita. Una festa di Natale organizzata dalla sua compagnia di gestione patrimoniale è l’ultimo posto dove si aspetta di incontrare l’uomo dei suoi sogni.
Con il giubbotto di pelle, i tatuaggi e i piercing, Cal Turner fa voltare tutte le teste nel momento stesso in cui entra. Decisamente non è in cerca di un ragazzo, ma il fascino esitante di Archie cattura la sua attenzione, e sgattaiolare via durante la festa per divertirsi un po’ non fa che rendere ancora più interessante una serata noiosa.
Dopo il loro sfrenato ed elettrizzante incontro, Archie è impaziente di fare nuove esperienze, e Cal è ben felice di accontentarlo. Il bisogno di segretezza implica che può essere soltanto una scappatella occasionale; eppure, man mano che passano del tempo assieme, avvicinandosi al Natale, i loro sentimenti si fanno più intensi di quanto entrambi avessero preventivato. Come farà Archie a trovare il coraggio per dire alla sua famiglia di Cal, quando Cal è il completo opposto della “brava ragazza” in cui speravano?
Si avvicina il Natale e come ogni anno Jay Northcote ci regala una storia perfetta per il periodo: ricca di romanticismo e buoni sentimenti, ma con quel pizzico di complicazioni che basta a renderla ancora più appassionante.
Il primo incontro tra Archie e Cal è a dir poco incandescente, perché l’attrazione reciproca spinge Archie a superare le proprie insicurezze e buttarsi tra le braccia del bellissimo sconosciuto dall’aria pericolosa ma l’animo gentile. Cal viene da un ambiente molto diverso da quello di Archie: è un tatuatore che va in giro in moto e nulla a che fare con il mondo snob in cui è cresciuto il ragazzo, eppure è attratto dalla sua aria timida ed è felice di poterlo aiutare a liberarsi di una verginità che ormai gli pesa, al pari delle aspettative della sua famiglia.
Quella sincerità era come un raggio di sole. Cal aveva incontrato fin troppi uomini che cambiavano di continuo fingendo interesse o disinteresse a seconda di quello che conveniva loro. Archie era diverso, rinfrescante. Lo baciò di nuovo, mettendogli una mano dietro il collo per tirarlo più vicino.
La famiglia di Archie rappresenta un grosso ostacolo allo sviluppo di una relazione vera e propria tra i due ragazzi, perché i suoi genitori e i fratelli non sanno nemmeno che è gay e Archie ha paura di confessarlo, spaventato dalle opinioni non propriamente positive che hanno espresso in passato. Ma come si può costruire qualcosa di vero, se ci si deve nascondere?
Archie era già diventato importante per lui, facendogli provare cose che non era abituato a provare, e desiderare cose che non era abituato a desiderare. Se avessero continuato a vedersi, sapeva che sarebbe stato sempre più difficile mantenere occasionale quella relazione. Senza garanzie che Archie uscisse allo scoperto nel futuro prossimo, non era sicuro di voler rischiare di affezionarsi ancora di più.
Il clima festoso e le riunioni di famiglia per Natale fanno da sfondo alla sofferenza di Cal, che vorrebbe stare con Archie alla luce del sole, e a quella dello stesso Archie, che deve trovare il coraggio di rischiare per poter finalmente essere se stesso.
Il lato drammatico della vicenda è leggero, eppure come sempre Jay Northcote riesce a trasmettere messaggi importanti senza eccedere nella sofferenza, raccontando la storia di questi due ragazzi che si scoprono innamorati e cercano la felicità.
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Qui l’autore su Feel.
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