♦ Traduzione a cura di Victor Millais
Dreamspinner Press, acquistabile qui ♦
Dopo una relazione durata vent’anni e a sole due settimane da una crociera a lungo attesa da entrambi, il marito di Seth Wilder si suicida. La coppia non aveva stipulato una polizza di annullamento e Seth non può chiedere un rimborso. Bryce McFarland, compagno di palestra di suo marito, comprende la situazione e, quando Seth glielo chiede, acconsente ad accompagnarlo, per permettergli di recuperare il denaro e non essere costretto a cancellare i suoi piani. È una gentilezza inaspettata, che Seth accetta con gratitudine.
I due non hanno niente in comune. Seth è un solitario autore di romanzi, mentre Bryce è un incallito utente di Grindr che trova difficile impegnarsi seriamente. Per necessità, e nonostante le differenze in apparenza insormontabili tra loro, i due sviluppano un incerto rapporto. Con il proseguire del viaggio attraverso le Isole Britanniche, Bryce aiuta Seth a fare i conti con la morte improvvisa del compagno, mentre Seth scopre a sua volta le cause della fobia di Bryce.
Le relazioni nate in crociera raramente funzionano e sarebbe sensato resistervi, nonostante la tensione erotica. Ma la luna piena e le brezze di fine estate favoriscono le situazioni impossibili, facendo cadere le barriere e sbocciare un nuovo amore.
Devo confessare che la ragione per cui ho deciso di leggere questo libro, al di là della storia, è l’età dei personaggi principali. Di rado ci imbattiamo in cinquantenni, almeno da che ho memoria, in genere l’età varia da venti a trent’anni o poco più, e via via che l’età aumenta diminuiscono le storie che vedono protagonisti più “attempati”, più vicini a me anagraficamente, badate bene: ho parlato di età anagrafica, perché nell’animo sono un’eterna ragazzina romantica.
A questo punto che dire? Sono molto combattuta: non posso affermare che mi ha colpito particolarmente, per quanto sia scritto bene, in modo scorrevole e delicato, altresì non posso dire che sia brutto o da bocciare, proprio per gli stessi motivi. Fondamentalmente, non sono riuscita a entrare in sintonia con i personaggi, in particolare con uno di loro: Seth.
Seth e il suo essere perfettino e a modino; Seth e il suo appoggiarsi al mille percento al compagno Mark per tutto ciò che riguarda il vivere quotidiano; Seth e il suo non essersi reso conto della malattia di Mark che lo ha spinto al suicidio, piuttosto che costringere l’amato ad assistere alla sua inesorabile parabola discendente; Seth, che nonostante siano passate solo tre settimane dalla morte del marito, con cui ha trascorso ben vent’anni insieme, pur di non perdere i soldi di una crociera progettata con lui, non esita a partire. Certo… c’è il dolore, lo sgomento, il rimorso per non essersi reso conto del problema, tutto quello che volete, in ogni caso mi è risultato piuttosto antipatico.
Il suo opposto è Bryce, amico ma non così in profondità, da come si evince nel corso della narrazione, del defunto marito di Seth, che, su suo invito, lo accompagna in viaggio. Bryce è un imprenditore edile, una persona attiva, che preferisce trascorrere il tempo a lavorare all’aperto piuttosto che rinchiuso tra quattro mura, uno spirito libero in tutto e per tutto, che utilizza Grindr come carnet degli appuntamenti, anche se, sotto sotto, i suoi veri desideri sono altri.
Due poli opposti che lentamente ma inesorabilmente si attraggono e si avvicinano.
Detto questo lascio a voi la decisione di leggerlo o meno, a prescindere dai sentimenti contrastanti non sono certo pentita di averlo fatto: come ho già detto è una storia scritta molto bene, piacevole, e in alcune parti anche divertente, soprattutto quando le due personalità si contrappongono dando il via a dialoghi frizzanti e scoppiettanti.
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