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Se la vita che hai sempre conosciuto fosse un’immensa bugia, saresti in grado di tirartene fuori? E tutto sommato, vorresti?
Cyrus Nance ha ventisette anni, una famiglia ricca alle spalle e una carriera brillante davanti a sé. Il suo è un futuro scritto, un successo assicurato. Per tutti.
Eppure qualcosa agisce nell’ombra. Forse il destino, forse la volontà di chi lo ha avvolto nella menzogna.
Tuttavia, quando si ritrova in una clinica psichiatrica e l’eco degli esperimenti alieni a cui è stato sottoposto diventa ossessionante, Cyrus è costretto a mettere in discussione ogni cosa.
Ogni cosa, di quel che ricorda.
D’altronde, quando sei in coma riuscire a rendersi conto del tempo che scorre è troppo difficile, e la mente sa essere subdola inquietante. Nella realtà come nella fantasia.
“Io sono morto dentro. Loro mi hanno ucciso. Loro mi hanno preso e mi hanno fatto… qualcosa. Ero solo? Non ricordo. Non. Ricordo. Un. Cazzo.”
Cosa fareste se un bel giorno vi svegliaste e non sapeste più chi siete? Cosa fareste se non riusciste più a ricordare nulla del passato se non piccoli scorci, e nemmeno del tutto certi? Se foste consapevoli che nella quotidianità vi stiano prendendo in giro? Se quello che vi raccontano è solo una macchinazione per farvi fare o pensare cose reali quando invece non lo sono affatto?
Queste sono le domande che “The Fallen Boy” vi presenterà davanti agli occhi per tutte le pagine che sfoglierete.
Cyrus è “rotto”. Costretto a vivere nelle parole altrui. Costretto a fidarsi di chi gli sta accanto: Liam.
L’unica persona di cui si ricordi. L’unica persona che crede di amare, perché questo è ciò che gli dicono. E lui si fida anche se, piano piano, qualcosa dentro la sua anima si muove. Cerca di uscire da quella prigione fittizia, ma terribilmente vera.
Ma chi è realmente Liam? Chi è questo personaggio che dichiara amore ma che si contraddice ogni volta?
Possono il calore umano, il sesso, provare la purezza del sentimento?
“Non mi disgusta abbastanza ciò che sta avvenendo sotto ai miei occhi? E non provo vergogna di me stesso per aver permesso a Liam di svegliarmi in quel modo, stamattina? Cazzo, secondo lui era una cosa divertente e simpatica, ma il disagio che ho provato a ritrovarmi il suo cazzo in bocca, mentre ancora avevo gli occhi chiusi, non è stato affatto sinonimo di ilarità. Non con quella prepotenza, con quella violenza, con quell’arroganza di sapere di potermi usare come e quando vuole.”
Ma Cyrus, fortunatamente, non è solo; una presenza, un ricordo si fa vivo: Nowell.
Quel dottore che tanto lo attrae, ogni volta che incontra il suo sguardo, il suo cuore perde un battito.
Nowell che con le sue parole, con la sua sicurezza dimostra di conoscerlo meglio di chiunque altro, di amarlo più di chiunque altro.
“Capisco che ti ha avvelenato” prosegue, a un soffio dalle mie labbra “e che, forse, io non sarò neanche mai in grado di succhiarti via tutto quel male che ti ha instillato dentro. Capisco che hai bisogno di essere amato, finalmente, ma che hai paura anche solo di pensarci.”
Una corsa contro il tempo, un salto nella dimensione della mente umana, tra passato, presente e futuro; un futuro incerto che non ammette sbagli. Non più.
Cyrus e Nowell dovranno far fronte ai misteri e alle trappole che incontreranno durante il loro essere all’interno di un incubo, o forse no.
“The Fallen Boy” è un romanzo breve, una puntata di quella che, dalle premesse, sarà una serie intricata e ricca di colpi di scena, in cui perdersi.
Con una trama complessa, salti temporali e realtà parallele, non è facile da seguire. Bisogna prestare attenzione a ogni capitolo, a ogni titolo e a ogni avvenimento. Il pov alternato ci fa capire il disagio di Cyrus e la perseveranza di Nowell.
C.K Harp ha creato un mondo terribile, dove non c’è spazio per riflessioni, in cui alcuni sentimenti sono un’ àncora di salvataggio, ma altri fanno cadere nel vuoto di un’anima devastata e incomprensibile.
“Alcuni fantasmi vanno semplicemente chiusi in un cassetto di amianto. Alcuni fantasmi vanno sconfitti con l’indifferenza. Questa è la verità, e chiunque dica il contrario, chiunque sostenga che bisogna sempre combattere, non ha mai varcato la porta di un inferno.”
Recensione:
Editing:
Grazie di cuore! Sono felice vi sia piaciuto, è così complesso, il nostro Cy, che a volte faccio fatica a capirlo io stesso :d Grazie davvero, smackeve! <3 C.K.