Spin off della serie Cut & Run ° Armi & Bagagli.
♦ Traduzione a cura di Caterina Bolognesi.
Triskell Edizioni – acquistabile qui ♦
Quando Nick O’Flaherty raggiunge la scena di un duplice omicidio e ci trova un testimone oculare, pensa che quello sia il suo giorno fortunato. Ma non appena scopre che il testimone soffre di un’amnesia così seria da non riuscire neppure a ricordare il proprio nome, rimpiange di non aver seguito l’istinto e di non essersi preso una vacanza.
Poi il suo fidanzato ed ex componente della squadra di Ricognitori di cui facevano entrambi parte, Kelly Abbott, lo raggiunge a Boston e Nick si ritrova con le mani un po’ piene, mentre il caso e la sua vita privata collidono. Il testimone, che lui stesso ha ribattezzato “JD”, è pedinato da Julian Cross, un ex sicario della CIA. Per complicare ulteriormente le cose, JD sviluppa una sorta di attaccamento verso Nick che lui fatica a non corrispondere, mentre indaga per scoprire la sua vera identità.
Mentre tentano di capire se JD è un amico o un nemico, le indagini sul crimine li portano sulle tracce di un mistero molto più vecchio. Quando qualcuno tenta più volte di eliminarli, Nick è costretto a prendere come alleati alcuni vecchi nemici per risolvere un crimine di cento anni prima ed evitare che lui e Kelly finiscano a loro volta sui libri di storia.
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«Stai cercando di rompere con me? Perché è quello che sembra.»
Ed eccoci qua per un nuovo capitolo con protagonisti i “porcellini porcellosi” che abbiamo imparato ad amare tanto.
Onestamente, in puro stile romance, mi ero immaginata situazioni che avrebbero messo a rischio un rapporto appena nato, magari una sbandata di uno dei due, forse un litigio… non so, una serie di componenti in grado di tenere alta l’attenzione del lettore per avere un ricongiungimento finale.
Niente. Di. Più. Errato.
La Roux intesse una trama avventurosa – una sorta di caccia al tesoro con un cimelio storico da scovare – alla vita che Kelly e Nick stanno cercando di condurre e al rapporto che fanno funzionare anche a distanza. In qualche modo si ritorna a una trama che non è incentrata sulla storia d’amore, ma diventa un percorso che i protagonisti seguono fianco a fianco e che li condurrà a scelte a volte anche sofferte.
Ritroveremo Nick che ha ripreso il suo lavoro alla omicidi di Boston, un fidanzato che vive in un altro Stato e che lo raggiungerà per qualche giorno, un caso di furto con omicidio e una vittima, JD, che potrebbe rivelarsi un sospettato, anziché un testimone dei fatti.
L’intreccio del caso con una serie di avvenimenti storici riguardanti la Guerra d’Indipendenza è accurato, amalgamato bene con dei misteri che potrebbero portare alla massoneria e a scoperte scientifiche.
In tutto questo, il rapporto di Nick e Kelly fa emozionare perché pulito, lineare e semplice; un rapporto che già sapevamo essere profondo per il loro vissuto, che li porta alla fiducia cieca l’uno per l’altro, e che in questo secondo volume si rafforza ulteriormente, se possibile.
Nick lo attirò più vicino e fece scivolare la mano sotto il suo giacchetto, posandogliela sulla base della schiena. Lo baciò gentilmente, con la folla che passava attorno a loro. Kelly si rese conto che, con tutta probabilità, era la prima volta che avevano una simile dimostrazione d’affetto in pubblico, e a nessuno dei due importava.
L’uomo posò la tempia sulla sua e gli sorrise contro il collo. «Mi sei mancato.»
«Anche tu.»
Non c’è nulla che Nick non farebbe per Kelly e, di contro, il compagno è sempre presente, una roccia sulla quale Nick può contare ogni istante. Il loro rapporto è basato sulla fiducia e sul dialogo, non hanno bisogno di tenersi nulla nascosto, anche gli aspetti più dolorosi del passato che si vorrebbero dimenticare.
Scopriremo in modo delicato, senza fronzoli o sovrastrutture, altri pezzi del passato di Nick, ciò che poteva diventare e da cui è scappato tanti anni prima; verremo a sapere anche di cosa si occupa Kelly quando è lontano dal suo compagno e perché ha dedicato la sua vita post-Marines a questa sorta di “missione”.
«Capisco la tua lealtà nei suoi confronti, ma non sono abituato a muovermi alla cieca,» continuò l’altro, con tono gentile e persuasivo.
«Nick è cresciuto qui,» gli rispose piano. «Durante il periodo in cui gli adolescenti o vanno a far baldoria o vengono iniziati. Afferrato?»
Julian annuì.
«A diciassette anni, Nick ha scelto i Marines per evitare la mafia. È tutto quello che so.»
L’uomo annuì di nuovo e fece un sorriso triste. «Un po’ come scegliere la RAF per evitare l’IRA.»
Il tutto viene raccontato con naturalezza, senza soffermarcisi troppo, perché in fondo Nick e Kelly si conoscono talmente bene che approfondire alcune situazioni non è necessario; noi lettori siamo come degli spettatori di questo amore pulito, puro, senza dietrologie, senza necessità di prove continue da superare.
Perdonate il confronto, ma mi è quasi impossibile non pensare a quanto siano diversi da Ty e Zane della serie principale: come questi ultimi sono complicati e parchi nel manifestare ciò che sentono, così per Nick e Kelly è naturale come respirare far vedere al mondo che si appartengono.
Certo, l’attaccamento che JD proverà per Nick farà perdere qualche battito, lasciando un leggero timore che qualcosa possa incrinare un rapporto così bello; così come il caso a cui lavorano potrebbe far riflettere Kelly su cosa li aspetta per il futuro, qualcosa come una vita in attesa, sempre aspettando una telefonata che potrebbe cambiare tutto.
Incontreremo di nuovo Julian Cross, anche lui con profonde motivazioni che lo spingono a cercare la Rosa-Croce, e non vi nascondo che mi sono emozionata di fronte a una promessa che Nick gli fa, perché le sue promesse non sono mai “tanto per”: lui farà sempre il possibile per mantenerle.
Nick sarebbe andato fino alla fine del mondo e si sarebbe persino strappato un pezzo della sua stessa anima pur di mantenere una promessa. Kelly lo vedeva già pronto a farlo, a gettare un altro pezzo di se stesso tra le fiamme.
Non descriverò la trama, dovrete immergervi da soli in questa avventura in stile Wilbur Smith, né vi racconterò oltre dei tasselli che formano il passato di questa coppia così divertente e appassionata, però, sì, posso dire che le scene d’amore non sono molte, ma con una carica erotica talmente forte da far quasi girare la testa.
Kelly lo baciò senza alcun freno, con movimenti a volte impacciati che non facevano che eccitarlo ancora di più. Adorava quando il suo amante si comportava così. I loro incontri finivano sempre col diventare violenti, sporchi e rumorosi.
Grugnì un avvertimento a cui l’altro rispose con un gemito e avvolgendogli le braccia attorno al collo, poi lui invertì le loro posizioni, schiacciandolo contro la pulsantiera.
Kelly gli afferrò i capelli con entrambe le mani e tirò.
«Cazzo,» sibilò Nick, premendo il sesso duro contro il suo. «Non potevi aspettare altri cinque minuti, prima di cominciare?»
«Mi dispiace,» ansimò Kelly. «Davvero, ma non ce l’ho fatta. Tu che fai il cazzutissimo genio criminale con la mafia, poi il tuo discorso su inizi, finali, eternità e anelli, e quel cazzo di tono di voce che usi quando ce l’hai duro o sei ubriaco. Dio! È tutta colpa tua!»
Unica pecca? Se proprio devo dirlo fuori dai denti, è la quasi assenza di Ty e Zane, presenti solo in un piccolo cammeo ma che lascia il segno; Nick è un uomo integro che odia le menzogne, perdonare completamente per lui è ancora difficile.
Nota a margine, ma non meno importante: il testo è privo di refusi e la traduzione impeccabile, e per questo dico grazie a chi ne ha curato la stesura.
Libro straconsigliato.
◊ Ordine di lettura della serie principale e della spin-off Sidewinder ◊
Armi e bagagli non è semplicemente una serie, ma un mondo a se stante creato da Madeleine Urban e Abigail Roux. Per questo motivo, aggiungiamo qui un ordine di lettura consigliato di tutti i libri che comprendono questa ambientazione!
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