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In un mondo che nega le emozioni, dove gli Psy al potere puniscono qualsiasi segno di desiderio, Sascha Duncan deve nascondere tutto ciò che prova e che la bolla come imperfetta. Rivelare i suoi sentimenti, infatti, significherebbe condannarsi all’orrore della “riabilitazione”: la completa cancellazione psichica di tutto ciò che è stata.
Metà umano metà animale, Lucas Hunter è un Mutaforma, affamato di quelle stesse sensazioni che gli Psy rinnegano. Dopo secoli di difficile coesistenza, le due razze si ritrovano sull’orlo di una guerra a causa di una serie di brutali omicidi, di cui sono state vittime diverse donne Mutaforma. Lucas è determinato a trovare l’assassino, appartenente alla razza Psy, che ha massacrato una sua compagna di Branco e Sascha è il suo biglietto per entrare nella loro società strettamente sorvegliata. Presto, però, Lucas scopre che quella gelida Psy è capace di “sentire” e provare passione, e l’animale che è in lui ne è affascinato.
Intrappolati tra i loro due mondi in conflitto, Lucas e Sascha dovranno scegliere se rimanere legati alle loro identità, o sacrificare tutto per assaporare la tentazione più oscura…
Prima di raccontarvi le mie impressioni su questo libro lasciatemi dire una cosa…GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE MILLE, HOPE EDIZIONI! Grazie per aver portato questa serie in Italia! Di Nalini Singh ho letto tutti i libri tradotti, sia la serie fantasy Guild Hunter – quando l’hanno interrotta mi sono arrabbiata tanto – sia la serie contemporanea. Questa serie, la Psy Changeling, la conoscevo, ho letto vari estratti in giro per il web che mi hanno incuriosito molto, ho sperato, incrociato le dita che qualche casa editrice la notasse e decidesse di portarla in Italia. E finalmente è successo, quindi scusate se quanto scriverò sarà delirante e fangirlante ma sono troppo, troppo contenta!!!
Cercherò di evitare qualsiasi spoiler, e di fare in modo che questa recensione abbia lo stesso risultato di quei bocconcini che accompagnano l’aperitivo, e cioè di stimolare la fame, in questo caso di stimolare la vostra curiosità e voglia di leggere questo libro.
Parto con il dirvi che questo libro per me è perfetto! Racchiude tutto quello che cerco in un romanzo: una bella storia, dei bei personaggi, un pizzico di mistero e anche della morale. Secondo me un libro, per essere interessante, deve avere una trama che si sviluppi coerentemente, anche se si tratta di un paranormal o di un fantasy e, soprattutto, deve avere dei personaggi credibili: se poi insegna qualcosa è il top.
La Singh in questo è bravissima, ha creato una storia davvero interessante e appassionante con dei personaggi molto complessi e pieni di sfaccettature, personaggi che ti entrano sottopelle e vanno dritti dritti nel cuore. Sascha e Lucas sono diversi come il giorno e la notte, apparentemente destinati a non incontrarsi mai, ma non dimentichiamo che ci sono dei momenti in cui la notte incontra il giorno. Così succede a loro due, i loro punti di incontro saranno un progetto di lavoro e un mistero da risolvere.
Le caratteristiche dei due popoli – Psy e Mutaforma – mi hanno fatto pensare al ghiaccio e al fuoco, l’uno può soffocare l’altro e l’altro può sciogliere il primo ma entrambi possono provocare delle scottature. Apparentemente si trovano agli opposti, con visioni del mondo molto diverse, eppure per certi versi si somigliano. Hanno delle caratteristiche in comune: gli Psy sono più cerebrali e orientati verso l’interno, “leggono” la mente; di contro i Mutaforma sono più fisici e orientati verso l’esterno: “leggono” il corpo. Entrambe le specie sono maestre nell’interpretare i segnali che captano. I primi sono freddi, glaciali, i secondi invece sono caldi, e si sa che il calore può sciogliere il ghiaccio.
Ho amato molto Sascha, il suo ritenersi una psy “difettosa”, vederla prendere coscienza della sua vera essenza, evolversi e imparare a rapportarsi con Lucas e il suo branco è stato in alcuni momenti esilarante ma in altri molto intenso.
Lucas le è sempre accanto, e anche se in principio lo fa per indagare sugli Psy poi, piano piano, si lascia conquistare da Sascha e dal suo essere “difettosa”. La vicinanza con Sascha lo spingerà a guardare dentro se stesso, e a guardare con occhi diversi il suo branco, lo spingerà a cambiare e anche lui compirà un’evoluzione. Evoluzione che si rifletterà anche sul branco, dato il suo ruolo.
Voleva quella donna con una fame che non aveva mai provato prima. Voleva devastarla, adorarla, marchiarla. Ma anche la pantera sapeva che Sascha doveva andare da lui di sua spontanea volontà. Non potevano esserci dubbi tra loro, nessun confine e nessuna esitazione, perché, quando la pantera avrebbe spezzato le proprie catene invisibili e la fame animale avrebbe preso il sopravvento, lei avrebbe dovuto fidarsi completamente di lui. Altrimenti, si sarebbero fatti male entrambi.
Altro punto di forza di questa storia è l’ambientazione. La Sigh ha ambientato la storia in un mondo contemporaneo, con tocchi di futuro che ho riscontrato in diversi film e libri fantascientifici: per esempio la disumanizzazione, il creare, o meglio, cercare di creare una razza che somigli ai robot e che comunichi usando il pensiero. Tutti connessi in un unica grande mente, una sorta di intelligenza collettiva, tipica delle api.
L’autrice gioca molto sulla dualità delle due razze, e lo fa anche nell’ambientazione personalizzandola e adattandola alle loro caratteristiche. Gli Psy vivono in città, e case monotone e prive di vita e colore, i Mutaforma invece vivono a stretto contatto con la natura, in case piene di colori e profumi.
«Ho così tanto da imparare.» I suoi poteri stavano crescendo, cambiando, si stavano trasformando. «Abbiamo una vita.» Voltandosi, Sascha lo avvolse con le braccia e gettò indietro la testa mentre lui la sollevava per farla roteare. La sua risata scintillò lungo la Rete di Stelle, una gioia lampeggiante che colpì ogni mente al suo interno. Era una rete piccola e poco consapevole, ma in quel momento era molto, molto più forte di quanto la PsyNet avrebbe mai potuto sperare di essere.
Amo come scrive e i personaggi che riesce a creare sono fantastici (in particolare i maschi…uh uh hottissimi), i protagonisti ma anche i secondari sono ben caratterizzati, ognuno di loro con un tratto distintivo che li rende diversi ma anche complementari. La dimostrazione che diverso non è male, e che non si deve fare di tutta l’erba un fascio.
Lo stile è esattamente come lo ricordavo, ricco e accattivante, non riuscivo a smettere di leggere, pagina dopo pagina, catturata come un pesce nella rete. Come detto in precedenza mi piace che nei libri che leggo ci siano anche messaggi, e in questo ne ho riscontrati diversi. Dalla tematica ecologista, a quella sul razzismo. Insomma, è un libro a tutto tondo, bello e ricco di emozioni. Da leggere assolutamente. CONSIGLIATISSIMO.
Ps. Donatella qui dalle mie parti ci sono i lupi…Vado a vedere se c’è un lupacchiotto di nostra conoscenza e se lo trovo me lo tengo…
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Che bella recensione! Ho adorato questo libro anche io
Grazie Chiara,non vedo l’ora di leggere il secondo…