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Kacie Jensen ha una sola priorità nella vita: prendersi cura delle sue gemelle, Lucy e Piper. Da quando il suo ex ha abbandonato lei e le figlie, Kacie si è dedicata agli studi, decisa a rimanere fuori dai guai. Per questo si è trasferita nel bed and breakfast di sua madre e ha iniziato una nuova vita. Quando la star dell’hockey Brody Murphy trova riparo sui gradini del Cranberry Inn durante un violento temporale, Kacie si accorge di desiderare ancora qualcosa che credeva di aver messo definitivamente da parte. L’attrazione per Brody, infatti, è innegabile. Ma questa volta ha troppo da perdere per rischiare di rovinare tutto. Come se non bastasse, la popolarità di Brody complica le cose. E per quanto la chimica tra loro sia irresistibile, si rifiuta di dare retta al cuore. Ma certe volte, il destino ha uno strano modo di mettersi in mezzo…
«Un esordio straordinario, questo romanzo mi è entrato nel cuore.»
«Ammiro questa autrice per il modo in cui riesce a parlare in modo così profondo delle emozioni dei protagonisti.»
Questo libro mi ha imbrogliato, o meglio, mi sono fatta imbrogliare perché, quando ho letto la trama e ho visto che il protagonista maschile è un giocatore di hockey, ho pensato fosse uno sport romance, un genere che adoro. In realtà questo libro non lo è, è un romance puro, lo sport ha solo un ruolo marginale nella storia, ed è appena accennato in quanto lavoro del protagonista.
Tutto ha inizio in un giorno di pioggia. (mi viene in mente un famoso cartone animato degli anni 80). Brody, mentre sta facendo ritorno a casa in compagnia di Diesel, il suo cane, si trova costretto dal maltempo a fermarsi presso il Cranberry Inn, di proprietà della mamma di Kacie, e dove lei stessa lavora e vive assieme alle sue gemelle. Il primo incontro tra i due è carico di elettricità, Kacie in particolare rimane affascinata da Brody; da quando è rimasta sola dopo che il suo ex l’ha abbandonata con le bambine, sente per la prima volta risvegliarsi dell’interesse, e una forte attrazione verso un altro uomo. Mano a mano che i due acquisiscono confidenza, l’attrazione cresce, fino all’inevitabile innamoramento.
“SE TU NON RINUNCERAI ALL’AMORE, NEANCHE L’AMORE RINUNCERÀ A TE. “
Kacie è una donna tosta che ha messo in pausa la sua vita per poter accudire al meglio le sue figlie, si è rimboccata le maniche e lavora nell’albergo della madre e al contempo studia per diventare infermiera. L’amicizia per lei ha grandissimo valore, infatti mantiene ancora i rapporti con le sue migliori amiche delle superiori, sono una sorta di rete di salvataggio l’una per l’altra (d’altra parte questo sono le amiche). Ma dal punto di vista sentimentale, dopo la brutta esperienza con il suo ex, Kacie ha associato l’amore con l’abbandono e il dolore, ed è terrorizzata dal potersi innamorare nuovamente. Pertanto cerca di proteggersi usando le responsabilità che ha verso le figlie, scusa che utilizza per tenere lontani eventuali pretendenti, Brody compreso. Fatica a fidarsi di lui soprattutto dopo aver scoperto che è un atleta famoso. Lui, passo dopo passo, gesto dopo gesto, farà di tutto per convincerla di meritarsi la sua fiducia, un tragico evento li unirà e convincerà Kacie a lasciarsi di nuovo andare all’amore.
“Ed eccoci lì, qualche ora dopo, e io non avevo dormito per niente. Sapevo che poi l’avrei scontata, ma stare sdraiata in quel letto, a guardarlo, mi parve perfetto così. Studiai ogni movimento che faceva, il modo in cui gli occhi oscillavano nel sonno e gli angoli della bocca si piegavano in un lieve sorriso quando compariva qualcosa di bello nei suoi sogni. Speriamo che sia io.”
Brody, pur essendo un atleta famoso e frequentando un ambiente che può far perdere di vista i veri valori della vita, è riuscito a rimanere con i piedi per terra e a mantenere i valori della sua famiglia. L’incontro con Kacie e le sue figlie lo spingerà a rivalutare la sua vecchia vita, in cui l’hockey ricopriva un ruolo importante e dove si accontentava di fugaci avventure e soddisfazioni effimere. Con tanta pazienza corteggerà Kacie, cercando di far cadere un mattone alla volta il muro dietro cui la donna si è nascosta, impegnandosi a fondo per farle riconquistare la spensieratezza di vivere.
«Eri tanto spaventata, Kacie, proprio come lo sei dalla vita. Volevo che capissi che a volte, anche se qualcosa ti terrorizza, se gli dai una possibilità ti rendi conto che in realtà quel qualcosa è incredibile».
I personaggi sono tutti molto ben caratterizzati, dai protagonisti ai secondari, tutti con le loro peculiarità; le bambine, Piper e Lucy, con la loro ingenuità e freschezza fanno da contraltare alla cattiveria e alle manipolazioni di Blaire, moglie di Andy, migliore amico di Brody. La madre di Kacie, che funge da ancora per la figlia, il tuttofare dell’albergo ricoperto dalla figura paterna, le amiche di lei, gli amici di lui (sono curiosa di conoscere meglio Viper).
Lo stile di scrittura è lineare e molto scorrevole, il libro si legge in fretta, non mancano siparietti comici. La storia mi è piaciuta e sono curiosa di leggere i prossimi libri. L’unico “difetto” per me è la mancanza del lato sportivo, avrei preferito che l’hockey ricoprisse una parte più ampia nella storia, tutto è ambientato durante la pausa di fine campionato… Non ci sono riferimenti ad allenamenti o partite, agli altri giocatori, tranne uno con cui il protagonista ha un legame di amicizia più stretto rispetto ad altri, nessuna nozione relativa all’hockey, e questo mi è spiaciuto un po’. Nonostante tutto questo romanzo si è rivelato una bella lettura.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
Sai che se leggo hockey mi ci tuffo, il fatto però che questo sia marginale un po’ mi frena. La tua recensione però mi invoglia a leggerlo