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Jack Spiers, neoeletto presidente degli Stati Uniti, sin dall’inizio del suo mandato si ritrova a dover lavorare incessantemente per evitare che il mondo vada in pezzi.
Tra gli attacchi terroristici che stanno mettendo l’Europa in ginocchio, il continuo esibizionismo aggressivo della Russia e il pantano in Medio Oriente, Jack cerca disperatamente di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale: lavorare per un mondo migliore e più sicuro.
Per l’agente speciale Ethan Reichenbach, Jack Spiers è solo un altro presidente, il terzo in dodici anni. Ethan, che dirige la scorta presidenziale ed è quindi al suo fianco tutti i giorni, si aspettava il solito politico di Washington, arrogante e presuntuoso, ma Jack lo spiazza con il suo umorismo e la sua umanità.
Ci sono regole precise che vietano che si crei un’amicizia tra un agente del Servizio Segreto e il suo protetto. Regole ferree. Inoltre, Jack è vedovo, e Ethan ha sempre evitato di innamorarsi di uomini eterosessuali, così mantiene le distanze. Ma il presidente lo attrae moltissimo e lui non è abbastanza forte da sottrarsi al richiamo.
I due uomini si avvicinano, infrangendo le regole, e il mondo è in bilico sull’orlo della guerra, mentre un’unità governativa corrotta e sotto copertura prende di mira Jack.
Ethan dovrà rischiare ogni cosa per salvare l’uomo che ha scoperto di amare, la presidenza di Jack e il mondo intero.
“Nemici dello Stato” è tra gli m/m più belli che ho avuto la fortuna di leggere. Ho amato tutto di questo libro, ogni singola pagina.
Cominciamo dalla storia, che è ricca, complessa e talmente reale che sembra a tratti di trovarsi dentro al racconto, accanto a Ethan e Jack.
Jack Spiers è il neo eletto presidente USA. Risulta chiaro fin da subito che è differente dal classico politico: divertente e alla mano, è trasparente, volitivo e animato da alti ideali. Vedovo da quindici anni, dopo che una bomba lo ha privato dell’amore della moglie, Jack mal si adatta alla solitudine della presidenza. I suoi “amici” sono politici che lo hanno avvicinato nel corso degli anni, ma con i quali non ha un vero rapporto. Durante le giornate trascorse dalla campagna elettorale fino all’insediamento alla Casa Bianca, una sola costante lo accompagna: la sua scorta, composta principalmente da quattro uomini. L’agente Ethan Reichenbach, a capo degli uomini più vicini al presidente e i suoi vecchi amici, Scott, Daniels e Inada, si avvicendano assieme a lui nella protezione del presidente meno esibizionista di sempre. Per Jack, quindi, diventa naturale trattare Ethan come un amico, coinvolgerlo nei momenti di incertezza e stanchezza per chiedergli un consiglio. Ed Ethan sa perfettamente che non deve farsi coinvolgere: c’è una linea di confine che non deve essere varcata, una sorta di muro trasparente che serve a non perdere l’oggettività e la professionalità nelle situazioni di rischio.
Ma Ethan, un giorno alla volta, si trova a essere sempre più attratto da Jack, così umile ma deciso, divertente e capace di portare sulle spalle il peso del mondo intero. Un sorriso di Jack gli strappa l’aria dai polmoni, un piccolo gesto diventa la ragione per andare avanti, anche quando si rende conto di essere compromesso fino al midollo perché, contro ogni regola e logica, Ethan è perdutamente innamorato di lui.
Nel frattempo, il mondo fuori dalle mura protette della Casa Bianca o di Camp David, diventa ancora più brutto e pericoloso. I russi minacciano una guerra nucleare, gli alleati europei sono annichiliti dal terrore degli attentati, il medio oriente è una polveriera pronta a esplodere.
Jack, con la sua mente acuta e la trasparenza che lo contraddistinguono, riesce a disinnescare la maggior parte delle situazioni critiche. Quello che non prevede, però, è che qualcuno di molto vicino a lui stia attentando all’ordine mondiale e sia disposto a usare ogni mezzo pur di destabilizzare il potere dell’America e dei suoi alleati.
Proprio nel mezzo di una delicata trattativa, l’amore che Ethan prova per Jack viene a galla ed esplode in mille schegge di sofferenza acuta e decisioni avventate. Ancora una volta, Jack plasma una nuova realtà, dando una possibilità a se stesso e a Ethan. Dopo quindici anni senza amore, il presidente si innamora di un uomo e, passo dopo passo, scopre che quel legame è forte, profondo, emozionante e eccitante come non mai.
Un ordigno nucleare esplode a Nairobi e riporta di prepotenza con i piedi per terra lo stato maggiore americano. Il Califfato rivendica l’attacco ma… qualcosa non torna. Ethan sente nelle ossa che la missione congiunta di Jack con altre potenze mondiali ad Addis Abeba è un rischio tanto, troppo grande, ma si piega al volere del suo presidente e accetta di organizzare la scorta.
Dall’arrivo ad Addis Abeba è un susseguirsi incredibile di eventi, tradimenti, voltafaccia, aiuti inaspettati ed alleati improbabili che culminano in una Casa Bianca messa ferro e fuoco.
Per evitare spoiler, non dirò nulla se non che… il sorriso non mi abbandona da due settimane.
«Ascoltami, Ethan, maledizione.» Con un sospiro Jack si passò le mani tra i capelli arruffati. Le punte si mantennero dritte. «Ho incontrato e sposato mia moglie e l’ho amata con tutto il cuore. A trent’anni, ho appeso la mia sessualità al chiodo e ho allontanato chiunque cercasse di avere una relazione sentimentale con me.» Esitò. «Poi, a quarantacinque anni, il mio migliore amico mi bacia e io non riesco a togliermi quel bacio dalla testa.»
Ogni pagina, ogni parte di “Nemici dello Stato” è incredibile, intensa, piena di colpi di scena.
La storia è coinvolgente, mai banale, soprattutto realistica. Non ci sono sbavature o parti deboli, merito anche dei personaggi caratterizzati alla perfezione e dall’evidente ricerca sui sistemi di protezione del presidente USA e dei protocolli internazionali. Bauer è riuscito a spiazzarmi in quanto a nemesi: ho capito chi fosse la talpa solo nel momento in cui si è rivelata e, ebbene sì, ho passato tre quarti di libro a inveire contro la persona sbagliata. I personaggi secondari sono fondamentali, spero ritroveremo presto, tra gli altri, Faisal e Adam.
Le descrizione dei luoghi, poi, sembrano fotografie: che si tratti di Washington, Praga, qualche stato sperduto in Arabia o l’Air Force One, è proprio come essere lì.
La scrittura è fluida, scorre come acqua e avvolge come una coperta fatta di adrenalina (Addis Abeba. L’infarto dietro l’angolo. Argh.), momenti divertenti e di sofferenza quasi insopportabile.
E poi le parti in cui si esplora l’amore tra i due protagonisti.
Finalmente, FINALMENTE, un romanzo dove viene dato un grande risalto alle emozioni di due uomini – uno gay dichiarato, l’altro demisessuale ma che deve fare ancora qualche ricerca per capirlo 😀 – che si amano e vivono ogni bacio, ogni sfioramento, ogni movimento sensuale come espressione dell’affetto che li lega. Le scene d’amore sono stupende, pulite, profondamente sensuali, a volte persino commoventi.
Adoro il modo di scrivere di Bauer, adoro il fatto che questo libro sia lungo, perché durante la lettura ne volevo ancora di più, un altro pezzetto, un altro po’. Non vedo l’ora che arrivi giugno per tuffarmi nel secondo volume e perdermi di nuovo nel mondo creato da Bauer.
In una parola, “Nemici dello Stato” è imperdibile!
Quindi tu vieni considerato un bear, un “orso”, giusto?
Il messaggio aveva lampeggiato sullo schermo e il suo telefono si trovava sul tavolo della mensa, dove stava chiacchierando con gli altri agenti. Ethan lo aveva coperto con la mano e l’aveva fatto scivolare in tasca con un colpo di tosse. Uno degli agenti che aveva visto il testo, ma non aveva colto chi l’avesse mandato, represse un ghigno.
Più tardi, Ethan aveva risposto.
[Dove l’hai imparato?]
Ho fatto delle ricerche online. Sei un “orso”, allora? Lo uso in modo corretto?
[ODDIO.]
[Stai cercando la terminologia per il sesso gay sulla rete della Casa Bianca?]
No, sto cercando maschi che fanno sesso con maschi sulla rete della Casa Bianca. Ho trovato i bear e ti somigliano. Mi piace.
[Cristo Santo, ma stai guardando dei porno?]
Ero in pausa pranzo. Stavo facendo delle ricerche, ma poi ho pensato… perché non guardare qualcosa di vero?
[…]
[Tanto per cominciare, i porno gay non sono proprio veri. Ci sono diverse cose su cui glissano. E secondo… Maledizione, il pensiero che stai guardando quella roba, o facendo delle ricerche…]
😀 Sei molto più figo di quelli che vedo online. Non preoccuparti.
[Lo sai che puoi chiedermi tutto. Voglio che ti senta a tuo agio.]
E io voglio sapere cosa posso fare con te. Voglio renderti felice.
[Già lo fai 😀 E sì, sono un bear. Un “muscle bear”, per essere più precisi. Sono felice che ti piacciano gli orsi.]
Ce n’è uno che mi piace in particolare. Più di tutti gli altri. È il più sexy.
[… E sta per rovinarsi i pantaloni.]
Forse possiamo occuparcene più tardi.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
1 Enemies of the State, Nemici dello Stato
2 Enemy Of My Enemy
3 Enemy Within
3.5 Interlude: First Noel
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