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Anarchia, trasgressioni, droga, tutto viene perdonato ad una rock band famosa. Tutto tranne l’omosessualità. E allora, per amore del successo, si mente, ci si nasconde, ci si trasforma in quello che non si è. Luca e Claudio si amano però, a volte, l’amore non basta, bisogna fare delle scelte e talune possono portare a risultati disastrosi, in una società ancora poco avvezza ad accettare cambiamenti, dove alcuni non conoscono altro modo per reagire se non con la violenza fisica. Un percorso difficile, tra infedeltà, sofferenza ed epifanie. Tuttavia, alla fine del tunnel ci deve essere la luce, la speranza, il desiderio che ci sia per tutti un futuro migliore.
Tutto lo stadio restò in silenzio per quella che sembrò un’eternità, per poi scoppiare in una bolgia di urla e applausi, mentre lui restava lì, a testa china, sul palco buio, con solo quel faro che lo illuminava e sembrava davvero solo, dentro un buco nero.
Quale prezzo si è disposti a pagare per il successo? Fino a che punto possono resistere l’amore e il rispetto reciproci se si è costretti a viverli nel buio? Può la paura di perdere “l’urlo della folla” essere più forte della paura di perdere la persona che si ama?
È in questi pensieri, che ossessionano i due protagonisti, Luca e Claudio, che l’autrice ci catapulta sin da subito, perché questa non è la storia di un amore che inizia, ma piuttosto quella di un amore al bivio: da una parte la strada tutta in salita della riconciliazione con se stessi e il proprio compagno, che può nascere solo dal coraggio di mostrare al mondo l’amore che li lega fin da ragazzi, dall’altra la strada apparentemente facile del distacco, dell’affondare tra le braccia di chi sembra volerci sostenere, nel caso di Luca, o le braccia accoglienti e letali dello sballo estremo, nel caso di Claudio.
Devo dire che all’inizio un po’ ho odiato Claudio e la sua apparente indifferenza verso il dolore che lacera Luca fino al punto di spingerlo tra le braccia di Alessandro (che sembra essere sempre presente per lui quando la disperazione supera i limiti di sopportazione) ma poi l’ho capito, ho capito la fragilità nascosta dietro l’atteggiamento da rock-star, il suo sentirsi inadeguato, non meritevole dell’amore dell’altro. Ho capito la sua incapacità di esprimere il dolore che lo lacera al pensiero di perdere l’unica persona che per lui veramente conta.
E l’ho amato, infine, quando finalmente, conscio di dover fare una scelta, sale sul palco e dichiara al mondo il suo amore per Luca perché, a conti fatti, una vita senza di lui non vale la pena viverla.
Il pubblico non smetteva di gridare i loro nomi e Luca gli stava di nuovo sorridendo, gli occhi che brillavano. Era bellissimo. Lo attirò contro di sé e lo baciò come non fossero davanti a quel mare di gente.
E l’urlo della folla esplose ancora più forte.
Ma come sempre la realtà è in agguato, e mostrerà i suoi artigli nel modo peggiore, perché non tutti sono pronti ad accettare questo amore, rischiando di distruggere per sempre la neo ritrovata felicità dei due protagonisti.
Non posso dire molto di più per non rovinare la lettura, solo che, ancora una volta, Luca e Claudio dovranno tirare fuori tutto il loro coraggio e la loro determinazione per dimostrare al mondo che il loro amore è più forte di tutto e godere ancora, questa volta veramente insieme, dell’urlo della folla.
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