Nua Edizioni – Acquistabile qui
Nella guerra tra umani e creature magiche, Fetch Phillips ha combattuto dalla parte sbagliata, e con le sue azioni ha contribuito a prosciugare il mondo da ogni incanto. Ora lavora per le strade di Sunder City, accettando lavori occasionali ma cercando di soccorrere le vite che ha rovinato.
In questo primo caso, il suo incarico è di trovare un insegnante scomparso. Il professor Rye è un vampiro di quattrocento anni con un cuore d’oro in un corpo che è diventato un guscio ormai vuoto. In un mondo senza magia, la maggior parte dei vampiri si è già polverizzata, ma a Fetch sta bene sporcarsi le mani per trovare qualche dente appuntito se quello gli procura i soldi per bere. Quando però scompare una giovane sirena, Fetch scopre che il loro mondo cupo nasconde ancora dei mostri, e lui farebbe bene a mettere la testa a posto prima che ritornino
“Mi chiamo Fetch Phillips e sono un uomo al soldo.”
In un mondo in rovina, privato della magia che, anni prima, è stata strappata via dalle sue viscere, c’è una città.
Macerie, abbandono, fango, vicoli bui. Sopravvivenza. Questa è Sunder City.
Tutto ciò che prima della Coda era, ora non è più. C’è solo sofferenza e morte. La tecnologia ha smesso di funzionare, le fabbriche hanno smesso di produrre, i draghi sono caduti dal cielo, gli elfi e i vampiri sono invecchiati di colpo, i mutaforma sono rimasti fermi a metà tra la umano e animale, le driadi si sono trasformate in legno d’alberi vecchi.
E un umano tenta di espiare, schiacciato dal rimpianto e dalla colpa, trascinando i suoi giorni a mantenere in piedi l’unica cosa per lui importante, ormai.
Quando Fetch viene ingaggiato per investigare sulla scomparsa di un vecchio vampiro, il suo viaggio nell’inferno della memoria non gli lascia scampo, e quando poi scopre che, insieme al vecchio professore vampiro, è scomparsa anche una giovane sirena senza canto, decide di andare fino in fondo. Costi quel che costi.
“Lei capisce, vero?” chiese, e c’era una tale disperazione e tristezza nella sua voce che riuscii a vedere dietro il mostro e nell’uomo che era stato.
“Sì,” confermai. “So com’è cercare di essere migliori. Cercare di stabilire un codice di condotta a cui aspirare e pensare di averlo seguito. So anche com’è essere esposti alla tentazione.
Essere messi alla prova. E fallire.”
E così indaga, tentando di ricucire un dolore profondo e insanabile, fino a guardare negli occhi la sua stessa colpa, in uno spazio e in un tempo che paiono essersi fermati al più terribile dei momenti della sua vita.
Questo romanzo è una perfetta parabola noir, avvolta in un’atmosfera urban fantasy assolutamente incantevole, nella sua crudezza. Tra le righe echeggiano i passi dei grandi investigatori hardboiled, Marlow o Spade, per citare i grandi, e tutto con una maestria che solo un amante del genere può immaginare.
I vicoli scuri e le macerie di Sunder City sono il perfetto complemento a un’anima dannata come Fetch, così come le tentacolari metropoli americane lo erano per quegli altri eroi oscuri.
Eroi? Anti-eroi, o piuttosto eroi loro malgrado, perché a loro nulla importa, se non maldestramente espiare.
Debbo dire che sono davvero entusiasta e felice d’aver conosciuto quest’uomo tormentato e difficile, che inanella sconfitte e pugni e dolore, che beve fino a perdere conoscenza, che è irritante e che fa scelte sbagliate per ragioni sbagliate. E che è totalmente, disperatamente, perdutamente umano.
Un esordio col botto, se mi permettete!
Luke Arnold ha creato un mondo assolutamente perfetto nelle sue imperfezioni, abitato da gente imperfetta.
Un consiglio: avvicinatevi lentamente, entrate dentro i vicoli fetidi di Sunder City senza aver fretta. Scoprirete tutto a tempo debito, quando Fetch deciderà di mostrare la sua anima, senza veli né fraintendimenti. Magari dopo una sbornia a base di oleandro bruciato.
Consigliatissimo, se amate le atmosfere noir. Consigliatissimo, in ogni caso.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
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