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Il mio matrimonio, visto da fuori, sembrava perfetto. La gente mi invidiava. Volevano la mia vita, volevano essere me. La signora Alejandra Gambino. Moglie di Dino Gambino. Figlia di Eduardo Castillo. Rispettata, amata: la regina del clan.
Non avevano idea degli orrori nascosti dietro le porte accostate della nostra bella casa. Non sapevano che stavo annegando.
Poi un giorno è arrivato Julius Carter. Imperturbabile, bellissimo, con i suoi magnetici occhi azzurri. Lui mi ha salvata. Io l’ho rovinato. E adesso sono in fuga, braccata. È solo questione di tempo prima che mi raggiungano e la facciano finita. Sono un cadavere che cammina.
Chi sarà il primo a trovarmi tra mio marito e l’uomo che amo?
Twitch is back!
Per quanto la storia di “L’altra parte di me” sia incentrata su JC e sulla donna che lo porterà ad amare, Ana, noi lettrici aspettiamo lui: Twitch. Lo abbiamo lasciato con queste parole:
Mi volto e andandomene via capisco che scegliendo di diventare un morto non sono stato egoista.
Per una volta nella vita.
Tornerò per loro.
Il riscatto è a portata di mano. E si chiama AJ.
Abbiamo aspettato questo ritorno per anni ed eccolo muovere i primi passi per creare le premesse di una redenzione che gli permetta di tornare dai suoi amori, quelli che aveva cercato di proteggere anche a costo di farli soffrire.
Twitch è disposto anche a fare patti col diavolo pur di raggiungere il suo obiettivo.
Col diavolo però avrà a che fare anche JC e sarà un vero inferno.
L’uomo freddo che ricordiamo e che è giudice, giuria e carnefice si troverà a fare i conti con i sentimenti che arriveranno come uno tsunami a sconvolgere la sua esistenza, la sua e quella della sua socia psicopatica Ling.
La storia parte da un conflitto tra famiglie alleate, un’alleanza stretta con un matrimonio che esternamente pare felice ma internamente per Ana è un vero incubo.
Più ti trattano male, più gli piaci. Se è così, mio marito deve amarmi davvero.
Deve amarmi da morire.
Violentata da marito e cognato, picchiata, schiavizzata, questa giovane donna vede un’opportunità per liberarsi di tutto questo e la coglie. Mente spudoratamente falsando il giudizio che JC deve emettere. Da qui parte una serie di eventi alla ricerca della vendetta da parte della famiglia danneggiata e di JC che vede la sua posizione e la sua integrità compromessa.
La troverà lui, Ana, per primo e invece di ucciderla imparerà a conoscerla e scoprendo i retroscena della vita della giovane, se ne innamorerà.
«Non voglio morire».
Posso sentire il rumore della sua mandibola mentre si sforza di non parlare.
«Sei la mia unica speranza». È allora che risponde, un piccolo ruggito di onestà: «Se sono la tua unica speranza, cucciola, di’ le tue preghiere. Sei praticamente morta».
JC si troverà improvvisamente nei panni di Twitch, disposto a sacrificarsi per chi ama. I colpi di scena, i capovolgimenti di fronte con cui noi lettori abbiamo a che fare, danno alla storia ritmi sostenuti e alternano momenti di positività a attimi di disperazione.
«E se ti dicessi che ti proteggerò?». Si ferma sulla porta e, senza voltarsi, risponde: «Ti direi di non fare promesse che non puoi mantenere».
I capitoli che riguardano Twitch e si inseriscono nelle vicende di JC e Ana, ci offrono occasioni per riprendere fiato perché siamo certi che il percorso a tappe che ha intrapreso andrà a buon fine. La parte difficile per Twitch non è in questo volume ma decisamente nel prossimo. Come potrà reagire Lexi, come si sentirà JC?
La parte più difficile di perdere qualcuno non è l’addio, ma piuttosto imparare a vivere senza quello.
L’autrice ci lascia in sospeso per ognuno dei protagonisti.
JC e Ana, una coppia che deve trovare la sua strada, riprendersi dalla violenza, trovando un equilibrio, due individui cha hanno visto la propria vita andare in pezzi e pur uscendo da tutto ciò maturati e rafforzati, devono ritrovare se stessi.
Twitch il cui futuro beh, è decisamente in bilico, nelle mani della donna che ama, ma lo amerà ancora, dopo?
Quanto puoi tendere un elastico prima che si spezzi?
Ling, l’incognita, la donna dominata da istinto e rabbia, gelosia e possessività e sangue, tanto sangue. Ling in questo libro si riprende il suo ruolo ma non dimostra nessuna empatia, nessun aspetto positivo ricoprendo un ruolo che la relega tra i cattivi. Da lei, nel prossimo volume, mi aspetto di tutto e di più e di certo nulla di positivo.
Visto che l’autrice ha completato la serie spero che la NC non ci faccia aspettare tanto per chiudere le storie della RAW family, perché adesso sapere come sarà il loro futuro è impellente più che mai.
Recensione a cura di:
Editing a cura di:
1- I suoi occhi su di me, qui la recensione.
2- L’altra metà di me.
3- Raw: rebirth – Twitch, Lexi e AJ.
Il terzo e ultimo romanzo della Raw Family Series.
Papà è a casa
AJ era un ragazzo intelligente. Aveva 5 anni e conosceva il valore di avere un segreto.
Non gli piaceva mantenere dei segreti con sua madre e quando lui le domandò se fosse giusto mentire, lei gli rispose che non era mai giusto essere disonesti.
Era una cosa che non aveva senso.
AJ aveva sentito sua madre mentire in precedenza.
Perché lei poteva mentire e lui no?
Sua madre gli spiegò che a volte le persone dicevano delle bugie, per non causare del male a qualcun altro, queste erano quelle che si chiamavano “piccole bugie innocenti”.
AJ rimase a rifletterci sopra.
Il suo segreto avrebbe potuto ferire la sua mamma, se le fosse stato rivelato, allora non era realmente una bugia, pensò. Mantenere il suo segreto era come una “piccola bugia innocente”.
Quando sua madre lo mise a letto, le sorrise. “Ti voglio bene” le disse e lo intendeva sul serio.
Sua madre gli sorrise teneramente. “Io te ne voglio di più, tesoro” rispose con calma, mentre faceva scorrere le dita attraverso i suoi capelli scompigliati.
Lei gli mandò un bacio mentre lasciava la stanza, spegnendo le luci e chiudendo la porta dietro di sé.
AJ era nel suo letto, sveglio e in attesa.
Non era certo di quanto tempo fosse rimasto ad aspettare, ma quando sentì la finestra cigolare e aprirsi con straziante lentezza, sorrise eccitato.
La sua piccola bugia innocente era lì.
Papà era a casa.
__ Traduzione a cura dello staff Feel.
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