«Segui le pietre, solo loro regalano la felicità.»
Luna è una bambina quando il nonno le dice queste parole speciali insegnandole che l’agata infonde coraggio, l’acquamarina dona gioia e la giada diffonde pace e saggezza. E lei è certa che quello sia il suo destino. Ma ora che ha ventinove anni, Luna non crede più che le pietre possano aiutare le persone. Non riesce più a sentire la loro voce. Per lei sono solo sassolini colorati che vende nel negozio di famiglia, mentre il nonno è in giro per il mondo a cercare gemme. Perché il suo cuore porta ancora i segni della delusione. Si è fidata delle pietre, di quello che nascondono, di quello che significano. Si è fidata di quel ragazzo di sedici anni che attraverso di loro le parlava di sentimenti. Dell’amicizia che cresceva ogni giorno e racchiudeva in sé la promessa di un amore indistruttibile. Leonardo era l’unico a credere come lei nel fascino dei minerali e dei cristalli. Leonardo che in una notte di molti anni prima l’ha abbandonata, senza una spiegazione, senza una parola. E da allora il mondo di Luna è crollato, pezzo dopo pezzo. A fatica lo ha ricostruito, non guardando mai più indietro. Fino a oggi. Fino al ritorno di Leonardo nella sua vita. È lì per darle tutte le risposte che non le ha mai dato. Risposte che Luna non vuole più ascoltare. Fidarsi nuovamente di lui le sembra impossibile. Ha costruito intorno al suo cuore un muro invalicabile per non soffrire più. Ma suo nonno è accanto a lei per ricordarle come trovare conforto: il quarzo rosa, la pietra del perdono, e il corallo che sconfigge la paura. Solo loro conoscono la strada. Bisogna guardarsi dentro e avere il coraggio di seguirle. Un debutto potente, una storia unica, un mondo affascinante come quello delle pietre.
Un romanzo intenso sulle emozioni. Sulle scelte dettate dalla vita e sul coraggio di sovvertirle per seguire i propri desideri. Perché per ognuno esiste una pietra che può donare la felicità.
«La vita con le sue difficoltà trasforma le persone. Come diamanti grezzi, ci taglia, ci smussa, ci lucida. Ma è solo l’amore che ci fa brillare».
Luna ha ventinove anni, è mite, abitudinaria, con pochi sogni nel cassetto. Ha un fidanzato, Giulio, che conosce da anni e gestisce con il nonno, Pietro, un negozio di gemme. È il nonno a spiegare il potere di ognuna, mentre per lei sono solo sassolini. Luccicanti, graziosi e infidi, perché portano a credere in qualcosa che non esiste: un influsso, un beneficio, una consolazione.
Lei lo sa bene. Un tempo era una credulona, proprio come quelle clienti che cercano l’aiuto di Pietro. Lei conosceva ogni gemma, ogni voce. Le pietre le parlavano e lei sapeva ascoltarle, come Leonardo, il suo migliore amico. Sempre insieme, da soli o con Pietro. E quando l’infanzia aveva lasciato il posto all’adolescenza, Luna e Leo si erano scoperti innamorati, finché lui, una notte, l’aveva abbandonata nel peggiore dei modi.
Tutto era crollato. Tutto era passato.
Il presente ora è diverso: Luna ha raccolto i cocci di se stessa e li ha faticosamente rimessi assieme, relegando il ricordo di Leo in un angolo sigillato del proprio cuore. Ma la vita conosce percorsi ignorati dai più e un giorno Leo entra nel negozio, nel quale la sua fidanzata ha scelto la gemma da far montare su un anello.
Sono passati anni, ma l’elettricità carica la stanza che sembra improvvisamente troppo piccola. Luna e Leonardo si riconoscono e per nessuno dei due è possibile far finta di niente.
Inizia così il romanzo La voce nascosta delle pietre di Chiara Parenti e, poco alla volta, il lettore scopre una Luna diversa. La ragazza concreta, fino quasi ad apparire apatica, si racconta, lasciando trapelare ricordi, emozioni e dolori che aiutano a ricostruire il suo animo più autentico. Ci sono strati su strati da scavare prima di arrivare al nucleo della storia: quella di due ragazzini spezzati da dinamiche di adulti immaturi e sleali.
Anche Leonardo è cambiato e dai racconti della fidanzata emerge un uomo diverso dal ragazzo che Luna ha conosciuto e amato.
Cosa è successo a entrambi? Sono semplicemente cresciuti o entrambi hanno indossato una maschera per non mostrare le vecchie ferite?
Toccante la figura del nonno, forse il personaggio caratterizzato in maniera più nitida in tutto il romanzo, capace di fare da collante tra i due ragazzi, come nel passato. Piano piano, pagina dopo pagina, la mite Luna si mostrerà rancorosa ed è proprio la necessità di perdonare, e perdonarsi, a diventare un imperativo. Per tornare a vivere realmente e non fingere più che tutto vada bene.
Un romanzo sulle seconde possibilità, sull’amore e sull’importanza dei legami familiari. Un romanzo che fa “bene”, e che si legge facilmente. Tuttavia il ritmo non è uniforme e alcuni passaggi peccano di ingenuità. Il format della spiegazione di ogni gemma ricalca i lavori di Cristina Caboni e “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh, non a caso tutti editi dalla stessa Garzanti. I geologi e gli amanti di mineralogia potrebbero restare delusi: siamo davanti a un romanzo sentimentale, le pietre sono usate come pretesto per alcuni snodi narrativi e per spiegare certi aspetti caratteriali nella più pura filosofia olistica: non aspettatevi quindi una conoscenza scientifica e per quanto riguarda il finale… chiudete un occhio: un romanzo sulle seconde possibilità merita un lieto fine.
Voto: 3,5
Sensualità: 4
Recensione a cura di:
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