Unica regola, non innamorarsi… mai! Anna Jones è determinata a finire il college per scrollarsi di dosso le insicurezze dell’adolescenza e riuscire, finalmente, a trovare la sua strada nella vita. Nessuna distrazione, tanto impegno e un solo proposito: tenere alla larga il quarterback superstar del college che continua a lanciarle sguardi infuocati a la attrae disperatamente. Drew Baylor ha un luminoso futuro davanti a sé: quarterback di talento per un college prestigioso, è pronto al grande salto verso l’NFL. La notorietà, dentro e fuori dal campus, è parte di lui, anche se l’affascinante QB non sembra darci troppo peso. Ma non avrebbe mai pensato di incontrare, o peggio, di perdere la testa, per l’unica persona che sembra infastidita e intollerante alla sua fama. Una stella del football come Drew Baylor certamente sa come vincere una partita, ma riuscirà, a colpi di incontri bollenti, tanta dolcezza e perseveranza, a segnare il punto della vittoria nel cuore della sua irriverente Jones? Tutto è lecito in amore e nel football, inizia la partita!
Vorrei iniziare questa recensione spezzando una lancia a favore della cover del libro. Ora, ho sempre avuto problemi con quasi tutte le copertine italiane che vengono “appioppate” al genere romance in tutte le sue declinazioni, che vanno da uno stile classico, a volte orribile a mio parere, a uno degno del porno (non vogliatemene se sono tra le vostre preferite). Un giocatore mezzo nudo con un fisico da infarto (sul genere indecente soft), permette anche all’occhio di avere la sua parte.
Ma veniamo al libro. L’ambientazione è quella del Sud degli Stati Uniti, dove il football è la religione di Stato, e i giocatori sono osannati come nuovi messia. In questo mondo, incontriamo i nostri protagonisti. Anna Marie Jones, o Mega Rossa, sfortunato soprannome che le viene attribuito al primo incontro dalla stella del football (si apprezza il soprannome quando si scopre che la Piccola Rossa è una Chevy Camaro Z28 del ’71), e Drew il “Re della Battaglia” Baylor. Nemmeno a dirlo, sono subito scintille. Anna non gliele manda a dire e, spinta dal pregiudizio “atleta uguale deficiente”, rimette il Re al suo posto. Questo non scoraggia il quarterback che si ritrova a volerla ancora di più.
La nostra protagonista vanta sangue italiano e irlandese, origini che le hanno garantito folti capelli ricci e dal colore rosso intenso, e un corpo da pin-up anni cinquanta. Lui è alto centonovantatré centimetri, ha occhi marrone dorato, sotto sopracciglia scure e dritte, e uno sguardo deciso e intenso. Viene descritto con un velo di barba non rasata su un mento volitivo e scintille dorate nei capelli castani.
“Li porta corti, con folte ciocche disordinate e alzate sulla fronte e sulla sommità della testa. Sono leggermente appiattiti su un lato, come se fosse appena rotolato fuori dal letto e si fosse scordato di pettinarli. Ma dubito sia questo il caso, visto che profuma in modo fantastico, qualcosa di simile alle pere cotte e all’aria frizzante.”
Ok, abbiamo capito che è il figo per eccellenza, forse il capostipite della categoria e sa di esserlo, ma sinceramente, “pere cotte”? Davvero?
L’attrazione tra i due è istantanea e folgorante. I pov alternati danno spazio ai due personaggi, ai loro pensieri, sentimenti e problemi. Sono entrambi molto belli, caratterizzati da storie personali ben descritte che danno spessore alla trama e, nel contempo, non limitano la storia d’amore e rendono accettabili determinate scelte.
Anna è una ragazza che vuole essere invisibile nella moltitudine. Drew invece brilla sotto la luce dei riflettori, al punto che esiste persino un hashtag con il suo soprannome. Due persone che si trovano ai poli opposti, ma che si attraggono proprio per questo.
“«Mettiamola in questo modo» con un passo invado il suo spazio, guardandolo storto. «Non me ne potrebbe fregare meno del football. Non me ne frega un cazzo di chi sei, di che cosa fai o…». La mia tirata muore quando lui si fa così vicino che i nostri nasi praticamente si toccano. Lo sguardo nei suoi occhi non è di rabbia. È di trionfo. «Esattamente, Jones».”
Lui è quello deciso, sa quello che vuole, e la sua strada è già tracciata; ha i suoi valori e se ne frega in una certa misura della gloria, pur considerando che ha già vinto tanto, tra cui il trofeo Heisman (premio assegnato annualmente al miglior giocatore di football universitario della stagione). Lei è l’indecisa e l’insicura per eccellenza e deve ancora capire fino in fondo chi è e cosa vuole fare nella vita; non è intenzionata ad avere una relazione, mentre Drew, invece, vuole tutto. Più che una storia a volte sembra una battaglia tra i due. Anna è ostinata, Drew dolce e romantico.
Le scene di sesso sono belle e sensuali, e il tutto è condito con una buona dose di ironia, infatti, troviamo anche un omaggio cinematografico niente di meno che ai “Predatori dell’Arca perduta” di Spielberg.
I bei personaggi secondari aiutano a far progredire la storia. Gray, il fratello non di sangue di Drew, che è il rompiballe per eccellenza: “«Qual è il problema? La Rossa non ha risposto al grido di battaglia del Re?»” e che sarà il protagonista del prossimo libro; Diaz il co-capitano silenzioso e di presenza; i gemelli George e Iris, migliori amici di Anna. Nell’evolversi della storia li conosciamo un po’, alcuni apprezzandoli di più altri un po’ di meno, ciò nonostante possono essere considerati tutti utili.
Lo stile è fluido e piacevole, la lettura scorre bene, nel testo sono presenti molti termini tecnici del football e alcuni sono chiariti in un glossario all’inizio del libro. Una nota di demerito sono i refusi e alcuni errori di battitura, ai quali si poteva prestare più attenzione.
Nel complesso un bel libro, soprattutto per gli appassionati del genere romance sportivo.
Recensione a cura di: Lady Hawk
Editing a cura di:
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